Il 20 settembre del 1918 un giovane frate cappuccino divenne il protagonista di una tra le più straordinarie vicende nella storia dei santi. Il suo nome era padre Pio da Pietrelcina. Quel giorno ricevette le stimmate, i segni della passione di Cristo: le sue mani, i suoi piedi e il costato sinistro vennero perforati. Da allora, per cinquant'anni, quelle ferite rimasero aperte e sanguinanti. E spaccarono in due la Chiesa e l'opinione pubblica. Usando il linguaggio del romanzo, ma basandosi sui documenti storici, questo libro vuole immergersi nel cuore di padre Pio alla ricerca del suo coraggio, delle sue paure, del suo «essere uomo» che si affidava, con la fiducia del bimbo di fronte al genitore, al Mistero entrato prepotentemente nella sua vita.«Mi sembrava che una forza invisibile m'immergesse tutto quanto nel fuoco... Dio mio, che fuoco! Quale dolcezza!» Padre Pio.
Dall'autorevole penna di Stefano Campanella, uno dei maggiori studiosi della vita e del pensiero di Padre Pio e delle testimonianze su di lui, un libro che - a cinquant'anni dalla morte del Frate di Pietrelcina - affronta i grandi misteri legati ai giorni della sua dipartita: la precognizione che egli ebbe della propria morte; la misteriosa presenza di colei che egli aveva ribattezzato "Iacopa" al suo capezzale; la scomparsa delle stimmate... e altro ancora: come per esempio, una lucida e attenta analisi della famosa "profezia- riguardante il Pontificato di Karol Wojtyla. L'autore ci conduce, attraverso la rilettura delle testimonianze (alcune delle quali ancora inedite e riportate in appendice al volume) in un'indagine per nulla fine a se stessa e in nessun modo "miracolistica-, alle soglie dell'esperienza straordinaria che ha reso Padre Pio un testimone unico di Cristo, anche nella propria carne. Il lettore troverà, infine, un capitolo che offre un nuovo spunto di interpretazione nei riguardi del complesso rapporto che il santo Cappuccino ebbe con il tema della morte: da un lato desiderata per "essere con Dio", mentre dall'altro egli si sentiva chiamato a restare nel mondo come testimone di quello stesso amore donato sulla croce per gli uomini.
“Nella famiglia sbocciano i santi! Infatti, quando il terreno è buono produce frutti meravigliosi. Dal fango è ben difficile (se non impossibile!) che spunti un giglio o una spiga di grano.
La vita di Padre Pio e di Madre Teresa è la prova lampante di questa affermazione. Leggi e mi darai ragione!”.
Con queste parole il Cardinal Comastri parla della straordinaria vita di padre Pio (la famiglia, la vocazione, i primi anni di sacerdozio, le stimmate) e madre Teresa (la semplicità, l’amore per il prossimo, la famiglia, la vocazione), creature di Dio.
Questo libro su Padre Pio vi sorprenderà. Dopo averlo sottratto alle oleografie di maniera e alle interpretazioni forzate e tendenziose, gli autori mostrano come il santo stigmatizzato si trovi perfettamente a suo agio tra i monaci e gli eremiti che hanno fatto fiorire il deserto dei primi secoli. La sua genealogia spirituale ha origine fra gli antichi Padri che hanno inseguito la solitudine e una vita di penitenza per incontrare Dio, pregando, combattendo il demonio e preoccupandosi solo della salvezza delle anime. Ciò che attirava le folle fra le montagne scheletriche di Scete, di Nitria o di Tebaide fra il IV e il VI secolo è la stessa forza che le chiamava a San Giovanni Rotondo, sulle alture del Gargano, ai tempi dei viaggi nello spazio: la sete di Dio e la certezza di trovare una santità che la lenisce nei corpi e nelle anime di uomini votati alla rinuncia guerreggiante al mondo, al lavoro manuale, al silenzio, al digiuno, al canto dei salmi, all’orazione, alla contemplazione, al sacrificio del proprio ego incenerito sull’altare del Signore.
Padre Pio da Pietrelcina è ora uno dei santi più amati al mondo dopo essere stato, in vita, uno dei confessori più ricercati. Eppure non era un interlocutore facile: austero, esigente e a volte anche ruvido. A parte i doni e i fenomeni straordinari, come le stimmate, di cui era dotato, egli sapeva offrirsi a chiunque come compagno di viaggio nel non facile cammino di conversione e come testimone del possibile ritorno a Dio per entrare nella logica del suo Amore.
"Questo è un libro-testimonianza che si propone l'obiettivo di fare luce su uno dei misteri più impenetrabili della spiritualità dei nostri tempi, il Terzo Segreto di Fatima, solo parzialmente reso noto nei suoi più intimi contenuti, anche a causa dell'ostracismo dell'istituzione ecclesiastica. Padre Pio ha voluto rendere pubblico, attraverso la vita e l'esperienza di uno dei suoi più devoti e autorevoli figli spirituali, Luigi Gaspari, il cuore del Segreto. Contiene inserto fotografico a colori...".
"Avrò più seguito da morto che da vivo", ha profetizzato un giorno Padre Pio, anzi san Pio da Pietrelcina, come è giusto chiamarlo dopo che Giovanni Paolo II lo ha elevato all'onore degli altari il 16 giugno 2002. E così è stato: da quando è stato dichiarato santo, la sua venerazione, già fortemente radicata in Italia, si è diffusa in tutto il mondo. La sua vicenda è nota. Giovanissimo, ricevette le stigmate, che gli permisero di vivere sulla propria carne la Passione di Cristo. Dopo di allora risiedette sempre nel convento cappuccino di San Giovanni Rotondo, dove confessò decine di migliaia di persone, accorse a vederlo perché attratte dalla sua fama di santità e dai tanti eventi inspiegabili che accompagnavano la sua esistenza. Oltre a ripercorrere la vita di Padre Pio, questo libro contiene una nutrita antologia di testimonianze inedite di persone (di ogni età e provenienza) che hanno incontrato in vari modi e circostanze il santo di Pietrelcina e che descrivono miracoli e conversioni ottenuti grazie alla sua intercessione. I loro racconti aggiungono un nuovo tassello al ritratto di un uomo che con il suo carisma ha sfidato, e non di rado conquistato, le menti più brillanti della sua epoca.
Un documentario che racconta l’affascinante storia di san Pio da Pietrelcina per ravvivare il ricordo di un Santo entrato nel cuore di tutti. Che cosa rappresenta padre Pio oggi? Cosa sa ancora dirci? Visitando i luoghi cari a Padre Pio, e ascoltando i testimoni, si intreccia un racconto tra presente e passato, il cui percorso viene guidato dai magnifici mosaici realizzati per la cripta di San Giovanni Rotondo da Marko Rupnik. Il documentario esplora questi temi principali: la sofferenza, l’inspiegabile, l’esilio forzato, la Misericordia e la Santità.
• Il corpo di san Pio da Pietrelcina sarà esposto a Roma dal 3 all’11 febbraio 2016 nell’ambito del Giubileo Straordinario della Misericordia. A volerlo è stato lo stesso papa Francesco, devoto di padre Pio.
• Un grande evento dalla prevedibile, eccezionale partecipazione di pubblico. Il DVD sarà il punto di riferimento per rinnovare continuamente la conoscenza e spiritualità del Santo amato da tutti.
"Farò più rumore da morto che da vivo". Mai profezia fu più vera di quella di padre Pio da Pietrelcina che, con sant'Antonio da Padova, detiene il record del santo più invocato al mondo. Dal giorno della morte, avvenuta il 23 settembre 1968, le sue spoglie riposano a San Giovanni Rotondo ed è stato papa Francesco in persona a volerle in San Pietro per il Giubileo della Misericordia. Nessun santo recente gode dell'immensa popolarità e simpatia che circonda padre Pio. Eppure fu un protagonista scomodo, a lungo perseguitato dalla Chiesa e poi clamorosamente riabilitato dagli ultimi tre papi: Wojtyla, Ratzinger e Bergoglio. Lo rivela il vaticanista Ignazio Ingrao, che in questo libro scava a fondo nella sua figura, indaga sulla sua vicenda, fa chiarezza su tanti punti rimasti oscuri e su altri decisamente scottanti. È noto che padre Pio trascorreva molte ore della sua giornata in confessionale, che accoglieva semplici fedeli e personaggi famosi, spesso con storie sofferte di divorzi, tradimenti, difficoltà esistenziali. È questo uno dei motivi di sintonia che ha legato il frate cappuccino all'arcivescovo di Buenos Aires, poi salito al soglio di Pietro. La persecuzione ecclesiale subita resta avvolta da misteri ed enigmi. E da questa indagine - che ricostruisce i passaggi salienti di una riabilitazione inaspettata e repentina - emergono nuovi particolari, anche sulla base di documenti conservati nell'Archivio segreto vaticano e nell'ex Sant'Uffizio.
L'autore in queste poche pagine non vuole raccontare tutto il percorso di Padre Pio prima di diventare sacerdote, né raccontare la sua vita da presbitero a Pietrelcina prima e a San Giovanni Rotondo poi. Queste poche pagine intendono raccontare una manciata di giorni della vita di Padre Pio: dal 10 agosto fino ai primi di settembre del 1910, e cioè dal giorno della sua ordinazione sacerdotale a Benevento fino alle prime stimmate a Piana Romana di Pietrelcina, passando per il 14 agosto, giorno della celebrazione della sua prima messa in questo borgo del Sannio, per la data della sua definitiva "partenza" dal paese natale, dove non tornò più per il resto della sua vita.
San Pio da Pietrelcina è stato un grande testimone di Misericordia. Come confessore, Padre Pio ha accolto centinaia di migliaia di penitenti provenienti da tutto il mondo, con uno stile particolare ma capace di entrare nel cuore e condurre al pentimento. Il frate di Pietrelcina eseguiva un mandato divino - quello di "strappare anime avvinte da satana per guadagnarle a Cristo" - reso ancora più evidente dai segni, dalle stimmate e dagli altri doni accolti con carità. Ma egli è anche stato l'uomo della Misericordia concreta, un promotore di grandi opere sociali - come la Casa Sollievo della Sofferenza - pensate proprio per sostenere i bisognosi nei momenti più difficili. La vita di Padre Pio è così un dipanarsi della Misericordia nelle sue numerose e variegate forme e concretizzazioni. Per questo papa Francesco ha voluto che il frate di San Giovanni Rotondo fosse una delle grandi figure cardine del Giubileo Straordinario del 2016.
La Casa editrice Sovera presenta, in edizione aggiornata ed ampliata, il volume Padre Pio. Il Confratello di Angelo Maria Mischitelli. Il libro pubblica le testimonianze dei confratelli raccolte dall'autore in forma di interviste. Padre Pio è visto, nel recinto claustrale di un convento di Cappuccini di un paese lontano dal mondo, nella sua dimensione domestica di frate "speciale" in convivenza con altri frati, coscienti che il Confratello, pur residente in locali ristretti e isolati, era conosciuto nel mondo, venerato da tanti, studiato da molti, discusso da alcuni.