Il volume contiene il commento completo al Vangelo di Marco, il primo dei quattro vangeli del Nuovo Testamento. L'autore ha dedicato molti anni ad approfondire il senso del testo evangelico col metodo ermeneutico proprio dei Padri della Chiesa. ll testo conclude la serie dei quattro commentari di Gargano dedicati ai quattro evangelisti.
Avvincente provocazione sulla possibilità che il cristianesimo abbia una parola da dire di fronte alle vicende «apocalittiche» di questi ultimi anni: pandemia da Covid-19, disastri e cambiamenti climatici, guerra in Europa... Analizzando i passi dei Vangeli dove Gesù preconizza la fine dei tempi, l'autore svela che il cristiano vive nell'attesa del Regno di Dio che egli è chiamato a scorgere dentro le vicende quotidiane della propria vita e della società in cui è immerso, rifuggendo letture catastrofiche della Bibbia e al contempo evitando letture spiritualizzanti che svuotano dall'interno il messaggio integrale della Scrittura.
Per il mondo ebraico, derash (da cui deriva la parola midrash) è la ricerca del senso inesauribile, pieno, della Bibbia e della sua attualizzazione, ricerca basata sul concetto della Scrittura come parola di Dio, come parola viva che si rivolge alle società di tutti i tempi. Questa metodologia esegetica è assai diversa rispetto a quella alla quale siamo abituati e mostra di cosa si sono nutriti i pii israeliti nel corso del tempo. È notevole che non pochi di questi insegnamenti, oltre a suscitare la nostra curiosità intellettuale, siano utili anche alla vita di fede, aiutando a meglio precisare il significato di quella lettura spirituale della Sacra Scrittura che completi i metodi storico-critici. L'esegesi rabbinica è, infatti, riflessione di rabbini, persone colte e pie che conoscono a memoria la Bibbia e dominano la lingua ebraica biblica. Essi possono aiutare a meglio scoprire il percorso del testo. Viene qui offerta la prima traduzione integrale in italiano, corredata di introduzione e note, del Midrash Tehillim, il commento rabbinico al Libro dei Salmi. Si segue la tradizionale divisione del Salterio in cinque parti, che forma un parallelo con i cinque libri del Pentateuco, mostrando ancora di più l'importanza della raccolta. Si tratta di una lettura che prima di tutto aiuta a «gustare» la varietà dei «sapori» della Parola divina in essi presente.
Sono passati oltre quarant'anni dalla pubblicazione della grammatica ebraica "Introduction to Biblical Hebrew" di T.O. Lambdin. L'edizione italiana risponde al bisogno di un vasto pubblico - composto soprattutto da studenti e appassionati di lingua ebraica - desideroso di avere un accesso più agevole a un'opera diventata ormai un classico per lo studio dell'ebraico biblico. Il fatto stesso che l'Introduction abbia conosciuto numerose ristampe e traduzioni, e continui ancora oggi a essere adottata come libro di testo in diverse e qualificate istituzioni, ne testimonia i grande valore. In quanto strumento di base, non si propone di abbracciare ogni possibile questione, ma di offrire un solido fondamento per eventuali passi successivi. I contenuti coprono all’incirca le lezioni di un corso di studio annuale e mirano ad abilitare gli utenti alla lettura e alla comprensione personale dei testi narrativi della Bibbia Ebraica. Le discipline linguistiche insegnano che la condivisione di uno stesso codice è il primo, necessario elemento per un’autentica comunicazione; ebbene, conoscere il codice linguistico dell’ebraico biblico può costituire il primo fondamentale passo per un incontro autentico, e favorire quello scambio comunicativo grazie al quale non solo noi leggiamo la Scrittura, ma in qualche modo anche la Scrittura legge noi, postulando una risposta interpretativa e operativa insieme.
Si inaugura l'edizione critica degli scritti di Girolamo, traduttore ed esegeta che ha dato un contributo determinante alla definizione delle radici della cultura europea.
Un'opera nuovissima e complessa.
«Uno studio appassionante! La morte del Messia di Raymond Brown incorona due millenni di studi cristiani riflettendo "sullo scandalo della crocifissione". Nessuno studioso di relazione ebraico-cristiane dovrebbe mancare di studiare questa ponderata, partecipe e documentata trattazione dei Racconti della passione. Brown ancora una volta ha dimostrato la sua posizione come Padre, Rabbi e maestro di tutti noi». Burton L. Visotzky (Jewish Theological Seminary of America)
Dalla quarta di copertina:
«Il biblista R. Brown assume in quest'opera come linea di demarcazione del racconto della passione e morte di Gesù non l'ultima cena, ma la scena del Getsemani con Gesù orante sotto gli ulivi del podere oltre il torrente Cedron. Da quel momento egli procede orizzontalmente, cioè ricostruendo e vagliando ogni quadro con il contributo dei quattro evangelisti. Si ha così la possibilità di isolare in "sinossi" le variazioni del racconto e le coincidenze. Un racconto strutturato in quattro atti: la preghiera notturna e solitaria di Gesù nel Getsemani ove avviene il suo arresto; il processo giudaico; il processo romano; la crocifissione con la relativa sepoltura […]. In un periodo in cui alcuni rigettano con arroganza il metodo esegetico storico-critico considerandolo come un'arida esercitazione filologica che priva il testo sacro della sua trascendenza, Brown mostra sul campo quanto sia fecondo lo studio serio e severo delle parole per scoprire l'epifania della Parola […].
L'opera è un punto fermo imprescindibile di quelle pagine che ci narrano la storia di poche ore che hanno, però, inciso profondamente e indelebilmente nella vicenda dell'umanità». Gianfranco Ravasi dall'Introduzione
Il volume tratteggia alcuni personaggi femminili della Bibbia da una duplice prospettiva: quella biblica e quella psicologica. In tal modo queste donne diventano non solo figure della Scrittura da conoscere, ma anche modelli a cui fare riferimento, in positivo o in negativo, nel cammino spirituale del lettore. Pensato come un percorso per la crescita personale di ciascuno, il libro propone an- che, al termine di ogni capitolo, una breve scheda con riferimenti ad altri libri, suggerimenti di passi biblici paralleli e un testo per la preghiera.
Nel Nuovo Testamento ci sono quattordici lettere che formano un corpus unitario che porta il nome dell'apostolo Paolo, noto come corpus paolino. Come è andato formandosi? Quali scritti appartengono a Paolo e al suo team missionario? Quali, invece, sono frutto delle comunità nate dalla sua testimonianza e dal suo ministero apostolico? Come e quando le quattordici lettere sono state progressivamente raccolte e tramesse, come un tesoro prezioso e imprescindibile, alla Chiesa universale? A queste e ad altre domande risponde la presente edizione che non si limita a offrire il testo integrale e il commento di tutto il corpus paolino ma ne ricostruisce la storia, il contesto, la rilevanza e l'impatto sulle comunità cristiane delle origini.
L'autore propone passi e figure della Bibbia, affinché i lettori, riconoscendovi un'analogia con i loro problemi, trovino la forza per cambiare e vivere una vita riuscita. Gli argomenti trattati nei cinque capitoli sono: vivere la quotidianità gestendo saggiamente il ritmo del tempo tra lavoro e tempo libero; imparare a essere in armonia con se stessi e gli altri; coltivare la propria spiritualità, aprendosi al silenzio e alla preghiera; trovare la forza per superare i momenti di sofferenza e difficoltà. Afferma l'autore: "I primi monaci avevano sviluppato il "metodo antirretico". Alle parole che fanno male contrapponevano sempre parole terapeutiche tratte dalla Bibbia. Così facendo avevano sperimentato che queste sono davvero parole che guariscono, ma sviluppano il loro potere terapeutico soltanto se le meditiamo di continuo e le pronunciamo consapevolmente nella nostra situazione concreta. Le parole della Bibbia non offrono soluzioni facili ai nostri problemi, ma racchiudono un'energia che trasforma". La parte finale offre anche una piccola raccolta di benedizioni e preghiere per varie occasioni.
«L'acqua è insegnata dalla sete». La breve frase mutuata da un poema di Emily Dickinson serve da guida alla presentazione di questa nuova edizione dopo quasi venticinque anni dalla prima. La stesura di una Introduzione al Pentateuco era stata originariamente stimolata dalla sete di tutti coloro che si trovavano in zone aride, in un momento di grande confusione nel campo della ricerca sul Pentateuco. Le teorie fino allora conosciute erano rimesse in discussione, nuove teorie faticavano a imporsi, diversi metodi erano oggetto di critiche. Dopo quasi un quarto di secolo la situazione non è migliorata di molto. Da qui la sempre grande attualità di questo testo del grande biblista Jean-Louis Ska. La speranza è che quanto scritto in queste pagine desti la voglia di «attingere acqua alle sorgenti della salvezza» (Is 12,3) e, in modo più concreto, di rileggere, studiare e meditare i testi fondamentali della tradizione d'Israele e dei nostri antenati nella fede, così come uno dei «grandi codici» della nostra cultura.
La Bibbia è piena di storie meravigliose e sagge. Ma se manca la giusta chiave per comprenderla, semplicemente non si sa da dove iniziare a leggere... Ci si trova di fronte a dubbi e perplessità: «Mi piacerebbe molto leggere la Bibbia, ma appena comincio, la sento difficile Non vedo cosa potrebbe dire a me, oggi. Se parto dall'Antico Testamento, mi ritrovo di fronte a racconti di guerra. Qua e là balena qualche lampo di luce, ma proprio non ce la faccio a proseguire... Se invece prendo il Nuovo Testamento, ci sono così tante interpretazioni diverse, tra prediche, libri e internet, che non so a cosa credere». È proprio da queste perplessità molto comuni che padre Anselm Grün parte e prova a introdurre il lettore, ad allenarlo - come fosse un allenatore - all'uso e alla comprensione della Bibbia. Prova a rispondere alle tante domande, indicando alcuni modi per leggerla e comprenderla e offrendo suggerimenti per pregare con la Bibbia da soli o insieme.