Il "Virginian" era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché.
Agosto 1938. Un momento tragico della storia d'Europa, sullo sfondo del salazarismo portoghese, del fascismo italiano e della guerra civile spagnola, nel racconto di Pereira, un testimone preciso che rievoca il mese cruciale della sua vita. Chi raccoglie la testimonianza di Pereira, redatta con la logica stringente dei capitoli del romanzo, impeccabilmente aperti e chiusi dalla formula da verbale che ne costituisce il titolo: Sostiene Pereira? Questo non è detto, ma Pereira, un vecchio giornalista responsabile della pagina culturale del "Lisboa" (mediocre giornale del pomeriggio) affascina il lettore per le sue contraddizioni e per il suo modo di "non" essere un eroe. Introduzione di Andrea Bajani.
Da oltre vent'anni gli autori di questo libro lavorano per fornire uno strumento completo e definitivo per lo studio delle neuroscienze del comportamento. Questo ha significato soprattutto confrontarsi con nuove informazioni e scoperte, con una mole enorme di pubblicazioni scientifiche e con un numero sempre maggiore di dettagli neurali. La trattazione attinge infatti alle ricerche compiute da un gruppo composito di scienziati, che comprende psicologi, anatomisti, biochimici, endocrinologi, ingegneri, genetisti, immunologi, neurologi, fisiologi, biologi evoluzionisti e zoologi. Le conoscenze dei singoli ambiti disciplinari vengono poi integrate secondo quattro differenti approcci: descrittivo, comparativo/evoluzionistico, meccanicistico e applicativo/clinico. La quarta edizione italiana di "Psicologia biologica" accoglie i progressi compiuti dalla disciplina, con un'enfasi sugli aspetti neurofisiologici, e li integra in un progetto didattico che ha dimostrato negli anni la sua efficacia, grazie a uno stile accessibile, a una scansione ordinata e a esempi in grado di stimolare la curiosità degli studenti. Gli argomenti nuovi trattati in questa edizione vanno dai più recenti metodi di scansione celebrale per visualizzare la Tau e l'amiloide per la malattia di Alzheimer, al crescente consenso verso un modello della memoria a due processi (familiarità e ricordo esplicito), dall'uso dei DREDDS o della tecnica del patch-clamp, alle intuizioni sui meccanismi del dolore scaturite dallo studio sul veleno dello scorpione. La struttura del testo è caratterizzata da: una storia in apertura di capitolo, per introdurre l'argomento attraverso il racconto di un'esperienza reale, che sarà compresa più a fondo man mano che si procede nella lettura; le schede sulle ricerche d'avanguardia, per esplorare i casi più interessanti e «di frontiera»; una sintesi illustrata a fine capitolo, dove ogni argomento riassunto è collegato a una figura, che può rappresentare strutture o processi; le letture consigliate al termine della teoria, in tutti i capitoli; un ricco glossario in appendice. Infine, l'opera è accompagnata da risorse multimediali integrate. Nel testo sono richiamate le animazioni, che sono disponibili sul sito e nell'ebook, ma anche visualizzabili sullo smartphone scaricando l'app "Guarda!".
Il volume, qui presentato in una nuova edizione aggiornata alle più recenti acquisizioni della ricerca, illustra in modo chiaro ed esaustivo i meccanismi di base dell'identità stabile dell'individuo. Le autrici, prendendo spunto dai contributi dei diversi settori della psicologia, li integrano in una visione unitaria per poi giungere a descrivere il punto di vista dello psicologo generale sulla personalità.
Educazione. Per alcuni un peso di cui disfarsi, per altri una risorsa senza la quale qualsiasi gruppo è destinato prima o poi a sgretolarsi. Educare oggi si può? L'educazione è solo una tecnica e una costruzione di competenze? Che si parli di ammonimenti o di «prediche», di modelli o di esempi, il problema attraversa la famiglia, la scuola, le associazioni del tempo libero e le relazioni di lavoro, e chiama sempre in causa la questione dei valori. Di certo, anche per le generazioni dell'era virtuale lo scambio diretto a fini educativi tra le persone - adulti-giovani, maestro-allievo - resta qualcosa di insostituibile.
Il libro, frutto di un lavoro di ricerca trentennale, offre una descrizione, organizzata in quattro parti, di quel modello particolare di animazione educativa che è l'animazione culturale e di cui l'autore del libro è un fondatore. La prima parte tenta una definizione dell'animazione. La seconda parte è dedicata ai fondamenti antropologici dell'animazione culturale. La terza parte affronta la descrizione dell'obiettivo generale e degli obiettivi particolari dell'animazione culturale. La quarta e ultima parte presenta una sintesi del metodo dell'animazione che si sviluppa attraverso quattro passi.
La categoria di simbolo da tempo è al centro di una vasta riflessione: fa incrociare diverse discipline e interseca problemi molto lontani. Questo libro vuol essere una maneggevole introduzione al tema e insieme una base di partenza per riflessioni ulteriori, in campo filosofico e teologico: infatti proprio dalla “questione simbolica” passano oggi alcune delle strade più promettenti per la filosofia e la teologia a venire.
Gli autori
Stefano Biancu insegna etica presso l’Università di Ginevra ed è professore a contratto presso l’Università Cattolica di Milano. Dottore di ricerca in filosofia e scienze umane (2006) e in teologia (2010), ha pubblicato La poesia e le cose. Su Leopardi (Milano 2006) e Saggio sull’autorità (Milano 2012), oltre a numerosi saggi su riviste internazionali. Ha recentemente curato i volumi: L’uomo e la rappresentazione. Fondazioni antropologiche della rappresentazione mediale e dal vivo (2012); Culpabilité et rétribution: essais de philosophie pénale (2011); Autorità. Una questione aperta (2010). Direttore responsabile di Munera. Rivista europea di cultura, dal 2012 collabora con il Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Kessler di Trento. Andrea Grillo, padre di Margherita e Giovanni Battista, è professore ordinario di teologia dei sacramenti e filosofia della religione presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo in Roma. Insegna liturgia presso l’Istituto di Liturgia Pastorale dell’Abbazia di Santa Giustina in Padova, presso l’Istituto Augustinianum in Roma e presso l’Intitut Superieur de Liturgie di Parigi. Tra le sue pubblicazioni: Riti che educano. I sette sacramenti, Assisi 2011; Introduzione alla teologia liturgica. Approccio teorico alla liturgia e ai sacramenti cristiani, Padova 1999 (2a ed. 2011); Grazia visibile, grazia vivibile, Padova 2008; Oltre Pio V, Brescia 2007.