La nona edizione del Trattato di psichiatria forense esce aggiornata, ulteriormente riveduta, modificata e integrata. La divisione in due volumi, che sono complementari e si integrano reciprocamente, è dovuta alla complessità della materia che si presenta come un "work in progress". I temi trattati nel primo volume si riferiscono alla dottrina della responsabilità e dell'imputabilità; alla nozione e ai contenuti dell'infermità di mente; alla tipologia, criteriologia e metodologia peritali; ai disturbi gravi di personalità, alla vittimologia e alla testimonianza; agli usi e ai finalismi della cura, della tutela e della protezione del paziente giudiziario (le cc.dd. misure di sicurezza psichiatriche); ai possibili rapporti tra comportamento criminale e disturbi mentali diagnosticati sotto il profilo categoriale, psicopatologico e funzionale. Il secondo volume è dedicato ai temi della minore età; alla consulenza in ambito civile; agli accertamenti peritali nel diritto canonico; alle complesse tematiche relative alla valutazione del danno biologico; all'applicazione degli istituti di protezione negli ambiti della disabilità psichica; ai problemi del consenso e agli aspetti deontologici ed etici dell'agire psichiatrico e psicologico; ai complessi risvolti della responsabilità professionale in ambito sia penale, sia civile; ai difficili e conflittuali rapporti tra scienze umane e sistema della giustizia; infine, al dibattito sempre vivo sulla c.d. "prova scientifica" nelle discipline forensi. L'uso di questo Trattato è consigliato a psichiatri e psicologi forensi, medici legali, criminologi clinici, specializzandi nelle professioni legali, avvocati difensori, e giudici e magistrati della cognizione e dell'esecuzione.
C'è un legame storico, originario, fra la città di Rimini e Comunione e Liberazione. Don Luigi Giussani (1922-2005) ha spesso raccontato che l'idea di dedicarsi ad una presenza cristiana fra gli studenti gli venne durante un viaggio in treno da Milano a Rimini, quando incontrò un gruppo di giovani paurosamente ignoranti sul cristianesimo. E la città adriatica ha sempre risposto in modo generoso al messaggio del sacerdote milanese: dal rapido e fiorente sviluppo di Gioventù Studentesca all'incontro di Torello che diede avvio alla ripresa dopo la devastante crisi del Sessantotto, fino alla crescita di una comunità vivace da cui sono nati il Meeting e numerose altre opere in campo educativo (Karis Foundation), culturale e sociale.
Le preghiere dei bambini si librano nell'aria come tanti palloncini colorati e corrono per trovare rifugio nelle mani del Padre. Con queste preghiere doniamo alle famiglie un aiuto prezioso per non perdere nessuna opportunità: le parti della giornata, le diverse tappe dell'anno liturgico e i momenti di preparazione e di festa per i sacramenti dell'iniziazione cristiana, per trascorrere il tempo della preghiera con gioia e serenità. Età di lettura: da 6 anni.
Un imperdibile libretto da regalare e da leggere insieme ai propri bambini. Unitamente a bellissime illustrazioni, contiene delle preziose preghiere della tradizione per accostarsi e vivere la fede con gioia e fiducia. Sono presenti, infine, anche Norme e Verità di vita cristiana. Il volume è adatto per molte circostanze tra cui la prima confessione, la prima comunione, l'inizio del catechismo e ogni altra occasione di regalo. Età di lettura: da 6 anni.
Un imperdibile libretto da regalare e da leggere insieme ai propri bambini. Unitamente a bellissime illustrazioni, contiene delle preziose preghiere della tradizione per accostarsi e vivere la fede con gioia e fiducia. Sono presenti, infine, anche Norme e Verità di vita cristiana. Il volume è adatto per molte circostanze tra cui la prima confessione, la prima comunione, l'inizio del catechismo e ogni altra occasione di regalo. Età di lettura: da 6 anni.
"Dilexit nos", quarta Enciclica di Francesco, ripercorre tradizione e attualità del pensiero "sull'amore umano e divino del cuore di Gesù Cristo", invitando a rinnovare la sua autentica devozione per non dimenticare la tenerezza della fede, la gioia di mettersi al servizio e il fervore della missione: perché il Cuore di Gesù ci spinge ad amare e ci invia ai fratelli Per esprimere l'amore di Gesù si usa spesso il simbolo del cuore. Alcuni si domandano se esso abbia un significato tuttora valido. Ma quando siamo tentati di navigare in superficie, di vivere di corsa senza sapere alla fine perché, di diventare consumisti insaziabili e schiavi degli ingranaggi di un mercato a cui non interessa il senso della nostra esistenza, abbiamo bisogno di recuperare l'importanza del cuore.
Album illustrato che fa scoprire ai bambini la bellezza di tutto ciò che è incontro e condivisione: un’esperienza che trasforma semplici oggetti in un dono che sprigiona gioia e amicizia.
Incontri desiderati, improvvisati, programmati. Attimi fuggevoli ma che comunque lasciano il segno. Perché ogni incontro è un tesoro prezioso in cui lascio un pezzettino di me per far spazio e accogliere qualcosa dell’altro. Un oggetto che viene scambiato, che passa di zampa in zampa, cambiando forma e dimensione ma senza perdere la sua essenza, rivestendo di colore il nuovo proprietario.
Attraverso semplici oggetti che passano di mano in mano – o meglio, di zampa in zampa – i piccoli lettori scopriranno come il dono reciproco trasforma le cose più comuni in preziose fonti di gioia e amicizia. Incontri desiderati, programmati o improvvisi, anche se brevi, lasciano un segno indelebile, perché ogni nuovo legame è un tesoro. Gli oggetti, che cambiano forma e colore mentre viaggiano, rappresentano il passaggio di un pezzetto di sé all’altro, in un cerchio di scambio che illumina il cuore di tutti i partecipanti.
Un racconto delicato che celebra la bellezza della condivisione e il valore dell’incontro, insegnando ai bambini che ogni relazione arricchisce e colora il mondo che ci circonda.
Il trascorrere del tempo, che rende più pesanti passi del nostro percorso, induce a volgere lo sguardo verso il cielo per cercare altro e per giungere oltre le nuvole, nella certezza di un universo infinito che si apre in un altrove, anche se, al momento, non appare visibile agli occhi.
Le parole che l'anima coglie nel silenzio e che la mente elabora, per passarle sulla carta rendendo trasmissibili pensieri ed emozioni, sono il risultato di un percorso che il cuore intende condividere con i lettori. E la parola, come del resto ¡più grandi misteri del mondo che nascono e si sviluppano nel silenzio, diventa strumento di costruzione dello spazio tra finito e infinito e sa gettare ponti fino ad attraversare la frontiera di mondi lontani, riuscendo a collegare la realtà interiore con quella esterna.
La parola, divenuta riflessione poetica, da modo di rivelarsi a se stessi e ci ricorda che tutto ciò che proviamo è stato sperimentato e, diventando patrimonio comune, riduce la sofferenza sperimentata, accompagna la nostra vita e consente di collegare abissi e altezze rendendola preziosa alleata dell'essere umano. In questo sta la sua forza e la sua armonia.
Il pregio di queste riflessioni è quello di saper coniugare la presentazione teologica, a partire dalla Sacra Scrittura, con il linguaggio della poesia, privilegiando pertanto il simbolo, le immagini che da sempre sono state una via efficace per proporre i contenuti della Fede, rispettando quel Mistero della vita di Dio e della Sua presenza nella creazione e nelle storia, che supera sempre la capacita espressiva della parola umana.
La reazione ebraica a tutte le avversità affrontate, spesso terribili, è la stessa da sempre: costruire una familia, mandare avanti di generazione in generazione un messaggio. Beniamino Goldstein.
Parlando di speranza, la Bibbia parla della vita oltre la morte; la Parola di Dio, infatti, riesce a sorprenderci sempre col suo realismo, specialmente su una questione umana così brutale, come è la morte. E, quando il Nuovo Testamento parla di vita eterna indica che essa è già in qualche modo realizzata con una pienezza di vita in Cristo, fin da adesso. Luca Mazzinghi.
Questo è il kerygma giovanneo, è l'annuncio di Giovanni: chiunque crede in Gesù ha la vita eterna qui e adesso. Maurizio Marcheselli.
Faccio tardi questa sera" racconta l'esperienza dell'autore, impegnato in un servizio di volontariato alla stazione, dove incontra regolarmente i senzatetto assieme alla moglie e al gruppo degli "Amici del venerdì". La narrazione, illuminata dalla luce del Vangelo di Luca, descrive come questi incontri si trasformino da semplici atti di servizio a occasione per tessere relazioni preziose e significative. L'opera descrive la vita alla stazione come un crocevia storie e di sofferenze, un confine invisibile tra l'indifferenza della città e la realtà dura della strada. Ogni incontro con i senzatetto si vela però un'opportunità unica di vedere il Signore nei volti dei emarginati.
Il racconto tiene il Vangelo di Luca come chiave interpretativa essenziale per comprendere la dignità e il valore di ogni persona incontrata. Attraverso le sue pagine, l'opera lucana parla di amore, misericordia e speranza, offrendo nuova prospettiva su cosa significhi realmente vivere una vita salvati. Gli incontri, inizialmente vissuti come un dovere, si trasformano allora in momenti di crescita personale e spirituale, aiutando l'autore a vedere oltre il confine del pregiudizio e dell'indifferenza;
A che cosa serve leggere? Questa domanda rozza e brutale pone l'accento sul rapporto tra la lettura, il libro e la vita. Leggere è sempre leggersi: mentre lo leggiamo, il libro ci legge e svela qualcosa di noi a noi stessi. Se è libero solo colui che conosce sé stesso, l'atto della lettura è essenziale per acquisire libertà.