A partire dai dodici anni nel Tempio di Gerusalemme, poi per tutta la vita Gesù — il Maestro, la Parola del Padre — ha pronunciato parole uniche, destinate a restare per sempre. Dopo l’ultima cena, la vita di Gesù raggiunge il culmine con la passione, morte, risurrezione, ascensione al cielo alla destra del Padre. In questi ultimi brevissimi e drammatici giorni sono gli eventi a parlare, eloquenti come mai.
E le parole? Ci sono ancora le parole di sapienza, i fiumi d’acqua viva che sgorgavano in abbondanza dalla sua bocca? Le parole ora si fanno rare, scarne, essenziali. Forse per questo appaiono più preziose. Il libro raccoglie quelle del Crocifisso e quelle del Risorto, le sue ultime parole, in una meditazione sobria, come il suo parlare.
L’azione dello Spirito Santo si manifesta nella storia dell’umanità e all’interno della Chiesa in forme e modi che spesso trascendono – o addirittura contraddicono – gli schematismi e le aspettative dei fedeli e delle istituzioni ecclesiali: da sempre il progetto di Dio si realizza in modo libero ed efficace, lontano da pregiudizi, da esclusioni e da calcoli ben più umani che divini.
Per questo siamo chiamati a riconoscere e a valorizzare i molti segni profetici che il Signore pone sul nostro cammino anche là dove non ci saremmo mai aspettati o dove ci saremmo perfino rifiutati di trovarli.
Grazie a un’attenta lettura della Parola di Dio e all’esempio concreto di diversi fratelli e sorelle (anche del nostro tempo) possiamo affinare la nostra capacità di discernimento per raggiungere quella docilità del cuore e quella libertà di pensiero che, sole, ci consentono di leggere la nostra vita e la storia della Chiesa secondo il disegno di Dio.
Molto si è scritto, meditato e ragionato sulla Santa Famiglia di Nazareth, soprattutto sulla relazione dei genitori con il figlio Gesù, ma pochissimo, quasi niente su Giuseppe e Maria sposi, in quanto coppia unita in matrimonio. Ogni riferimento alla loro relazione coniugale sembra sempre scontrarsi con l'imbarazzo di pensare a un'intimità rispettosa della verginità di Maria; insomma, un'unione perfetta se declinata come esempio genitoriale o di santità personale ma inimmaginabile come modello di spiritualità per gli sposi. La Comunità di Caresto si è invece interrogata su questa "strana coppia": possono essere considerati una "vera coppia"? Cosa traspare di loro nei vangeli dell'infanzia? Che matrimonio è stato il loro? Cosa hanno da dire alle coppie del nostro tempo? Il risultato di questa riflessione è un mix di studio esegetico e approccio esistenziale, di approfondimento pastorale e domande operative rivolte direttamente alle coppie.
Don Seregni ci offre una serie di meditazioni su quei brani del Vangelo di Marco in cui sono descritte le azioni semplici e sorprendenti delle mani di Gesù. Le riflessioni esegetico-spirituali sono accompagnate dal racconto delle esperienze concrete che l’autore vive come parroco nella periferia di Lima. "La prima qualità di questo libro – scrive don Cairoli nella Prefazione – è costituita dal prezioso gesto di unire la vita al Vangelo e il Vangelo alla vita. La scrittura di don Roberto ha il tratto gentile di una prosa poetica ove si intrecciano annotazioni puntuali, immagini evoca-tive e bagliori di vita".
Un piccolo "prontuario" della Bibbia che consente di conoscere, in modo semplice e immediato, i tratti salienti dei suoi numerosi libri. La presentazione di ciascuno di essi, unita ad alcune loro brevi parti, consente immediatamente al lettore di intuire gli aspetti fondamentali del libro e anche di intravvedere alcune sue attualizzazioni. Una pubblicazione particolarmente utile per catechisti, insegnanti di religione, operatori nel campo dell'arte, lettori e operatori pastorali. Può rivelarsi sorprendentemente interessante e attraente un po' per tutti, soprattutto per chi è lontano da anni dalla fede o non ha mai letto la Bibbia.
Quando pensiamo ai racconti biblici, troppo spesso il nostro immaginario è prevalentemente maschile. In verità, in ogni storia c'è sempre un rimando femminile che non fa solo da coreografi a ma ne rappresenta molto spesso la chiave di lettura vincente; infatti, le donne della Bibbia sembrano le più "affidabili" nel realizzare la Storia della Salvezza. In questo testo sono raccolte alcune riflessioni che Luigi Maria Epicoco ha dedicato proprio a loro, le "affidabili" di Dio.
In questo saggio Richard Hays mira a dar conto della rappresentazione narrativa di Gesù nei vangeli canonici, con particolare riguardo per i modi in cui gli evangelisti rileggono le Scritture ebraiche vedendovi prefigurata la figura di Cristo. Detto altrimenti, Hays illustra come nei vangeli l'interpretazione figurale - resa possibile da una lettura che procede a ritroso - serva a dare testimonianza del Dio che si è incarnato in Gesù, che è lo stesso Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe. L'unità letteraria figurale di Antico e Nuovo Testamento fa in tal modo emergere d'essere l'acme dell'azione con cui l'unico Dio si rivela. L'unico Signore confessato da Israele è lo stesso Dio attivamente all'opera nella morte e risurrezione di Gesù Cristo.
Alberto Mello rilegge il terzo e il quarto libro della Bibbia con la scrupolosa adesione di un esegeta moderno e li interpreta convinto che la Scrittura riceva il suo vero senso in una lettura simbolica e spirituale. Il libro dei "Numeri" e del "Levitico" sono incentrati sulla santità di Dio, che si definisce certo come trascendenza, separazione, alterità, ma soprattutto, in maniera positiva, come potenza vitale e come esigenza morale. Questo libro fa seguito ai due precedenti sulla Genesi e sull'Esodo - dal titolo "Il Dio di Abramo" e "Il Dio degli Ebrei" - pubblicate in questa stessa collana.
Chi non si è mai posto la questione della presenza di questo o quel numero nei vangeli? Chi non si è mai stupito della loro precisione nella moltiplicazione dei pani, nella parabola dei talenti, nel racconto degli operai dell'undicesima ora o delle vergini stolte? E se i numeri che attraversano il Nuovo Testamento non fossero un banale elemento decorativo? E se fossero insostituibili per rivelare l'ammirevole coerenza del piano di Dio per l'umanità, rispondendo l'uno all'altro in un insieme meravigliosamente organizzato? Senza cadere in un discorso erudito né tantomeno esoterico, senza mai sacralizzare le cifre, Luc de Goustine ci conduce in un percorso spirituale che tiene davvero conto dell'importanza dei numeri e, così, permette di apprezzare più a fondo testi che pensavamo di conoscere bene. «Lasceremo parlare i numeri che ricorrono nella Scrittura. Ognuno di essi potrà emettere il suo tono, secondo una propria "lunghezza d'onda". Perché i numeri sono il primo alfabeto della creazione e spesso, nei vangeli, celano il segreto di una lezione più personale, da meditare come una confidenza privata del Maestro» (Luc de Goustine).
Le parole di Gesù raccontano un modo diverso e rivoluzionario di vivere. Non una religione né delle regole da seguire, ma un pensiero sul mondo e su di noi per far sbocciare prospettive differenti. Un invito per ragazze e ragazzi a interrogarsi sulla vita in una chiave nuova, attraverso le parole di Gesù. Età di lettura: da 8 anni.
Con cinque capitoli intervallati dalle lettere a un amico colpito da un grave lutto, il teologo e biblista Daniel Marguerat affronta il tema centrale della fede cristiana: la risurrezione. L'autore concentra l'attenzione sulle testimonianze storico-bibliche delle donne al sepolcro e dei primi discepoli tenendo altrettanto presente - al fine di evitare rappresentazioni fantasiose della vita dopo la morte - ciò che in proposito il Nuovo Testamento non dice. Un libro che guida la ricerca del senso del doloroso mistero della morte.
Il Vangelo di Marco accompagna il lettore in un affascinante percorso che lo porta all'incontro con il mistero della persona di Gesù. L'umanità del Nazareno è colta nei suoi gesti e parole in cui trabocca una straordinaria ricchezza di sentimenti ed emozioni, quali commozione, tristezza, stupore, irritazione, abbandono in Dio. I commenti qui proposti seguono le letture liturgiche previste per le domeniche dell'anno B.