Il gladiatore Spartaco organizza una rivolta con l'intenzione di raggiungere un paese libero. L'esercito degli schiavi, comincia a dare serie preoccupazioni al Senato romano che decide di fermarlo. Ma Antonino, grande amico di Spartaco, avverte che una legione romana sta avanzando. Grazie a questo, Spartaco riesce, in una imboscata, a sconfiggerla, dirigendosi poi verso il sud. Non essendo però riuscito a corrompere dei pirati arabi per ottenere in cambio alcune navi, non gli rimane che una alternativa: attaccare Roma. La guerra tra le armate di Crasso ed i 60.000 schiavi ha inizio. Decine di migliaia di uomini vengono massacrati in una immane lotta e Spartaco viene sconfitto. Crasso fa crocifiggere tutti i prigionieri, ad eccezione di venti, che si dovranno battere a meno che non rivelino il nascondiglio di Spartaco. Questi allora gli si presenta ridotto in uno stato pietoso, a causa delle ferite e della lunga marcia, obbligato a combattere nella arena con Antonino, dopo averlo ucciso, viene inchiodato su una croce e posto vicino ad una delle porte di Roma. Spartaco, con gli occhi sbarrati dal dolore ma nello stesso tempo colmi della luce del trionfo, segue la biga che porta sua moglie Varinia e suo figlio verso un avvenire migliore.
Regia: len talan
Interpreti: david Warner, harry Pollard, nicola stapleton,
cloris leachman
La celeberrima favola dei fratelli Grimm rivive aggiungendo alla storia originale un pizzico di suspense e paura in più. Nella parte della strega, Cloris Leachman: la mitica Frau Blucher di Frenkenstein Junior.
Meraviglioso classico con una strepitosa performance di Christopher Walken (Oscar® per Il Cacciatore) inedito ballerino e cantante, perfetto nella versione musical della fiaba.
Regia: david irving Interpreti: amy irving, Billy Barty, clive revill, priscilla pointer, John moulder-Brown, robert symonds
In questa versione musicale della fiaba dei fratelli Grimm, l’affascinante Amy Irving canta dal vivo tutte le canzoni del film, dando una voce nuova ad una favola d’altri tempi.
Germania, 1939. Il teologo protestante Dietrich Bonhoeffer si è opposto al regime nazista, rifiutando di prestare giuramento a Hitler. Per questo gli viene proibito di insegnare, di parlare in pubblico e di pubblicare i suoi scritti. Hans von Dohnanyi, suo amico e cognato, lo incoraggia ad entrare nell’Abwehr, il servizio segreto tedesco. In realtà la Resistenza clandestina si serve di questa copertura per aiutare gli ebrei a fuggire e per tentare di rovesciare il regime nazista.
Il 5 aprile 1943 Bonhoeffer è arrestato e condotto nel carcere di Tiegel. Per due anni è sottoposto ad interrogatori, mentre sostiene ed incoraggia i compagni di prigionia. Gli danno forza la preghiera e l’amore di Maria, sua giovanissima fidanzata.
Nel 1945 è condotto nel campo di prigionia di Flossenbürg e impiccato.
“Nella sua cella trovarono la Bibbia e Goethe: il Libro Sacro per eccellenza e il massimodegliautori profani.Duesimboli.L’uno,dellapassioneperilcielo.L’altro, della passione per la terra.”
Un libero adattamento del "Macbeth" di William Shakespeare nel contesto del periodo feudale giapponese. Sostituendo la poesia delle parole di Shakespeare con quella dell'azione, Kurosawa realizza uno dei suoi film più originali e di successo.
In un piccolo villaggio due fazioni si combattono da lungo tempo. Un giorno giunge nel villaggio Sanjuro Kuwabatake, un samurai che, venuto a conoscenda della situazione, decide di offrire i suoi servigi ad una delle due parti. Ma la faccenda è poco chiara e, ad un esame più attento, Kuwabatake si accorge che dei due partiti non gli conviene scegliere né l'uno né l'altro. A poco a poco la situazione si fa più chiara. Il samurai si avvede delle ingiustizie che vengono commesse e prende le difese dei deboli: riesce a liberare una donna presa in ostaggio da uno dei due gruppi rivali. Poi cerca, con diverse astuzie, di indebolire i contendenti e infatti i combattimenti cominciano a farsi più rari. Quando vede avvicinarsi la conclusione dei suoi sforzi, i suoi avversari - perché ha finito per scegliere il campo in cui combattere - lo fanno prigioniero. Benché ferito, il samurai riesce a fuggire e si prepara ad affrontare, in uno scontro decisivo, i suoi nemici. Tra costoro uno possiede una pistola, arma sconosciuta agli altri. Ciononostante non esita ad opporgli la propria spada e dopo uno scontro epico riesce ad abbatterlo. Nel villaggio torna la pace.
Il vedovo Watanabe, capufficio della sezione civile, conduce da trent' anni la sua routine impiegatizia. Quando apprende di avere un cancro allo stomaco la sua esistenza subisce una svolta.
Per sottrarsi alla pioggia, tre persone si rifugiano sotto il portale del tempio di Rasho-Mon: un prete buddista, un taglialegna e un servo. I primi due sono turbati per un fatto avvenuto pochi giorni avanti. Un samurai è stato ucciso nel bosco: i sospetti dell'autorità si concentrano sul brigante Tagiomaru, che arrestato afferma d'aver violentato Mesago, moglie del samurai, e di essersi poi battuto a duello col marito. Ma viene smentito da Mesago, la quale afferma che, dopo la violenza, aveva essa stessa ucciso il marito per non sopportare il suo disprezzo. Per appurare la verità, i giudici fanno evocare lo spirito del samurai. Questi afferma che Mesago, dopo essere stata posseduta, ha invitato il brigante ad assassinare suo marito. Tagiomaru si è rifiutato, ma il samurai, non potendo sopportare l'obbrobrio s'è ucciso. Tutti mentono, si domanda, desolato, il prete buddista. Si ode dal tempio il pianto d'un bimbo, abbandonato: il taglialegna, che ha già sei figlioli, lo raccoglie per allevarlo coi suoi.
La storia del Concilio Vaticano Secondo con la sua portata religiosa e culturale, ripercorsa con l'attenzione rivolta anche agli aspetti meno noti e a ciò che accade "dietro le quinte".
In Israele, l'indomani del Kippur, il "giorno del perdono", si vedono spuntare un po' dovunque, nei giardini o sui balconi, delle capanne composte da rami e foglie. E' la festa del Sucot e le capanne simboleggiano i ripari del popolo ebreo quando attrave
Una sera del 1941 Schlomo, chiamato da tutti il matto, irrompe allarmato in un piccolo villaggio ebreo della Romania: i nazisti, fa sapere, stanno deportando tutti gli abitanti ebrei dei paesi vicini e fra poco toccherà anche a loro. Durante il consiglio dei saggi, che subito si riunisce, Schlomo tira fuori una proposta un po' bizzarra che però alla fine viene accolta: per sfuggire ai tedeschi, tutti gli abitanti organizzeranno un falso treno di deportazione, ricoprendo tutti i ruoli necessari, gli ebrei fatti prigionieri, i macchinisti, e anche i nazisti in divisa, sia ufficiali che soldati. Così riusciranno a passare il confine, ad entrare in Ucraina, poi in Russia per arrivare infine in Palestina, a casa. Il folle progetto viene messo in atto, il treno parte tra speranza e paura. Gli inconvenienti non mancano, e non sono solo quelli che arrivano da fuori (i controlli alle stazioni) ma, inaspettatamente, anche dall'interno del gruppo: Mordechai, falso ufficiale nazista, comincia a dare ordini sul serio, e, all'opposto, il giovane Yossi abbraccia l'ideologia comunista, proclama che la religione è morta e instaura nei vagoni le cellule marxiste-leniniste. A un certo punto vengono fermati da un altro treno, che però risulta pieno di zingari che avevano escogitato lo stesso stratagemma. Procedono allora tutti insieme, fino all'arrivo sulla linea di confine con le bombe che sparano dalle parti opposte. Ormai possono considerarsi salvi. Come già all'inizio, appare in primo piano il viso del matto, che informa sui successivi destini di alcuni dei protagonisti, tutti viventi tra Russia, Palestina, America. Ma poi l'immagine si allarga e il viso di Schlomo, il matto, guarda da dietro un reticolo di filo spinato. Sullo sfondo, la lugubre sagoma di un campo di concentramento.