Dopo un saggio introduttivo di Jean Gaudement, studioso di Jemolo e docente all'Università Panthéon-Assas di Parigi, che colloca Jemolo e la sua opera nei problemi attuali, il primo capitolo traccia un profilo storico-giuridico generale dal Decreto di Graziano a oggi, focalizzato soprattutto sul Concilio di Trento e il codice del 1917. Vengono poi tracciate analisi storiche e di merito sui vari aspetti del matrimonio: gli sponsali, i soggetti, lo status, gli impedimenti, le dispense, il consenso, la celebrazione, la convalida, i rapporti tra i coniugi e lo scioglimento del matrimonio.
La presente pubblicazione non solo e utile a coloro i quali si occupano del rinnovamento della Chiesa, ma anche necessaria per la conoscenza storica del Nuovo Codice di Diritto Canonico (1983).
La dipendenza del Diritto dal linguaggio è un dato di fatto millenario di cui il secolo scorso ha preso coscienza in modo esplicito soprattutto attraverso le varie Teorie dell'interpretazione sviluppatesi in ambito analitico ed ermeneutico. Il tema, però, è molto più ampio e si pone già all'origine stessa del pensare giuridico, nel momento in cui si cerca di esprimere con le parole la complessità del vissuto umano sottoposto sia all'attività normativa che giudiziale: è là che emergono i concetti, che popolano il mondo giuridico. I concetti, però, non esistono (in natura) ma dipendono dal linguaggio disponibile ad ogni cultura e civiltà, nel tempo e nello spazio della storia umana, soffrendo a volte le strettezze della stessa espressività... anche per mancanza dei termini adeguati, cosicché il giurista può rimanere ...senza parole (adeguate) davanti alla realtà.