Questo trattato, proposto in edizione aggiornata e significativamente ampliata, intende offrire un chiaro punto di riferimento per approfondire le delicate questioni della teologia trinitaria. Si rivolge al pubblico dei lettori con due attenzioni fondamentali: offrire una sufficiente informazione sui principali dati neotestamentari, della tradizione e del magistero della Chiesa, nonché dei principali contributi sistematici sul tema; articolare l'abbondante materiale in una sintesi coerente che mostri la relazione che lega le diverse questioni e la loro cruciale attualità.
Questo breve lavoro sul mistero trinitario si pone sulla scia di quei trattati, di pensatori cristiani, che hanno voluto chiarire, attraverso gli esempi dell'amore umano, il mistero del Dio che si propone come Uno e Trino. Tenendo presente l'infinita distanza che intercorre tra Dio e la creatura umana, segnata dalla fragilità e dal peccato, è possibile scoprire un'analogia, tra la vita di Dio, che è comunione d'amore tra Persone, e la vita degli uomini che condividono e sono ispirati da questo amore. Mentre il punto di partenza per conoscere il mistero trinitario è la Rivelazione che Dio ha voluto donarci in Cristo: chi vede Cristo vede il Padre, ci ricorda l'Evangelista Giovanni (cfr. 14,9-10), i percorsi che portano ad approfondire tale mistero possono essere tanti: la via dell'analogia dell'amore è quello privilegiato in queste pagine.
Si tratta di riflessioni sull'amore umano che proiettano luce anche sull'esistenza amorosa di Dio. Riflessioni che sgorgano dalla meditazione, ma che non hanno la pretesa d'aggiunger niente al dogma trinitario, se non un chiarimento in più, memori dell'esortazione rivolta ai cristiani dall'Apostolo Pietro di dare ragione della speranza che è in noi (cfr. 1 Pt 3,15).
L'Autore propone una presentazione essenziale del mistero del Dio trino.
Come può il credente raffigurarsi lo Spirito Santo nel concerto della Trinità? Lo Spirito non è che il partner di una preghiera nella liturgia, la quale riconduce tutto al Padre, pur facendosi talora la concessione di indirizzare alcune preghiere direttamente al Figlio. Le preghiere della Chiesa rivolte allo Spirito Santo non sono che tardive: Veni Creator Spiritus! o Veni Sancte Spiritus!
Questa difficoltà indica l’esistenza di un problema teologico. Lo Spirito Santo è rivelato e mostrato come la terza «persona» della santissima Trinità. Ma, mentre vediamo bene come il Padre e il Figlio possano essere considerati «persone», ossia interlocutori viventi della nostra fede e della nostra preghiera, ci troviamo disarmati di fronte allo Spirito. Che cosa si dice veramente quando si afferma che lo Spirito è una persona?
Destinatari
Docenti e studenti di teologia, sacedoti e cultori di teologia.
Autore Bernard Sesboüé, nato nel 1929 a Suze-surSarthe, è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1948 e, dopo gli studi filosofici e teologici, ha insegnato in varie università teologia e patrologia. Ha fatto parte della Commissione teologica internazionale, è copresidente cattolico del Groupe de Dombes e professore emerito presso il “Centre international d’études pédagogiques” di Sèvres. È autore di numerose opere, di cui molte pubblicate in italiano dalle Edizioni San Paolo: La personalità dello Spirito Santo. In dialogo con Bernard Sesboüé (a cura di S.Tanzarella, 1998); «Fuori dalla Chiesa nessuna salvezza». Storia di una formula e problemi di interpretazione (2009); L’avvenire della fede. La teologia del XX secolo (2009).
Accettando le sfide dell’attuale contesto filosofico-culturale, l’Autore illustra il contenuto della rivelazione e della tradizione teologico-dogmatica a proposito della concezione trinitaria di Dio. Introduce così il lettore a scoprire la via per la quale il Dio di Gesù Cristo diventa “pensabile”, senza limitarsi alla mera ripetizione della visione biblica e del dato tradizionale, ma ripensandoli con intelligenza e sensibilità aderente all’oggi.
Tra le sfide che l’attuale orizzonte culturale pone al cristianesimo vi è quella della possibilità di pensare Dio. La sfida proviene da due versanti: il dialogo con le altre tradizioni religiose, per cui sembrerebbe che si possa mantenere la realtà di Dio al di là delle categorie storico-culturali, e la ‘dissoluzione’ di Dio nel divino. La riflessione teologica cristiana è provocata, dal canto suo, a riproporre in forma plausibile l’identità trinitaria dello stesso Dio. Lo sforzo compiuto dal pensiero cristiano lungo i secoli, che non ha mai rifiutato il confronto con le istanze del pensiero coevo, diventa stimolo a mantenere fiducia nella capacità della fede non solo di affermare, bensì pure di illustrare l’originalità della figura cristiana di Dio, quale si è mostrata in Gesù Cristo e nello Spirito.
Questo Manuale di dottrina trinitaria, accettata la sfida, non semplicemente illustra con dovizia di dati il contenuto della rivelazione e il portato della tradizione teologico-dogmatica, ma soprattutto conduce alla radice della questione: facendo tesoro della riflessione classica sulla analogia e della ripresa di questa nel pensiero contemporaneo, introduce il lettore a scoprire la via per la quale Dio diventa pensabile. E non si tratta di un divino genericamente inteso, bensì del Dio della rivelazione.
Il confronto serrato con i modelli di pensiero del passato e con le ipotesi recentemente proposte inizia a un metodo di indagine. È questo l’apporto singolare dell’opera. Ci si trova tra le mani, infatti, un’autentica manuductio: il lettore, lasciandosi da essa guidare, è condotto alla conoscenza della Tradizione e al ripensamento della stessa. Non pura ripetizione, quindi, neppure della visione biblica; piuttosto una pregevolissima illustrazione pensata della dottrina trinitaria. Per questo, se il volume richiede una certa fatica, essa è ampiamente ripagata: al termine ci si accorge di come la fede cristiana, lungi dal mortificare la ricerca su Dio, la metta in movimento e vinca la sfida del pensiero che si limita all’ovvio. Anche così la riflessione teologica contribuisce a far conoscere la novità del Dio di Gesù.
Una introduzione alla cristologia e alla teologia trinitaria.
Il dogma della Trinità ha plasmato in maniera decisiva l'identità del cristianesimo: ne va dell'immagine specificamente cristiana di Dio.
Un saggio, denso e autorevole, su alcuni aspetti di teologia trinitaria che sono stati oggetto di discussione negli ultimi anni e lo sono tuttora: la relazione, formulata da K. Rahner, su la Trinità economica e la Trinità immanente; il concetto di persona riferito alle "persone divine"; alcuni problemi attuali sulla teologia del Padre; lo Spirito Santo e il suo rapporto con Cristo. Il filo conduttore che lega le riflessioni dell'autore è la concezione della Trinità come mistero di comunione. Questo modello cosiddetto "sociale", a differenza di quello "psicologico" ispirato, in modo più o meno diretto, da sant'Agostino, risulta essere più vicino alla mentalità del nostro tempo. Ladaria, senza rinunciare a indicazioni provenienti dalla storia del dogma e della teologia, dialoga soprattutto con gli autori contemporanei, cattolici e non, che si sono occupati di questi problemi. Ne risulta un libro che cerca di offrire un contributo quanto mai onesto e chiaro per la comprensione del dogma trinitario, cuore della fede cristiana.
Il libro affronta uno dei problemi piu vecchi e piu difficili nella tematica della differenza tra ebrei e cristiani, e nel modo di intendere Dio e il suo rapporto con la storia dell'uomo.