Il Libro dell'Esodo narra l'evento fondante della «storia» di Israele: la «mano» di Dio che libera il popolo ebraico schiavo dalla «mano» degli oppressori egiziani. Secondo la struttura propria della collana l'autore propone dapprima una lettura del testo biblico prestando attenzione alla trama del racconto, all'interazione dei personaggi e al vocabolario utilizzato; in seguito propone una interpretazione, un momento in cui i lettori sono chiamati a un atteggiamento di affinità e di distanza, diventando cioè contemporanei e familiari del testo senza dimenticare che esso è stato scritto in epoca, lingua e modalità che non sono le nostre; il terzo e ultimo momento è l'applicazione del testo a noi stessi prolungando nell'oggi i significati della Scrittura perché diventi Parola capace di alimentare la nostra fede, motivare la nostra carità e rafforzare la nostra speranza.
Che cosa sazia l'uomo? Quale felicità corrisponde pienamente alle attese del suo cuore? Che cosa lo attende alla fine del suo cammino? Questo libro delinea come il destino ultimo è pensato al di fuori del cristianesimo, nelle diverse filosofie e religioni e come esso è concepito a seguito dell'incontro con Cristo. Non c'è nessuno che prenda così sul serio la felicità dell'uomo come il cristianesimo. Solo in esso è possibile rinvenire un'idea di compimento che salvi tutto l'uomo.
L'ecologia non concerne solo il creato e l'ambiente; vi è una ecologia più profonda che concerne l'umano. È urgente passare da una ecologia ambientale ad una ecologia umana. Oggi ciò che rischia di essere considerato uno scarto è l'uomo: la persona è ridotta a qualcosa da buttare. Papa Francesco è pienamente consapevole dell'importanza e del legame inscindibile tra la questione ecologica e la persona: parla di ecologia umana. Non comprendere l'altissima dignità della vita e della persona è un rischio reale; è la cultura dello scarto. La recente enciclica "Laudato si', sulla cura della casa comune" di papa Francesco è un esplicito invito a non sottovalutare la posta in gioco per il futuro dell'uomo e del mondo. È un pronunciamento che richiama l'uomo a fermarsi a pensare, a maturare una maggiore e più responsabile consapevolezza della crisi ambientale-umana dell'epoca che si sta vivendo. Papa Francesco indica, in tal modo, all'uomo di oggi una condotta da tenere e un comportamento da sfuggire. Il presente libro, sostenuto da un apparato bibliografico ricco e curato con abbondanza di note, si propone di aiutare il lettore affinché si avveri quella "conversione ecologica" tanto desiderata ed auspicata da papa Francesco.
Un piccolo libretto sulla vita di San Giovanni della Croce.
Edizione del Registrum così come ci è stato tramandato dalla copia trascritta nel 1752 e conservata a Roma presso l'Archivio generale dell'Ordine (Regestum actorum regiminis reverendissimi p. fr. Raymundi de Vineis Capuani, IV.1). Un articolato indice finale consente un'agevole consultazione dell'opera.
L’amore non è sempre Dio… ma Dio è sempre Amore. La scoperta di questo Amore, dono immeritato della grazia e misericordia di Dio attraverso il sacrificio di Cristo, ci permette di cambiare le nostre prospettive e di attingere alla Sua sorgente inesauribile.
Il "Virginian" era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché.
Agosto 1938. Un momento tragico della storia d'Europa, sullo sfondo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile spagnola, nel racconto di Pereira, un testimone preciso che rievoca il mese cruciale della sua vita. Chi raccoglie la testimonianza di Pereira, redatta con la logica stringente dei capitoli del romanzo, impeccabilmente aperti e chiusi dalla formula da verbale che ne costituisce il titolo: Sostiene Pereira? Questo non è detto, ma Pereira, un vecchio giornalista responsabile della pagina culturale del "Lisboa" (mediocre giornale del pomeriggio) affascina il lettore per le sue contraddizioni e per il suo modo di "non" essere un eroe. Introduzione di Andrea Bajani.