Dio è la nostra innocenza indifesa che chiede di essere soccorsa. È questa la provocatoria premessa a partire dalla quale si sviluppano le riflessioni e i dialoghi di Roberto Gagno in questo suo nuovo, coraggioso, esercizio di coscienza che prosegue il racconto avviato con Itinerario (2006). Il quale è soprattutto un viaggio verso casa, nel quale il lavoro di introspezione si intreccia con quello di osservazione della realtà che ci circonda, e ci fa dono di aforismi folgoranti e indimenticabili: saper amare è la cosa più difficile, ma è la sola su cui poter contare. Un percorso che ha un duplice obiettivo, grazie al quale il narratore “salva”, a un tempo, la storia e l'eterno: giungere con l'aiuto di Dio alla liberazione dal male che ci assedia, ma anche e soprattutto attingere con entusiasmo e fecondità alla gioia dell’amore di Dio che ci avvolge.
Dopo aver ripercorso la storia delle apparizioni di Medjugorje dall'inizio di quel 24 giugno 1981, riportando quanto si conosce sui Dieci Segreti di Medjugorje e alcune testimonianze di guarigioni, segni e miracoli, l'Autore racconta il suo viaggio a Medjugorje nel 2014 e 2015.
In quell'occasione tre ragazzi ricevettero sul Krizevac un segno divino di profumo di lavanda, legato alla guarigione di un male fisico, superato proprio grazie all'intercessione della Madonna.
L'Autore prosegue quindi con il racconto del miracolo di Francesca Bozzarello, avvenuto per intercessione della Beata Suor Elena Aiello (le cui rivelazioni private si rifanno, secondo molti studiosi, ai Dieci Segreti) per concludere con una riflessione su quando si realizzeranno i Dieci Segreti di Medjugorje.
"La bellezza salverà il mondo". Sono parole, note a molti, pronunciate da Fëdor Dostoevskij. Adriano Sella prende spunto dal grande narratore russo e approfondisce la dimensione della bellezza alla ricerca di quel che realmente può riscattarci e salvarci dalle tendenze attuali che generano bruttezza del vivere e dolore. Non si tratta di mere speculazioni, infatti Sella narra come è stata riscattata e vissuta la dimensione di bellezza, da parte di persone o comunità. L'incontro con questi "testimoni" permette al lettore di apprendere come vivere nella concretezza della vita quotidiana quella dimensione di bellezza capace di trasformare il mondo. A chiusura del volume, una Lettera aperta all'umanità: "Cara sorella umanità, smettila di camminare sulla via della repressione del male... È la bellezza che contiene la forza per poter ridurre il male, in quanto rende visibile tutto quell'impegno di tante persone, gruppi, comunità e istituzioni, e non sono pochi, che danno splendore alla tua esistenza su questo pianeta terra".
Questo testo si propone di avvicinare i laici alla mistica, attraverso un originale manuale di preghiera del cuore. Per farlo si avvale sostanzialmente di due filoni, uno orientale e uno occidentale (nell'ambito di una spiritualità mariana che è comune ad entrambi): l'esicasmo e l'orazione teresiana. Trattandosi essenzialmente di un'esperienza, e non di una teoria né di una tecnica, si è scelto di accompagnare il percorso di lettura biblico, su cui la preghiera stessa si basa, con semplici esercizi di interiorizzazione e visualizzazione: in tal modo si favorirà l'acquisizione di un atteggiamento naturalmente contemplativo, per cui anche nella giornata più ordinaria si possano aprire "finestre" e "passaggi" verso l'al di là che si trova dentro di noi.
Un'autentica relazione educativa e la guida di una comunità implicano il mettersi in gioco di un adulto. Accostarsi all'altro, sostenerne le fatiche, vivere insieme. La profondità del messaggio cristiano può confrontarsi con metodologie didattiche e approcci di gestione delle risorse umane e di leadership, recuperandole e sviluppandole in senso personalista. Il saggio risponde così all'emergenza educativa in atto accogliendo la proposta di Papa Francesco di costruire "un villaggio dell'educazione".
La nube della non conoscenza è il diaframma che si frappone fra il divino e le capacità di comprensione su cui gli umani possono fare affidamento nell'approcciarsi a esso. Su un tema tanto universale e profondo si interrogò, nel Trecento, un anonimo pensatore britannico che ne trasse il trattato The cloud, qui tradotto e commentato per renderlo disponibile al lettore italiano, che forse difficilmente lo avrà incontrato prima. Un testo devozionale che sorprende per la qualità creativa e letteraria, per l'intento comunicativo e per un approccio espressivo che sembra quasi connettere il medioevo inglese al pensiero zen a cui l'Occidente spesso oggi si rivolge. L'autore si dichiara consapevole del fatto che l'esperienza spirituale è personale e unica, e condivide con umiltà la propria, desideroso di trasmetterla più come un amico che come un maestro. Nella traduzione italiana l'opera riesce a travalicare la distanza cronologica e linguistica per unire il lettore, in modo diretto ed emozionale, al cuore di un essere umano vissuto quasi mille anni fa, che contempla il divino e il creato sforzandosi di essere all'altezza di un compito senza tempo.
Il tema della paternità spirituale del sacerdote è una questione particolarmente importante, soprattutto al giorno d'oggi. Tema assai delicato di cui c'è enorme bisogno, soprattutto per quei cristiani che desiderano essere autentiche icone della paternità divina. Paternità non esclusiva, ma senz'altro caratteristica della vocazione del sacerdote. Jacques Philippe, sacerdote della Comunità delle Beatitudini e autore di numerose opere di spiritualità come Imparare a pregare per imparare ad amare, Ritrovare la gioia di pregare e Accogliere la pace ci guida soprattutto col suo esempio e la sua esperienza a focalizzare l'unicità e la presenza del sacerdote nella comunità e al servizio di tutti, non solo dei cristiani.
Com'è Dio? Che faccia ha? È veramente buono come dice il Catechismo? Spesso nella nostra immaginazione costruiamo idee sbagliate su Dio. In questo breve viaggio attraverso le immagini stereotipate di Dio, scopriremo che non è un vitello d'oro, non è sadico né crudele, non si diverte a prenderci in giro, non è cattivo né vendicativo, ma è misericordia e tenerezza, amore infinito che si rivela nel volto di Gesù.
Partendo dal principio che esiste il nutrimento per il corpo e quello per lo spirito, don Francesco accompagna il lettore a nutrirsi della Parola di Dio, pane di festa, di pienezza e sapienza, a farne tesoro, a custodirla nel cuore e a ripeterla di continuo, giorno e notte. Un percorso di esercizi spirituali per tutti, da vivere e applicare nella vita quotidiana che si sviluppa in dieci capitoletti.
In occasione del decimo anniversario del sequestro del gesuita Paolo Dall'Oglio, che cadrà il 29 luglio 2023, questo volume è un tentativo di rilettura della sua figura, della sua storia, della sua riflessione sul dialogo interreligioso e sui rapporti fra Oriente e Occidente, nell'oggi di un mondo sempre più lacerato e frammentato, attraversato da quella "terza guerra mondiale a pezzi" di cui parla spesso papa Francesco. Riccardo Cristiano si concentra non sull'esito, dolorosamente non ancora appurato, della vicenda di Paolo Dall'Oglio, ma sulle motivazioni che lo indussero a recarsi a Raqqa (Siria), nel quartiere generale dell'Isis, da dove non fece più ritorno. Padre Dall'Oglio emerge come un credente che si è fatto avamposto della riconciliazione tra i figli di Abramo e anche tra loro e i «post-credenti», come lui stesso li definiva, lungo il cammino di Abramo.