Nereo e Achilleo erano soldati romani pretoriani che a causa della loro fede cristiana vennero imprigionati e giustiziati nel 304 durante la grande persecuzione voluta dall'imperatore Diocleziano. Dall'antico Martirologio Geronimiano sappiamo che nelle Catacombe di Domitilla si celebrava con solennità il dies natalis dei martiri Nereo e Achilleo il giorno 12 maggio. In questo modo ci è stata tramandata la data certa del loro martirio per decapitazione. Nereo e Achilleo sono infatti sepolti nelle Catacombe di Domitilla sulla Via Ardeatina. Per la grande venerazione di cui godevano i due martiri Nereo e Achilleo, nelle Catacombe si realizzò una basilica a loro dedicata, una delle più antiche chiese paleocristiane di Roma.
Negli Ottanta e Novanta, monsignor Giuseppe Colombo (1923-2005) ebbe occasione, più volte, di predicare corsi di esercizi spirituali ai Vescovi di varie Conferenze Episcopali dell'Italia Settentrionale (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Triveneto). Scelse come tema il cristocentrismo, nella convinzione che la teologia, in quanto «comprensione riflessa, motivata, argomentata e, in questo senso, critica della fede», è utile «in tutti gli ambiti, non soltanto nell'ambito della scuola, ma anche nell'ambito della vita» e, perciò, anche nella «pratica della fede». Ne nacquero dieci meditazioni di carattere teorico e pratico che vengono pubblicate per la prima volta in occasione del centenario della sua nascita.
Sfogliando le colorate pagine di questo libro, i bambini sapranno stupirsi di fronte alla bellezza delle stelle, del sole e del creato e guardare con occhi limpidi ciò che li circonda, imparando a prendersene cura. Perché siano incoraggiati a dire «grazie» per i doni e le creature della Terra. Età di lettura: da 6 anni.
Maria Gabriella De Giacomi, detta Milli, milanese, con una formazione scout, psicomotricista, nel 1995 parte per una breve esperienza in Brasile, l’anno dopo vi trascorre sei mesi. Nel 1998 si licenzia e raggiunge un padre missionario alla Casa do menor dove svolge per sette anni l’attività di coordinatrice pedagogica. Poi la svolta. Pur tra dubbi e timori, Milli si lancia con entusiasmo in una nuova sfida e insieme ad alcune donne brasiliane fonda a Miguel Couto, vicino a Rio de Janeiro, Espaço Progredir, un luogo per aiutare i ragazzi finiti sulla strada, tra microcriminalità, narcotraffico, droga e povertà estrema.
In 20 anni vede passare dal “suo” centro oltre mille ragazzi. Il progetto, che prevede anche il coinvolgimento delle famiglie, cresce nel tempo: nascono percorsi psico-sociali, laboratori culturali, attività ludiche e creative. Ora la nuova avventura è quella di aprire una scuola sociale per offrire anche ai bambini più poveri della favela un futuro migliore.
«Si, cari lettori, sentirete che queste pagine sono ricche di questo timbro, che è fatto di cuore e di speranza, ma soprattutto di calore e di intensità. Un po' - direte - dipende dal tema. Certo, chi è che non si lascia toccare e trasportare da una tematica come questa, tutta incentrata sui sogni e su quella nostra umana e un po' divina capacità di inseguirli e di realizzarli? Ma la passione che avvertirete di più è quella dell'autore... scrittore, ma prima di tutto educatore. Mentre leggerai ti sembrerà di vederlo, anche se non lo hai mai incontrato. Di vederlo lì, in mezzo ai "suoi ragazzi" tutto preso da loro, attento a scrutare le loro ansie, a spingerli, a motivarli. A soffrire un po'; insieme a loro. Come per far sapere a ciascuno: "Voglio che tu sia felice". Ma cosa c'è di più bello di questo? Noi esseri umani, quando riusciamo a esprimere passione, interesse, vicinanza gli uni con gli altri e in modo particolare verso le giovani generazioni, esprimiamo un'energia che sa di bellezza e di futuro. Ecco, l'autore mi è piaciuto per questo, per questa passione, che traspare in ogni capitolo.» (dalla prefazione di Pierluigi Ricci)
La fede, perché? Perché diciamo "io credo"? Veniamo al mondo e abitiamo in una "casa" alla ricerca di un senso, custodi di una promessa. Alla fonte della nostra fede vi è un'originaria fiducia richiesta dalla vita che sfocia nell'affidamento, nella fede, in Gesù. Brevi meditazioni, quasi confessioni, che portano a immergerci in quelli che sono elementi originari della dimensione spirituale. Possibili direzioni per continuare a riprendere il cammino di ricerca e scoperta del senso profondo nascosto in ogni esistenza, promessa irrevocabile a ogni uomo e a ogni donna.
La Lectio Divina è l'incontro con la Parola viva di Dio. Il brano letto e meditato deve "farsi spazio" dentro di noi, deve arrivare nel profondo del cuore per poter cambiare atteggiamenti e comportamenti. Non siamo noi a leggere il Vangelo ma è il Vangelo stesso colui che ci "legge dentro": ci dice chi siamo adesso e cosa siamo chiamati a diventare nel futuro.
Marco a chi scrisse? I destinatari erano i cristiani provenienti dal mondo pagano, specialmente romano. Non dimentichiamo che l'evangelista fu vicino a Paolo e a Pietro durante la loro prigionia a Roma: fu quindi testimone della vita cristiana nella comunità romana.
"È necessario essere credenti per pregare? E se si è credenti, e quindi appartenenti ad una determinata tradizione, si può o si deve pregare solo con i testi di quella religione? I quattro volumi che compongono quest'opera offrono una risposta a queste domande: possiamo pregare anche se non siamo credenti, perché la preghiera è un formidabile esercizio e una pratica che, nel tempo, migliora la nostra vita; inoltre, possiamo pregare e riconoscerci, un poco, in tutte le tradizioni sapienziali e religiose, perché tutte parlano all'uomo e dell'uomo. L'età dello Spirito, di cui ha parlato Gioacchino da Fiore, non disdegna appartenenze deboli e identità eclettiche, in una prospettiva genuinamente laica. I quattro volumi del «Breviario Universale» raccolgono oltre 500 testi di preghiere, a cui si aggiungono 900 letture appartenenti a diverse tradizioni e i relativi commenti spirituali che l'autore ha raccolto e distribuito nei 365 giorni dell'anno. Uno strumento da usare, più che un libro da leggere, una via per coltivare la dimensione spirituale che ci connota nel più profondo del nostro essere, rendendoci fratelli e sorelle in una comune umanità. Un'opera che si propone di ridare voce allo straordinario patrimonio d'insegnamenti di tutte le più grandi tradizioni sapienziali dell'Oriente e dell'Occidente, da quella induista a quella cristiana, da quella ebraica a quella buddhista, da quella islamica a quella taoista".
16 personaggi, 5 scenografie, 1 sipario, semplici istruzioni per costruire il teatrino La stupenda storia di San Francesco e del presepe di Greccio. Età di lettura: da 4 anni.
È ormai assodato che il terzo Vangelo e gli Atti degli Apostoli siano da attribuire allo stesso autore, Luca. I due testi devono quindi essere considerati e letti come un'opera unica in due parti. Grazie al suo lavoro, Luca ci permette di ricostruire i primi passi del cristianesimo, il sorgere delle chiese, il formarsi dell'identità cristiana, gli interrogativi e i momenti bui che i primi credenti hanno dovuto affrontare. Fin dal principio restituisce all'opera lucana la sua integrità facendola precedere da un'ampia introduzione dedicata alla figura di Luca: prima come scrittore, poi come medico, quindi come pittore. L'opera lucana viene presentata integralmente come un racconto storico, diviso in due parti dove i capitoli biblici diventano altrettanti capitoli del racconto. Il testo è impreziosito dalle icone di suor Marie-Paul Farran, benedettina di Gerusalemme che, nella tradizione iconografica, si è distinta per la particolare luminosità delle sue icone.
Laminà è una città speciale abitata da animali e una sola bambina, Lulù. La vita scorre serena fino quando dal cielo precipita una strana navicella nella piazza principale. Tutti gli abitanti, Lulù per prima, accorrono per osservarla. All'inizio l'attenzione è sullo strano veicolo. Presto, però, Lulù si accorge che all'interno c'è qualcuno. Dopo i tentativi di Zebra Zeus, Pappagallo Priscilla, Gatto Guaio, Rondinella Soqquadro, sarà Lulù a far uscire il cucciolo di alieno e a farlo sentire a casa, superando le iniziali paure. Età di lettura: da 7 anni.
Un ragazzo si risveglia al buio in un sacco, circondato da voci malevoli: della sua vita non ricorda nulla. Soltanto una vecchia storia in cui vivi e morti si confondono, ed è difficile capire chi sia l'uno e chi sia l'altro. Quando finalmente riesce a liberarsi, scopre di essere prigioniero di uno strano pirata, il capitano Almeida, che ha assaltato una nave pur di trascinarlo a bordo della sua goletta, la Faraglione. Dopo qualche mese in compagnia della ciurma di pirati, il ragazzo continua a non ricordare nulla di sé, ma nel frattempo ha scoperto di saper picchiare il prossimo con una certa competenza e soprattutto di saper intuire che cosa nasconde la mente degli altri grazie a una sorta di misteriosa luminescenza emessa dagli oggetti desiderati e che solo lui è in grado di vedere. La sua capacità - utilissima nel gioco d'azzardo - sembra interessare molto il capitano Almeida, che ogni notte lo costringe a scrutare l'orizzonte in cerca dell'isola che il pirata brama da una vita e che è avvolta dai suoi pensieri come in un incendio. Il ragazzo non sa cosa vi sia su quell'approdo lontano, se una cassa piena d'oro o la risposta a chi sia vivo e chi morto tra le anime di quella ciurma di filibustieri, ma giorno dopo giorno sente crescere il desiderio di raggiungerla per comprendere il mistero della sua identità. Età di lettura: da 7 anni.