Il primo volume della trilogia autobiografica di Bob Dylan, dedicato agli anni della formazione e a quelli degli incontri decisivi, ricco di episodi inediti. Non costretto da gabbie cronologiche, il libro spazia dall'epoca del Greenwich Village alla fine degli anni Sessanta, fino agli Ottanta. Il tono dominante è la gratitudine per chi ha reso possibile che Bob Dylan fosse Bob Dylan: verso il poeta Archibald MacLeish, che indirettamente lo guida alla realizzazione di "New Morning", o verso Daniel Lanois, musicista e produttore che direttamente lo aiuta a creare "Oh Mercy". Woodstock, San Francisco, New Orleans, città dell'anima con pochi tratti scuri, completano la geografia interiore di un'America invisibile ma mai davvero scomparsa.
Canzoni per un'estate in compagnia. Una vera e propria colonna sonora per ogni momento di animazione.
Una guida all'ascolto e alla conoscenza di Gustav Mahler e della sua musica.
Uno strumento prezioso per approfondire un tema affascinante quanto poco esplorato: la musica a servizio del cinema.
Dopo aver raccolto per più di vent'anni, registratore alla mano, le testimonianze degli ultimi cantori delle valli veronesi, l'autore, qualificato etnomusicologo, le ha raccolte in modo sistematico nel presente libro, in cui appaiono i testi dei canti, insieme alla notazione musicale, ciascuno integrato da uno studio su origini, collegamenti, influenze, diffusione, storia e uso. I canti sono poi suddivisi in sezioni a seconda del loro utilizzo (es: Canti religiosi, canti rituali, ballate e canti narrativi, I cantastorie, ecc.), numerati per poterli trovare immediatamente nei due CD allegati, con le voci originali dei cantori.
Una raccolta di quattordici canti per la liturgia e la meditazione, alcuni di Avvento, altri per il tempo natalizio.
Negli anni Settanta, Arvo Pärt si impone un lungo silenzio. Sente di dover avviare una ricerca più radicale, puntare alla nuda essenzialità del suono, liberandolo dal tecnicismo e dalle artificiosità dei linguaggi contemporanei. Da quel lungo e coraggioso apprendistato nascerà lo stile tintinnabuli, una musica semplice, minimale, venata di misticismo e quasi incantatoria. Attorno al "tempo dell'attesa", preludio alla svolta tintinnabuli, ruota l'evocazione degli anni formativi in Estonia, le prime esperienze artistiche, il difficile rapporto con l'establishment sovietico fino al sofferto trasferimento a Vienna. Una seconda parte raccoglie testimonianze di musicisti che hanno collaborato con Pärt e una serie di saggi sulla sua poetica musicale.