Il volume affronta il tema della povertà da un punto di vista antropologico e pedagogico. In altre parole, non si limita a rilevare la crescita del fenomeno (denunciata da più parti sul piano sociologico), ma assume la povertà come cifra dell'umano. In effetti, la condizione umana è strutturalmente deficitaria e questo spiega - tra l'altro - la pratica dell'educazione come intervento volto a favorire il miglioramento. Va però sempre ricordato che la vita umana vale di per sé in quanto portatrice di una dignità inalienabile. Per questa ragione la povertà antropologica costituisce una sfida permanente a fare in modo che l'essere umano operi in vista della sua e altrui promozione. Non si tratta quindi di limitarsi a soddisfare i bisogni connessi alla povertà, occorre agire perché ciascuno se ne faccia carico in chiave sussidiaria e solidale: a questo devono puntare i servizi.
Dalla crisi educativa si può uscire. Per farlo dobbiamo riacquistare il coraggio di vivere da adulti, perché non possiamo nascondere ai nostri occhi una verità che i ragazzi sanno leggere benissimo: la crisi educativa è una crisi degli adulti. E poi dobbiamo recuperare il coraggio di rischiare, di esporci in prima persona. Il coraggio di farci domande, di capire meglio il tempo nel quale ci è toccato vivere, per comprendere sempre più i ragazzi che di questo tempo sono i più autentici rappresentanti. Questo libro vuole essere un aiuto per tutti gli educatori che devono fare i conti con la tirannia del tempo. Un aiuto che prende la forma di 365 riflessioni sull'educazione, molte delle quali sono state pubblicate periodicamente dall'autore sulla pagina Facebook del sito lasfidaeducativa.it. Sono 365 punti che potrete leggere tutti d'un fiato o meditare, uno al giorno, per tutto l'anno. Oppure entrambe le cose. Un libro che vuole essere un aiuto per tornare a fare il mestiere più difficile ed al contempo più bello del mondo: quello di aiutare un cucciolo d'uomo a diventare ciò che è chiamato ad essere sin dal momento in cui è stato concepito. Il mestiere di educare.
Il problema pedagogico ha da sempre interessato la storia della filosofia, dagli accesi dibattiti fra i Sofisti e Platone agli attuali contributi delle neuroscienze, oggi fortemente reclamate non solo nella didattica ordinaria, ma anche in quella inclusiva. Agli autori del presente volume – di diversa formazione culturale – è sembrato necessario intervenire nel dibattito contemporaneo per colmare una lacuna assai profonda che caratterizza le scuole di pedagogia contemporanea: l’assenza di qualsiasi riferimento metafisico nei modelli antropologici assunti e proposti alla riflessione sistematica come pure alla pratica didattica. Ispirandosi alla tradizione tomista, alla quale cerca di introdurre il lettore digiuno dei metodi e del linguaggio dell’Aquinate, il volume intende fornire gli strumenti teoretici per una giustificazione dei presupposti e delle implicanze ontologiche dell’atto educativo, da contestualizzare in una visione non riduzionistica della realtà in cui l’uomo – in particolare il discente – è inserito. A tale scopo, pensando soprattutto ai percorsi scolastici della scuola secondaria, gli autori hanno voluto mostrare la forza dell’epistemologia tomista nella ricerca sui fondamenti delle scienze contemporanee (matematica, fisica, scienze biologiche) e, proprio a motivo di tale forza, quale punto di riferimento per una didattica che sappia infondere quel senso di bellezza e di stupore che solo la verità e la bontà dell’essere ispirano.
A quasi cinquant'anni dalla sua scomparsa don Lorenzo Milani, prete degli ultimi e straordinario italiano, tante volte rievocato ma spesso frainteso, non smette di interrogarci. Eraldo Affinati ne ha raccolto la sfida esistenziale, ancora aperta e drammaticamente incompiuta, ripercorrendo le strade della sua avventura breve e fulminante: Firenze, dove nacque da una ricca e colta famiglia con madre di origine ebraica, frequentò il seminario e morì fra le braccia dei suoi scolari; Milano, luogo della formazione e della fallita vocazione pittorica; Montespertoli, sullo sfondo della Gigliola, la prestigiosa villa padronale; Castiglioncello, sede delle mitiche vacanze estive; San Donato di Calenzano, che vide il giovane viceparroco in azione nella prima scuola popolare da lui fondata; Barbiana, "penitenziario ecclesiastico", in uno sperduto borgo dell'Appennino toscano, incredibile teatro della sua rivoluzione. Ma in questo libro, frutto di indagini e perlustrazioni appassionate, tese a legittimare la scrittura che ne consegue, non troveremo soltanto la storia dell'uomo con le testimonianze di chi lo frequentò. Affinati ha cercato l'eredità spirituale di don Lorenzo nelle contrade del pianeta dove alcuni educatori isolati, insieme ai loro alunni, senza sapere chi egli fosse, lo trasfigurano ogni giorno: dai maestri di villaggio, che pongono argini allo sfacelo dell'istruzione africana, ai teppisti berlinesi, frantumi della storia europea.
Fin da piccoli, alcuni ricevono particolari inviti a rifiutare e a trasformare se stessi, cui rispondono accettandoli o ribellandosi. Nel caso dell'accettazione - ad esempio per paura dell'abbandono da parte dei genitori - è facile che simili richieste vengano introiettate e cronicizzate sotto forma di disposizioni interne da realizzare. Anche l'atteggiamento, tipico, di chi eccede nell'agire in maniera ipermatura o in modo oltremisura giudizioso, docile, diligente, servizievole sottende lo sforzo di abdicare a se stessi, ovvero di "trasformarsi" pur di conformarsi alle aspettative, reali o presunte, delle persone significative. Avviati per lo più nell'intento di star bene e di trovare risposte soddisfacenti ai propri bisogni, questi processi, contrassegnati da importanti forme di diniego e di rifiuto di sé, rappresentano pur sempre modi diversi di "seppellirsi" da vivi. Le riflessioni proposte nel volume sono rivolte, innanzitutto, agli insegnanti e a quanti operano a vario titolo come educatori, alle prese con particolari situazioni educative complesse connesse all'agire dell'educando che, a livelli diversi di profondità, di persistenza e di pervasività, sceglie di abnegare e di trasformare se stesso. Le indicazioni proposte intendono potenziare la capacità di cogliere e di gestire i blocchi emotivi interni dell'educando per aiutarlo a liberarsi dagli inganni e imboccare le strade liberanti della rinascita del sé.
"Non ne ho voglia, Non serve a niente, Tanto non sono capace, Non troverò certo lavoro perdendo tempo sui libri": se avete un figlio adolescente queste frasi riguardo lo studio vi suoneranno familiari. E poi discussioni, ansie, porte sbattute. Ma è davvero inevitabile passare così gli anni delle scuole superiori? C'è un modo per aiutare i nostri figli a studiare con meno fatica e brutti voti, a crescere in modo più consapevole e a godersi questo periodo? E noi con loro? Marcello Bramati e Lorenzo Sanna, docenti e papà, sono convinti di sì. Forti di tante esperienze condivise con gli studenti, di pomeriggi e serate trascorse con i genitori, di riflessioni e confronti, hanno messo a punto un approccio che è un mix di organizzazione, dialogo e comportamenti capace di avvicinarci ai nostri figli, di capirli di più e di ottimizzare studio e impegni extrascolastici. Il metodo BiEsse Basta Studiare! è articolato in sette punti ed è collaudato da ragazzi e genitori che hanno visto miglioramenti concreti nel rendimento, nel clima famigliare e nel rapporto con i professori. Basato su semplici planning, facili accorgimenti nel modo di studiare, una pianificazione degli obiettivi e un'alleanza inedita e fruttuosa tra adulti e ragazzi, il metodo consente di aiutare i nostri figli a organizzarsi e a gestire le tante attività che rendono belli e non insopportabili i cinque anni delle superiori.
Oggi più che mai l'autismo è sotto i riflettori dell'attenzione pubblica: nuovi studi e dati compaiono ogni giorno, con progressi importanti nella conoscenza della sindrome e nel trattamento dei sintomi. Ma selezionare e discriminare questa mole di informazioni giudicandone l'attendibilità non è affatto facile: famiglie, operatori e educatori spesso vengono lasciati soli ad aggiornarsi sui più recenti sviluppi della ricerca, privi degli strumenti per comprendere quali, e in che modo, potrebbero fare al caso loro. Questo volume risponde alla necessità di fornire una guida per chi si occupa di bambini e ragazzi con autismo, fornendo in modo chiaro e accessibile tutte le informazioni che occorre conoscere: da una comprensione generale del disturbo alla diagnosi e agli interventi educativi e riabilitativi, dalle indicazioni sui comportamenti problematici in età prescolare, scolare e adulta a quelle sulla gestione delle dinamiche familiari implicate. Il volume è ricco di indicazioni metodologiche e suggerimenti pratici, nonché di risposte alle più frequenti domande dei genitori e di consigli sulle risorse e i servizi disponibili.
I continui mutamenti del nostro mondo spesso ci sfuggono. Sono troppo grandi, o forse siamo noi troppo lenti per capirli davvero. Nel frattempo i bambini crescono in un ambiente di cambiamento tecnologico, sociale ed ecologico senza precedenti. Come possono questi giovani cittadini, consumatori e futuri decisori, essere aiutati a navigare nella nuova realtà complessa? A partire da questo fondamentale interrogativo Daniel Goleman e Peter Senge affrontano i limiti dell'attuale sistema educativo - strutturato più di 200 anni fa! sostenendo la necessità di sviluppare già dai primi anni tre set di abilità cruciali: consapevolezza di sé, empatia e cura degli altri, comprensione dei sistemi più ampi che ci circondano. Un intervento importante con modelli di programmi educativi, strumenti ed esempi pratici per l'introduzione di questi concetti nelle scuole. Per insegnanti e genitori alla ricerca del vero potenziale degli studenti.
Lo sport è bellezza, grazia, forza, audacia, gioia e magia ma allo stesso tempo fatica, dolore, sacrificio, tensione e disillusione. Proprio per tutto ciò lo sport deve essere anche altro, deve essere portatore di valori da trasmettere ai bambini sin dalla più tenera età. Questo libro intende mostrare una strada capace di far coesistere armonicamente gli aspetti educativi con quelli prestativi, aspetti questi che troppo spesso vengono considerati in antitesi. Gli autori considerano ciò un prerequisito necessario alla formazione di allenatori, dirigenti, insegnanti, famiglie e di tutti coloro che gravitano attorno all'ambiente sportivo.
Da qualche tempo anche in Italia vanno prendendo piede pratiche e proposte formative a carattere esperienziale che promuovono il miglioramento di competenze trasversali. Nonostante si fondino su studi e metodologie da tempo validati nell'ambito delle scienze della formazione, poco ancora si conosce di questo tipo di percorsi formativi e soprattutto dei risultati che possono offrire a persone e aziende. Questo libro propone uno specifico studio esemplificativo che risponde alla crescente esigenza di informazione da parte dei molti utenti interessati a questo tipo di formazione; esso illustra il percorso formativo denominato "Avventura Vincente", proponendone gli outcomes in modo esaustivo per quanto riguarda l'ambito della vita sia personale e/o privata, sia professionale. La lettura è facilitata da riferimenti teorici semplici e dalla concretezza dei racconti dei soggetti intervistati che hanno spiegato come e quanto sono migliorate le loro competenze. Un allegato online completa e approfondisce il quadro documentario. L'opera si rivolge quindi sia agli addetti ai lavori - formatori, educatori, responsabili risorse umane, consulenti, insegnanti - ma anche agli adulti in genere, a manager, imprenditori e ogni altro profilo professionale che desideri capire quali benefici si possano trarre dalla formazione esperienziale sulle competenze trasversali.
Il volume propone un'edizione rivista del programma, ideato dal Gruppo MT dell'Università di Padova, per far fronte a uno dei problemi più frequentemente lamentati dagli insegnanti, quello della difficoltà degli alunni di studiare con un metodo efficace. Molti ragazzi evidenziano problemi nell'apprendimento non tanto perché privi delle capacità cognitive di base necessarie, quanto perché mancano di un atteggiamento adeguato verso l'apprendimento e di un metodo di studio flessibile, che li metta in grado di affrontare i diversi compiti che la scuola richiede. A questo scopo è stato realizzato il presente lavoro, risultato di anni di sperimentazione nelle ultime classi della scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Attraverso un'ampia gamma di materiali di lavoro relativi a 21 distinte aree "strategiche", si offre all'insegnante la possibilità di promuovere nel ragazzo una presa di coscienza delle proprie qualità di soggetto che apprende e di meglio utilizzarle per un apprendimento ottimale.
Il volume mette a tema lo sviluppo storico e la configurazione attuale del secondo ciclo del sistema italiano di istruzione e formazione, dei suoi attori e delle pratiche che in esso si realizzano.
Il punto di sta didattico è quello più adatto a illuminare il secondo ciclo dal di dentro, cioè dal vivo dell'azione che vi si svolge. Al termine del percorso, l?autore indica quei punti che possono essere considerati acquisizioni mature e quelli che, in base all'analisi svolta, appaiono essere i nodi problematici e le prospettive di azione che possono favorire un continuo rinnovamento del sistema.