Che cos’è la Sindone? È un lenzuolo di lino, la cui confezione è detta a "spina di pesce". Il lenzuolo è lungo 436 centimetri ed è largo 110, compresa una striscia longitudinale di 8 centimetri. Sul telo appaiono le impronte frontale e dorsale di un uomo che, dopo essere stato crocifisso, è stato avvolto in esso.
La Chiesa ha da sempre riconosciuto il perfetto accordo della Sindone con quanto narrato dai Vangeli: Gesù, dopo la sua passione e morte, fu tolto dalla croce, fu avvolto in un lenzuolo e deposto in un sepolcro.
Innumerevoli studi scientifici si sono susseguiti sulla Sindone al fine di comprenderne il segreto. Non intendiamo entrare nel merito.
Quello che proponiamo è un sussidio di preghiera, di meditazione, di contemplazione. Rileggiamo i racconti evangelici della Passione attraverso i dettagli più significativi della Sindone. E la lettura diventa meditazione e contemplazione dell’uomo dei dolori.
La Messa della venerazione della Sindone e alcune preghiere particolari sono utili per le celebrazioni liturgiche e la devozione privata.
Chiude il sussidio una Via Crucis biblica che, seguendo passo dopo passo il racconto evangelico, entra più in profondità, con l’aiuto di grandi voci della spiritualità, nel mistero della morte e della risurrezione di Gesù.
Immagini e preghiere per sostare “davanti alla Sindone” in ogni momento della giornata.
Questo libro traccia una storia delle stoffe sepolcrali di Gesù, con particolare attenzione per quella oggi conservata a Torino. Il punto di partenza per ricostruire l'ambiente nel quale è nato e si è diffuso il culto per le diverse sindoni è il racconto fornito dai Vangeli. Procedendo lungo i secoli, dal Tardoantico al Medioevo, si nota un interesse sempre crescente e diffuso per la ricerca e il possesso di reliquie della passione e morte di Gesù, il cui numero aumenta esponenzialmente: una di queste è la Sindone di Torino, che avrà maggior fortuna rispetto a tutte le altre. La storia nota della reliquia torinese muove i primi passi nel Medioevo, quando compare in un villaggio della Francia, per poi spostarsi a Chambéry, nel cuore della Savoia, e infine a Torino, nuova capitale del ducato sabaudo e poi del regno d'Italia. È una storia a tratti avventurosa, spesso poco conosciuta, fatta di episodi che la storiografia sabauda e quella ecclesiastica hanno tentato di addomesticare. È una storia che coinvolge personaggi di primo piano della nobiltà, della politica, della Chiesa e della scienza. Nell'ultima parte del libro, che riguarda il secolo XX e il XXI, la storia della Sindone si intreccia con la storia degli studi scientifici, dalle prime fotografie passando per la datazione radiocarbonica, fino ai giorni nostri. Molto spazio è dedicato a smantellare ipotesi storiografiche che non reggono alla prova della critica e allo spinoso problema dell'autenticità della reliquia.
In occasione della straordinaria ostensione del 2015 della Sindone, dal 19 aprile al 24 giugno a Torino, ecco una lettura in merito, adatta a grandi e bambini.
Un poster-sussidio per catechisti e insegnanti alla scoperta dell'uomo della Sindone di Torino. Sul lato frontale, l'immagine sindonica con le domande di 12 bambini (che cos'è la Sindone? È preziosa? Quanti anni ha? Dov'è custodita? Come è arrivata a Torino? Che cosa rappresenta? Com'è morto quell'uomo? Dov'è morto? Che cosa c'entra con il vangelo? Che cos'è un'ostensione? Perché tutti dipingono il volto di Gesù così? Chi è quell'uomo?). Sul retro, le risposte alle domande. A ogni risposta è collegata una scheda di attività da scaricare dal sito elledici.org.
Via crucis in nove stazioni alla luce dell'immagine dell'Uomo della Sindone. Per ogni stazione: un brano evangelico, una meditazione, invocazioni, una preghiera e il riferimento alla Sindone, con particolari fotografici dell'immagine sindonica che, accostati ai brani evangelici, consentono di vivere in pienezza il momento di preghiera, affinché la croce di Cristo oggi, per noi, non sia invano.
È il lino più famoso del mondo. Da secoli provoca l'intelligenza e il cuore di uomini e donne di ogni latitudine: fedeli, curiosi, scettici, ma anche storici, scienziati, teologi che hanno tentato di carpirne il mistero. Cos'è la Sindone? È davvero il lenzuolo funebre di Gesù? Quali segreti nasconde? A quale epoca risale? Nel corso del tempo le domande si sono moltiplicate. E in questa guida, agile ed essenziale, il lettore troverà 100 risposte, tasselli sintetici che forniscono un "bagaglio di partenza" per accostarsi all'enigma del "sudario di Torino" scoprendo tante curiosità: davvero Hitler voleva rubare la Sindone? I Templari custodirono il sacro lino in segreto? Ci sono film che parlano del lenzuolo torinese? È vero che le copie devozionali furono più di 50? Le domande non cesseranno mai di moltiplicarsi, ma in questo libro il lettore, credente o non credente, troverà una mappa indispensabile per orientarsi di fronte a una delle icone più affascinanti della storia sacra.
La Sindone è davvero il lenzuolo funebre di Gesù oppure si tratta di un falso medievale? I Vangeli narrano fatti realmente accaduti oppure sono semplici leggende? La risposta a queste domande non è secondaria, perché coinvolge profondamente la nostra vita. Di certo la Sindone è il reperto archeologico più studiato al mondo e i Vangeli ne costituiscono l'unica chiave interpretativa. Questo legame tra Sindone e Vangeli ha quindi suggerito agli Autori di affiancare le più recenti ricerche scientifiche sul telo sindonico a un'indagine altrettanto scientifica e documentata sull'attendibilità dei Vangeli, riassumendo in un unico testo i risultati delle scienze naturali e di quelle storiche, in forma breve e con un linguaggio accessibile, in modo da offrire una sintesi per l'uomo moderno che non vuole rimanere analfabeta sugli interrogativi più profondi.
Dal 19 aprile al 24 giugno 2015 a Torino si tiene l'Ostensione straordinaria della Sindone, il lenzuolo di lino sul quale è visibile l'immagine di un uomo che porta i segni della crocifissione. Un'antica tradizione identifica quest'uomo con Gesù e ritiene che il telo sia quello usato per avvolgere il corpo del Risorto nel sepolcro. Attraverso questo agile e immediato strumento, al lettore sono offerti alcuni spunti utili a ricollocare la reliquia nel suo contesto originario: la Terra Santa del tempo di Gesù, la cultura giudaica del I secolo, il racconto evangelico della Passione e della Risurrezione.
Sei schemi di Via Crucis contemplando la reliquia custodita a Torino.
Dopo quasi vent'anni di studi approfonditi sulla sacra sindone, l'autore ha raggiunto una ragionevole certezza: la reliquia è l'unica "fotografia" che Gesù Cristo ci ha voluto lasciare in suo ricordo, "fotografia" che riporta i segni della sua dolorosissima passione. Sarà lo stesso Gesù a confermare ad una mistica il valore della reliquia più importante per la Chiesa. "Auguro che la lettura del libro aiuti ad una meditazione profonda del mistero della passione e croce di Gesù" (mons. Antonio Mattiazzo, Vescovo di Padova).
La Sindone ha avvolto il corpo di un uomo torturato e morto in croce. La scienza non è in grado di dimostrare come la sua immagine si sia formata sul telo, non sappiamo a chi appartenga e neppure chi lo ha fasciato prima della sepoltura. Le ferite rivelano tutti i devastanti effetti di una flagellazione romana e denunciano una sadica ferocia, consumata lentamente nel tempo: sono tagli e fratture che se si potessero attribuire a un unico individuo, a un falsario assassino, rivelerebbero una personalità disgregata e patologica. In altre parole, difficilmente una tale violenza si accorderebbe con le cure riservate a quel corpo dopo la morte. Il telo di Torino raffigura tutto il male che, come uomini, possiamo soffrire, e tutto il male che, come uomini, possiamo infliggere. Tuttavia, con il suo volto solenne e maestoso, l'uomo della Sindone non vuole compassione, non giudica, non chiede giustizia, non condanna: anzi, è un condannato, il più vile tra i condannati. Identificarsi con lui è difficile, perché è morto, perché ha perduto; è un colpevole, un vinto, e il supplizio della croce ne dà testimonianza. Le analogie con l'uomo Gesù sorprendono e intimoriscono.