Che lingua parlavano Adamo ed Eva tra loro due, e con il Creatore, quando vivevano nell'Eden? Impossibile rispondere a una simile domanda, eppure è una domanda vertiginosa, portentosa, perché basta porsela con attenzione ed ecco dischiudersi davanti a noi come un antico canto delle delizie, che tanto più interpella il nostro tempo, attirato invece dalle seduzioni di una lingua negativa: un gergo dell'odio, un turpiloquio della malvagità.
Età di lettura: da 8 anni.
La chiesa è appena nata: Gesù risorto aveva soffiato lo Spirito sui discepoli (Giovanni 20:21, 22); nel giorno di Pentecoste, poi, tutti sarebbero stati riempiti di Spirito Santo (Atti 2:1-4), Pietro avrebbe annunciato la Parola di Dio pubblicamente e "quelli che accettarono la sua parola furono battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone". La prima cosa che avviene subito dopo, e che avrebbe caratterizzato la Chiesa nascente anche in seguito è questa: "...erano perseveranti nell'attendere all'insegnamento degli apostoli."
"Da quel giorno in poi quei credenti si sarebbero incontrati con costanza e regolarità per ascoltare l'insegnamento della Parola del Signore. Anche oggi la chiesa non deve allontanarsi da questo modello, sapendo che: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia" (Il Timoteo 3:16).
Questa collana è pensata proprio per fornire strumento di studio che prende in esame diversi argomenti biblici: dai libri della Bibbia ai temi di etica cristiana. Scritti accessibili e, allo stesso tempo, affidabili per "ricevere la Parola", "esaminare le Scritture" e per "vedere se le cose stanno così" (cfr. Atti 17:11).
La poesia dei Salmi celebra la gloriosa magnificenza di Dio per tutto ciò che Egli è e che fa. Gli scrittori di questi canti, sospinti dallo Spirito Santo, descrivono anche le diverse esperienze di vita del credente, le sue emozioni e i suoi sentimenti. Non solo, sono una miniera inesauribile di verità teologiche, che ci rivelano il carattere e l'opera di Dio. Nei Proverbi invece scopriamo come i consigli della saggezza, frutto soprattutto dell'esperienza con Dio, sono una fonte di ricchezza per ogni persona. Chi li accetterà e ne seguirà gli insegnamenti, diventerà, a sua volta, saggio e trarrà "buone direzioni" per la sua vita imparando a vivere nel "timore del Signore". In questo testo di studio scoprirai: L'importanza delle scelte; Cos'è la vera santità; La protezione, la liberazione e la fedeltà di Dio; La potenza del ravvedimento e del perdono; La fiducia in Dio nonostante tutto; La vera adorazione; L'ispirazione e l'autorità della Parola di Dio; Come trovare la vera sapienza; La femminilità biblica, forte e virtuosa.
Continua la riflessione dell'Autore sul rapporto amorevole di Dio con l'umanità e, in modo ancor più profondo, sulla Misericordia che è al cuore della fede cristiana. Una certa religiosità ha inculcato l'idea che bisogna cambiare vita per incontrare Dio. Bisogna migliorarsi, sforzarsi per godere della Sua presenza. Invece, il vangelo annuncia che l'incontro con il Rabbi di Nazareth opera una trasformazione radicale. Tutti i personaggi dei vangeli, e in particolare i sette raccontati nel libro, dopo averlo incontrato cambieranno vita, non prima. Questi uomini e queste donne hanno fatto esperienza della grande novità portata da Gesù: l'essere umano non deve essere puro per avvicinarsi a Dio, ma è l'incontro con Lui che lo rende puro.
Bereana è una nuova collanache raccoglierà opere di approfondimento teologico. Nel secondo volume de"La Rivelazione e La Bibbia", continua la raccolta di saggi fondamentale curata da uno dei più importanti teologi evangelici del novecento, Carl F. H. Henry. Con un'impaginazione elegante e moderna in un agevole formato a rivista il lettore potrà approfondire una delle discussioni chiave della teologia: la Rivelazione di Dio attraverso la Bibbia. Scopo principale degli autori di quest'opera è la presentazione positiva della dottrina cristiana delle Scritture ... Questi studiosi sono annunziatori di un'era nella quale le Scritture comunicano nuovamente il loro messaggio sovrannaturale con potenza sovrannaturale. Intraprendere un serio studio della testimonianza resa dalla Scrittura nei confronti della Parola di Dio - quella incarnata e quella scritta - significa adempiere a una responsabilità divinamente imposta (cfr. Giovanni 5:39) e ritrovare di nuovo quella nota di autorità che è venuta a mancare in molto del protestantesimo contemporaneo. In un'epoca di "analfabetismo biblico", questi saggi spingeranno il lettore a un attento studio delle Scritture, grazie a contributi di altissimo profilo, ancora oggi rilevanti.
L'evangelista Marco è stato il primo a scrivere la storia di Gesù, in una prospettiva di fede, dall'inizio del suo ministero terreno fino alla fine della sua vita. Una narrazione cronologicamente breve, di circa tre anni, nella quale ogni parola è pensata e usata con attenzione e, nella sua essenzialità, nulla è casuale o superfluo. Dal Giordano a Betania propone al lettore un percorso di discernimento con il Vangelo di Marco: dieci meditazioni che si intrecciano e accompagnano l'attuale contesto ecclesiale italiano, legato al cammino sinodale. L'auspicio è quello di diffondere il profumo e la gioia del Vangelo vissuto, per essere Chiesa amata dal Signore in questo tempo, nelle nostre città e nei nostri territori.
Questo libro nasce dal cammino dei Sabati del Silenzio, ritiri mensili francescani che si volgono da anni a Susa (To) durante i quali è venuta alla luce la differenza radicale di visione, di orizzonte, di senso che c’è tra la proposta di Gesù e quella del mondo contemporaneo. Spesso il Signore inizia il suo insegnamento proprio affermando che i suoi discepoli dicono, agiscono, pensano in modo alternativo, il mondo fa così e così, "loro invece", "tra di loro invece"... La fede in Gesù è accogliere che mentre il mondo afferma il potere, il successo, la violenza Lui mi propone una visione rovesciata, relazioni tra le persone fatte di servizio, non giudizio, accoglienza. La parola più forte che risuona nel Vangelo oggi rispetto al pensiero dominante basato sul consumo, sul peso economico, sull’utile, è la gratuità: invitare a tavola proprio chi non potrà mai ricambiarti con un favore, una raccomandazione, un voto alle elezioni! È finito il tempo dell’appartenenza scontata e automatica alla Chiesa, è il tempo della scelta consapevole di essere minoranza alternativa, creativa, consapevole.
Un pensiero cristiano oggi deve riprendere a riflettere in maniera più sistematica e radicale sul potere e sulla sua fisionomia così aleatoria e insieme così determinante nella nostra vita. La comunità cristiana, per storia e organizzazione, non è affatto estranea ai processi di potere stabilitisi in Occidente. Ma sia la società che la chiesa sono messe a confronto con il messaggio di Gesù chiaramente alternativo alla logica del potere per vivere insieme. Egli propone una prassi conviviale basata sul servizio da vivere come contropotere, ossia da una parte come vera e propria alternativa al potere e dall'altra come comportamento di comunità cristiane che mostrano che si può vivere insieme senza il potere e grazie alla reciprocità del servizio.
Il libro è una riscrittura narrativa del libro biblico di Rut. Donna pronta a mettersi in cammino in cerca di qualcosa che ancora non conosce, Rut è la straniera: da Moab giunge a Betlemme insieme alla suocera Noemi. Qui trova la forza di reagire a un passato difficile; lavora nei campi di grano, uno spazio in cui mettere a frutto le proprie qualità. Trasforma il piano di Noemi che poco le conviene in qualcosa che le permetta di rimanere fedele a sé stessa. Poi si fa da parte e lascia fare, aspettando che la vita si dispieghi. Al racconto seguono diverse annotazioni che mettono in luce alcune caratteristiche della storia, permettendo di approfondire la riflessione.
Ebraismo, Cristianesimo e Islam hanno in comune il patriarca Abramo, ritenuto il loro comune fondatore: la sua incondizionata obbedienza a Dio è celebrata come valore decisivo di quelli che sono giustamente chiamati «i tre monoteismi abramitici». Questa obbedienza quasi sovrumana del patriarca ebbe il suo apice quando Abramo dimostrò di essere pronto a sacrificare il proprio figlio e offrirlo in olocausto, poiché Dio, come riporta il capitolo 22 del libro della Genesi, gli aveva chiesto di farlo. Il Corano narra il medesimo episodio nella sura 37, in cui è il padre a raccontare al figlio la richiesta di Dio di sacrificarlo. Tutti e tre i monoteismi concordano sul fatto che un angelo fermò in extremis l’atto letale di Abramo, che aveva dimostrato un’assoluta obbedienza al comando divino.
Ognuna delle tre religioni ha celebrato questo momento fondante della fede in Dio, assegnando a questo episodio della vita di Abramo un posto speciale nella pratica religiosa e spirituale e un’ampia eco nell’arte. È questo patrimonio artistico comune che è presentato e analizzato in questo libro per la prima volta nella storia degli studi su questo episodio.
Biografia dell'autore
François Bœspflug, teologo, storico dell’arte e storico delle religioni, è professore emerito dell’Università di Strasburgo. È stato editore letterario per le Éditions du Cerf, titolare della Chaire du Louvre nel 2010 e della Cattedra Benedetto XVI a Ratisbona nel 2013.
Le sue numerose pubblicazioni si focalizzano sulla storia delle religioni e la rappresentazione del divino. Tra le più recenti, Le immagini di Dio. Una storia dell’Eterno nell’arte (2012) per Einaudi; Il pensiero delle immagini (2013) per Qiqajon; Gesù tra i Dottori nell’arte (2023) e Gesù e i discepoli di Emmaus nell’arte (2024) per Pazzini Editore.
Sulla vita di Cristo, con Emanuela Fogliadini: La Natività di Cristo nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2016), La Fuga in Egitto nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2017), La Risurrezione di Cristo nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2019), L’Annunciazione nell’arte d’Oriente e d’Occidente (2020), Il Natale nell’arte (2020), Il Battesimo di Cristo nell’arte (2021) per Jaca Book.
La birra, nella cultura occidentale, è stata spesso considerata una bevanda rozza e meno dignitosa rispetto al vino. In realtà nel Vicino Oriente Antico aveva un'importanza notevole, a livello sia sociale sia religioso, tanto che in Mesopotamia vi era addirittura una divinità ad essa dedicata. Questo libro traccia una documentata storia del «pane liquido» nelle civiltà mesopotamiche e nell'antico Egitto e mostra come questa bevanda fosse diffusa e tenuta in grande considerazione nel mondo antico, forse già dal Neolitico, quando la coltivazione dell'orzo portò alla produzione non solo del pane ma anche della bevanda ottenuta dalla sua fermentazione. Inoltre, si evidenzia come essa sia menzionata varie volte nell'Antico Testamento, benché la sua comparsa sia oscurata da traduzioni generiche. Infine, si svelano quattro ricette per produrre birra seguendo il metodo usato da assiri, sumeri, babilonesi, egizi e israeliti.