La riflessione sulla famiglia si fa particolarmente urgente in una stagione come la nostra, nella quale si possono constatare alcuni fenomeni di fragilità che rendono meno stabile che in passato l'istituzione familiare: se infatti dall'esterno le è venuto a mancare il tradizionale so-stegno sociale, al suo interno essa è corrosa da una crisi della coscienza relazionale. Rifugiatasi all'interno di un nucleo affettivo egoistico e chiuso, la famiglia sembra essere ormai diventata incapace di trasmettere non solo una cultura condivisa, ma anche il senso della vita e la stessa fede. Diventa quindi necessario dedicare una rinnovata attenzione al tema del legame familiare e in particolare a quello dell'autorità, che appunto nell'onore spontaneamente accordato dai figli ai genitori ha il suo princeps analogatum. Un onore che può apparire ovvio, ma che in realtà è possibile soltanto a prezzo d'essere scelto; e per essere scelto ha bisogno della parola, dell'oggettivazione sociale garantita dalle forme della cultura. A questo tema il Centro Studi di Spirituale di Milano ha dedicato la sua annuale Giornata di studio nel gennaio 2012 e ne pubblica ora gli Atti.
Due domande fondamentali percorrono tutta la Bibbia: «Chi è il Signore, come e dove lo incontro?» e «Chi è l’uomo?». L’esperienza spirituale biblica tocca contemporaneamente Dio e l’uomo. È teologica e antropologica insieme. In queste pagine l’autore si preoccupa di descrivere, in primo luogo, l’esperienza spirituale dell’Antico Testamento, così come si è configurata nelle diverse tradizioni storiche, profetiche e sapienziali, mostrando l’incidenza degli eventi vissuti dal popolo sulla spiritualità biblica. Segue la riflessione sul Nuovo Testamento, dove viene illustrato il percorso che dalla rivelazione di Gesù conduce alle diverse comunità cristiane. In un contesto variegato (giudaico, giudaico-pagano o ellenico, di persecuzione o di emarginazione) la ricchezza della Parola emerge con tutta la sua capacità di interpellare l’uomo nel suo “qui” e “ora”.
Destinatari
• Credenti e non credenti interessati al confronto con la fede cristiana.
L'autore
Bruno Maggioni, sacerdote della diocesi di Como, è docente di Esegesi del Nuovo Testamento presso la FacoltàTeologica dell’Italia settentrionale, e di Introduzione alla teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Autore di numerose pubblicazioni, tra i suoi libri ricordiamo: Un Dio fedele alla storia. L’esperienza spirituale nella Bibbia (Edizioni San Paolo, 2009), Pregare in Spirito e verità. La preghiera secondo la Bibbia (Edizioni San Paolo, 2009, con Raniero Cantalamessa), inoltre insieme a Mons. Gianfranco Ravasi ha curato la Bibbia Via Verità e Vita (San Paolo).
È ancora possibile "incantarsi" davanti alla Parola di Dio? Il libro fa propria questa domanda che invita a nuovo stupore, declinando la "grammatica" per una sensibilità biblica. Nella prima parte, la morfologia, si tratta il tema dell'incanto: partendo da Gesù davanti alla fede del centurione pagano, si risale ai suoi compaesani che, da stupiti, si trasformano in sdegnati; dal messaggio dei pastori di Betlemme si giunge a Pilato, meravigliato del mutismo di Gesù. Nella seconda parte, la sintassi, ci si muove alla ricerca di un'autentica spiritualità biblica. Il volume si chiude con un eserciziario: alcune miniature, dipinte di fresco, nelle quali ragazzi diciottenni, alunni di un liceo di Cremona, descrivono un istante dei loro incanti. Tocca al lettore scrivere, se vuole, la sua pagina sacra: quella di un ascolto fecondo che parte dalla contemplazione di ciò che Dio dice e fedelmente realizza.
La storia e le sue contraddizioni, l'azione del demoniaco e la forza dirompente del mistero pasquale, le forme del potere costituito e la testimonianza, fino al martirio, dei credenti, le sconfitte momentanee del presente e la certezza di una vittoria definitiva nel futuro escatologico sono le diverse realtà che si nascondono sotto il velo simbolico dell'Agnello apocalittico. L'analisi esegetico-teologico dei singoli passi rivela il volto del Risorto e della comunità che, soprattutto nella liturgia celebrata e vissuta, comprende la sua vocazione di popolo messianico, inserito nella storia, e di "fidanzata", in cammino verso la pienezza delle "nozze" con l'Agnello nella Gerusalemme nuova.
Uno dei problemi più difficili che i cristiani hanno è quello del rapporto con i beni materiali. Nelle ricche nazioni dell'Occidente gli individui accumulano indefinitamente e nello stesso momento hanno coscienza della povertà quotidiana con la quale si confronta la maggior parte della popolazione del pianeta. Ciò rende il rapporto con i beni materiali e con la ricchezza estremamente ambiguo. Le crisi finanziarie intervengono poi a rivelare la fragilità del sistema di sicurezza che i beni materiali dovrebbero costituire per gli esseri umani. In questo libro l'autore si chiede che cosa ha da dire l'intera Bibbia su questi temi. Partendo dalle idee fondamentali dell'Antico Testamento, e passando in rassegna le concezioni dell'epoca intertestamentaria, arriva ad analizzare l'insegnamento di Gesù e del Nuovo Testamento. La sua teologia biblica dei beni materiali illumina le problematiche attuali e suggerisce delle piste di riflessione valide per il mondo contemporaneo
Nono titolo della collana "Forum ATI", a cura dell'Associazione Teologica Italiana, per chiunque voglia interrogarsi sul rilievo e sulla posizione da accordare al testo biblico nella pratica della teologia. A distanza di cinquant'anni dal Concilio Vaticano II la coscienza del credente è chiamata a un esame di coscienza: quali la consistenza e l'efficacia dei percorsi di conoscenza, di autocoscienza e di autoconfigurazione della vita alla luce del testo biblico?
La relazione tra vita cristiana e salvezza è abbastanza scontata. È forse possibile vivere, semplicemente, senza una tale prospettiva' Nella Bibbia coesistono varie teologie della salvezza. Una prima differenza si potrebbe fare tra l'Antico e il Nuovo Testamento. Dentro i due stessi contesti si possono incontrare tanti tipi di salvezza, quante sono le culture teologiche dentro le quali essi si sviluppano. La presente ricerca è una indagine sui concetti di vita e di salvezza nella Bibbia. In entrambe le alleanze, Dio è sorgente primordiale di vita e roccia di salvezza. Per il Nuovo Testamento, tuttavia, è in Cristo che l'uomo riceve sia la vita sia la salvezza. Questa, in fondo, si riduce a un unico atto di Dio, anzi, a una persona, Cristo Gesù, che chiede di essere accolta nella fede, vissuta nell'amore, attesa nella speranza. Il testo è scaturito dal corso: "Vita cristiana in prospettiva soteriologia", tenuto in vari semestri al Pontificio Istituto Pastorale dell'Università Lateranense.
Nel XXI secolo ha ancora senso analizzare testi in cui si menzionano il diavolo e le potenze maligne? E ancora, si può parlare di Dio, di Cristo e dei cristiani usando un linguaggio militare? Il volume si concentra sull'esortazione di Ef 6,10-20 nel suo insieme e ne commenta dettagliatamente i vv. 10-13.
978882631772 Il volume è stato pensato come uno strumento utile ai fini della comprensione del Pentateuco e dei Libri Storici della Bibbia ebraica. Esso nasce dall'insegnamento e mira a facilitare l'approfondimento dei testi e delle problematiche che si affrontano nei percorsi di formazione degli Istituti Superiori di Scienze Religiose e delle Facoltà Teologiche, non mancano studi seri e approfonditi su questi argomenti; più raro è, invece, disporre di un manuale che tratti in maniera accessibile e, allo stesso tempo, scientifica le principali questioni in rapporto alla ricerca sul Pentateuco e sui Libri Storici, e che comprenda al suo interno anche alcuni saggi di esegesi. L'intento del manuale è quello di porre ordine nell'ampio e intricato quadro degli studi biblici sulla Tôrâ e sui libri della tradizione storica, esponendo sia le principali acquisizioni e le questioni sulle quali è ancora aperto il dibattito, sia due «focalizzazioni» attorno ai temi della terra e della Legge, temi ritenuti fondamentali per una sintesi teologica dei testi. Due sezioni compongono il volume, nella prima si affrontano le questioni fondamentali quali: i problemi letterari e la paternità mosaica del Pentateuco con la storia relativa agli studi sulla sua formazione e compilazione. Anche in rapporto alle tradizioni del Deuteronomista e del Cronista si presenta lo status quaestionis e le attuali convinzioni degli autori. Nella seconda parte del manuale si collocano sette brani di esegesi. Infine, quattro excursus raggruppati nell'appendice (sulla storicità degli avvenimenti dell'esodo, sul genere letterario, sulle quattro fonti e sul metodo storico-critico) racchiudono argomenti importanti sui quali spesso, nella didattica, è stato necessario indugiare ai fini di una migliore comprensione delle questioni.
Sebastiano Pinto, è nato a San Vito dei Normanni (BR) ed è presbitero della diocesi di Brindisi-Ostuni. Ha conseguito la Licenza in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, il Dottorato in Teologia con Specializzazione Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana e la Laurea in Sociologia presso l'Università degli Studi di Lecce. È docente di esegesi dell'Antico Testamento nella Facoltà Teologica Pugliese presso l'Istituto Teologico Pugliese (Molfetta) e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Brindisi.
A cura di Romano Penna Giacomo Perego Gianfranco Ravasi
L’opera si segnala per il taglio internazionale dei suoi collaboratori. Sono infatti coinvolti, oltre ai numerosi italiani, anche Autori tedeschi, inglesi, francesi, portoghesi e spagnoli.
In più, per la composizione del presente Dizionario sono stati valorizzati i suggerimenti emersi dalle diverse recensioni e lettere giunte in redazione in seguito alla pubblicazione del precedente Dizionario di teologia biblica; oltre a ciò si è tenuto conto dell’impostazione adottata in altri Dizionari biblicoteologici pubblicati negli ultimi anni.
Un’edizione completamente nuova con 224 voci e 160 autori che tiene conto dei più recenti studi e dà spazio ai temi e alle Grandi sezioni della scrittura,accostata in chiave teologica.
Destinatari
Studenti di teologia, docenti, facoltà teologiche ma anche pastori e laici formati
Gli autori
Romano Penna, nato a Castiglione Tinella (Cuneo) nel 1937, è sacerdote della diocesi di Alba. Docente emerito di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Lateranense e professore invitato presso la Pontificia Università Gregoriana, Romano Penna è autore di numerose pubblicazioni a carattere esegetico. Per le Edizioni San Paolo ha scritto: L’Apostolo Paolo. Studi di esegesi e teologia (1991); Paolo di Tarso. Un cristianesimo possibile (20003); I ritratti originali di Gesù il Cristo, 2 voll. (20013-20032);Vangelo e inculturazione (2001); Il Dna del cristianesimo. L’identità cristiana allo stato nascente (2007), Gesù di Nazaret: La sua storia, la nostra fede (2008).
Giacomo Perego, sacerdote della Società San Paolo, è docente di Nuovo Testamento presso l’Istituto di Vita Consacrata (Claretianum) della Pontificia Università Lateranense di Roma e presso il CICS della Pontificia Università Gregoriana. È membro del Settore di Apostolato Biblico nazionale della CEI e autore, tra altre opere, di Password Bibbia Giovani (San Paolo 2002, 2003, 2008), dell’Atlante biblico interdisciplinare (San Paolo 20074), di NuovoTestamento eVita Consacrata (San Paolo 2008).
Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco) e ordinato sacerdote nel 1966, è stato per molti anni Prefetto della Biblioteca-PinacotecaAmbrosiana di Milano. Nel settembre 2007, dopo essere stato nominato da Benedetto XVI, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e delle Pontificie Commissioni per i Beni Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra, è stato ordinato Arcivescovo Titolare di Villamagna di Proconsolare. A lungo docente di esegesi dell’Antico Testamento, è membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere, oltre che autore di diversi volumi.
Come è potuto accadere che un piccolo gruppo di ebrei abbia conquistato, nel giro di pochi decenni, il mondo allora conosciuto?
Chi erano i primi cristiani?
Klaus Berger, uno dei migliori conoscitori del cristianesimo delle origini, presenta in questo libro la continuazione del suo bestseller teologico: Gesù.
Un panorama complesso della vera storia della chiesa delle origini.
Dalla quarta di copertina:
Con il suo Gesù, autentico bestseller, Klaus Berger ha pubblicato una summa, apprezzata a livello internazionale, della ricerca storica e scientifica sul fondatore e fondamento del cristianesimo. Berger si dedica ora – in questo testo che costituisce la continuazione dell’opera precedente – agli anni di fondazione del cristianesimo, a quel cinquantennio che va dalla risurrezione fino alla scomparsa della prima generazione dopo Gesù o – come lo si chiama tradizionalmente – al “periodo apostolico”.
Se Gesù è stato la matrice, l’innesco, l’irruzione sorprendente grazie alla quale si è messa in moto l’avventura, dall’iniziativa locale di una manciata di pescatori e contadini dalle umili origini, nell’angolo più remoto dell’antichità, è nata in un battibaleno una religione mondiale.
I primi cristiani rappresentavano un’alternativa attraente alla religiosità pagana dell’epoca – e questo sul piano intellettuale, etico ed esistenziale – non solo per il fatto che professavano la fede in un unico Dio, ma soprattutto perché era dimostrabile che il loro Cristo era esistito realmente. La loro dottrina si basava dunque su un fondamento storico. Diversamente dalla società romana emarginante, poi, il cristianesimo era egualitario e universale: poveri e ricchi, uomini e donne, tutti erano benvenuti, per tutti gli strati sociali e per tutti i popoli una via nuova era aperta. A differenza dei culti sacrificali dell’epoca, i seguaci di Cristo offrivano una forma religiosa al cui centro stava l’amore: il pasto eucaristico invitava a partecipare al divino e rendeva possibile una genuina identificazione umana con il Dio fatto uomo.
Un saggio imperdibile che fa chiarezza su una delle epoche più appassionanti non soltanto della storia della chiesa, ma della storia in generale.
Due importanti contributi scientifici atti a favorire quella conoscenza della storia e delle istituzioni di Israele, attraverso cui è possibile accedere in modo consapevole, intelligente e critico alle pagine della Bibbia.
Edizione italiana a cura di Gianni Francesconi.
Dalla quarta di copertina:
Questa Breve storia di Israele risulta dall’unificazione di due contributi (Una storia di Israele e Le istituzioni religiose in Israele) che gli autori hanno scritto per il Nuovo Grande Commentario Biblico, edito da Raymond Brown, Joseph Fitzmyer e Roland Murphy, e pubblicato in lingua italiana nel 20022 dall’editrice Queriniana.
Lo scopo del libro è di favorire la conoscenza della storia e delle istituzioni di Israele e, attraverso di esse, un accostamento più profondo e critico alla Bibbia per un pubblico di lettori e lettrici più vasto rispetto a quello che può accedere al Grande Commentario.
Alla comprensione critica dei testi della Scrittura è infatti di grande utilità il poterli collocare nel contesto storico e culturale a cui essi fanno riferimento. La ricostruzione, qui operata sulla base degli studi più recenti, della complessa vicenda storica del popolo ebraico, nelle grandi linee della sua evoluzione, come pure nelle forme e nei significati delle sue istituzioni caratterizzanti, può essere uno strumento prezioso per approfondire anche i significati della Parola stessa, che si manifesta e si radica nella vita concreta di un popolo e plasma gli aspetti comunitari del suo cammino.