«Dio è una Presenza autonoma davanti a te, come la tua davanti all'Amico, lo Sposo davanti alla Sposa, il Figlio davanti al Padre, o è solo presente nelle cose e quindi nella cosa più grande e interessante che è l'uomo? Dio lo puoi incontrare come Persona sulla tua strada, prostrarti davanti a Lui come Mosè davanti al roveto ardente, sentire la sua carezza come Elia sull'Oreb, sperimentare la sua Presenza come i profeti nell'oscurità e nell'intimità del Tempio, o no? Insomma, Dio è il Dio della trascendenza e quindi il Dio della preghiera, il Dio dell' al di là delle cose, o è solo il Dio dell'lmmanenza che si rivela a te solo nella evoluzione della materia, nella dinamica della storia o nell'impegno di liberazione dell'uomo? Qui sta il vero problema di oggi che, come sempre, è un problema di scelta. Azione o preghiera, rivoluzione o contemplazione? Senza tener conto che, come sempre, il peccato non è in ciò che si fa, ma in ciò che si omette. Gesù pronuncia nel Vangelo una frase dura: "Senza di me non potete far nulla (Gv 15,5). Ma chi è questo Gesù che ha il coraggio di dire agli uomini di tutti i tempi queste parole? È uno dei personaggi vissuto nel tempo, scomparso con la morte e semmai presente agli uomini col suo insegnamento, o è, come lo chiama Pietro sotto l'azione dello Spirito, "Il Figlio del Dio vivente" (Mt 16, 16)? E se è vivente, come viene a me che sono vivo? Viene a me come Persona, o viene a me con una sua frase pronunciata duemila anni fa e trasmessaci dagli Apostoli nel Vangelo? Ecco il problema» (dall' Introduzione).
Carlo Carretto è nato nel 1910 in Piemonte. Dopo aver compiuto gli studi laureandosi in filosofia, dal 1936 al 1952 militò nell'Azione Cattolica divenendo Presidente Nazionale dei Giovani. Nel 1954 entrò nella Congregazione dei Piccoli Fratelli del Padre Carlo di Foucauld. Dopo un decennio di permanenza nel deserto del Sahara rientrò in Italia fondando a Spello sulle pendici del Subasio un centro di preghiera. Se gli si chiede: "Conta ancora il deserto? Conta di più l'impegno nella città?", risponde: "Conta la comunicazione vitale appassionata continua con Dio".Nella Babele del mondo di oggi, nella diaspora della Chiesa militante è questo il modo di vivere la preghiera. I suoi libri e le sue parole hanno la capacità di infondere speranza ai giovani e non solo ai giovani. Questo ultimo libro sul mistero del dolore non mancherà di aiutare i più provati e chi cerca di penetrare nel profondo il significato dell'esistenza dell'uomo sulla terra.
L'esperienza del dolore accomuna tutti gli esseri umani. La penna di Carretto accompagna il lettore a indagarne il mistero, a penetrare il significato più profondo dell'esistenza dell'uomo sulla terra. Egli trarrà sicura consolazione da questo percorso, che si conclude con un piccolo impegno di preghiera distribuito su tre giorni, seguendo l'esempio di tre grandi donne: Marianela García Villas, Benedetta Bianchi Porro e Veronica Giuliani.
Raccolta di pensieri, in parte inediti, di C. Carretto, un contemplativo sulle strade del mondo. Sono meditazioni, omelie, conferenze, che dimostrano come Carretto abbia vissuto per scoprire, comprendere e comunicare "quale avventura prodigiosa sia per un povero cuore di uomo innamorarsi di Dio". A cura di G. C. Sibilia.
Il volume raccoglie le lettere di Carlo Carretto indirizzate alla sorella Dolcidia, suora salesiana, nel periodo che va dal 1954 al 1983.