Paolo Sacchi, grande figura di ebraista e storico di fama internazionale, ben noto per la ricchezza del suo lavoro sulla Apocalittica e la "Bibbia dei Settanta", ritorna qui a interrogarsi su Gesù e dunque sui Vangeli. Focalizzandosi sul Vangelo di Marco, tenta di capire che cosa Marco abbia voluto dire mettendo in bocca a Gesù l'enigmatica e ancor oggi discussa espressione "Figlio dell'Uomo", che va intesa a partire dal rapporto dell'evangelista con la tradizione apocalittica: «Gesù si autorivela come Figlio dell'Uomo perché Dio lo rivela come Figlio di Dio». Tale rivelazione dà anche il significato all'Ultima Cena, dove Gesù stringe il suo Patto, con la promessa di risurrezione, con i discepoli e quindi con tutti gli uomini. Sono pagine che sorprendono il lettore, perché, come scrive l'autore, «nello scorrere degli anni ho amato sempre più Gesù. Ho studiato la sua vicenda con un entusiasmo particolare che vorrei comunicare al lettore con parole che, pur nella freddezza dell'esposizione, lo lasciassero trapelare».
Contro le molteplici "immagini" che molti cristiani si fanno di Dio, l'autore presenta la sua ricerca, effettuata tra le pagine della Sacra Scrittura, circa un'immagine quanto più rispondente alla predicazione di Gesù. Così prova a "raccontare Dio", prova a dare da bere l'acqua della Scrittura, per dissetare la sete di felicità, la fame di amore; racconta non "un" Dio, ma "il" Dio di cui ci ha parlato Gesù.
Che tipo di uomo era Gesù di Nazaret? Come ha interagito dinamicamente con le fondamentali condizioni dell'esistenza umana? Accostando i Vangeli con lo strumento della psicoanalisi emerge che Gesù ha incarnato e proposto un'arte di vivere, una pratica di umanità, che spesso non è stata colta dai suoi stessi seguaci e da coloro per cui la vita religiosa è austerità, ascetismo, mortificazione, lotta contro le passioni. Egli si è lasciato interrogare dalle dimensioni in cui si snoda la vita umana: l'essere padri, madri, figli, fratelli, amici, discepoli interagendo con esse, lasciandosene arricchire e arricchendole a sua volta introducendo nuovi punti di vista. La sua umanità-prototipo è accogliente, non preservata a priori dalle intemperie della vita, è sapiente e ricca, capace di amicizia con la vita e con "le cose" della vita, capace di bellezza. Essa lotta contro ciò che avversa l'uomo, e per il primato dell'amore; difende le prerogative del Padre suo, e libera dai falsi involucri della religiosità di facciata. La sfida di chi si accosta ai testi biblici con la prospettiva di una lettura psicoanalitica sta proprio in questo: esplicitare i dinamismi interiori che si sono generati negli incontri tra Gesù e alcuni suoi interlocutori, le dinamiche che hanno portato a una rilettura dei comportamenti reciproci; la rivisitazione di ruoli e modelli standardizzati, la liberazione del desiderio di essere uomini e donne, padri, madri, figli, amici e seguaci in modo diverso.
Donne e uomini, credenti in modi diversi, si sono confrontati con la più personale delle domande rivolte da Gesù. Ne sono usciti straordinari ritratti esegetici e teologici ma soprattutto tanti modi originali e diversi di ascoltare e vivere con libertà e creatività la stessa domanda, che continua a sollecitare la coscienza di quanti camminano su questa terra amata dal profeta di Nazareth.
La cristologia è una scienza che ha molti inizi ma un solo principio, Gesù. Duchi ne studia un aspetto fondamentale: il legame di quest'uomo con Dio, e viceversa. Attraverso la disamina di tre autori (Louis Billot, Karl Rahner e Roger Haight), il saggio valuta quanto abbia ancora senso parlare di unione ipostatica delineando due paradigmi sistematici tra loro conflittuali. La natura di quel legame spiega perché Gesù, il Cristo salvatore, sia il canone che rivela la verità di Dio, dell'uomo, del mondo.
Il volume risponde alla domanda se esiste una modalità tipicamente fran-cescana di interpretare e di assumere, come riferimento nel cammino di fede e di esistenza evangelica, la figura di Giuseppe di Nazareth. La risposta affermativa a spinto gli Autori a riprendere il confronto con la vivente tradizione francescana, e riproporre come condivisione le vecchie e nuove scoperte al riguardo.
GLI AUTORI
GUGLIELMO SPIRITO, italo-argentino nato a Buenos Aires, è francescano conventuale. Ha ottenuto la Li-cenza in Teologia Pastorale Sanitaria al Camillianum (Roma) e il Dottorato in Teo-logia Spirituale all’Antonianum (Roma), dove è docente così come all’Istituto Teo-logico di Assisi (ITA. Tra le sue pubblicazioni recenti: Tra San Francesco e Tolkien. Una lettura spirituale del Signore degli Anelli (ll Cerchio, 2006), I Padri del deserto tra i francescani (Edizioni Messaggero, 2007) e Terra che diventa cielo. L’inabita-zione trinitaria in san Francesco (Edizioni Studio Domenicano, 2009), Sentirsi a casa. Paesaggi interiori ed esteriori (Edizioni Messaggero, 2016), L’essenziale è in-visibile agli occhi. Gli angeli nella tradizione francescana (Edizioni Porziuncola, 2019).
EMANUELE RIMOLI, nato a Castrovillari (CS), è francescano conventuale. Dopo la Scuola Militare Nunziatella di Napoli, ha ottenuto la Licenza in Antropologia Teo-logica presso la Facoltà Teologica Teresianum (Roma) e il Dottorato presso la Pon-tificia Facoltà Teologia San Bonaventura Seraphicum (Roma) dove è docente di An-tropologia Cristiana. Con Guglielmo Spirito, ha pubblicato: Dalla Santa Russia (Il Cerchio, 2008), Quale Cristo si cerca nel deserto? (Edizioni Messaggero, 2009) e Amici per sempre (Edizioni Porziuncola, 2010) e Figli nel Figlio. San Giuseppe nella spiritualità francescana (Edizioni Porziuncola, 2012).
La vita di Gesù di Nazareth crocifisso e risorto è una grande storia d'amore per il bene di tutti? Questo libretto cerca di rispondere a questa domanda con serietà e passione
Con l'attenuarsi dell'egemonia degli schieramenti confessionali nel campo degli studi sul "Gesù storico", altri punti di vista, ai quali pure non erano mancati sostenitori nel passato, hanno gradualmente guadagnato spazio e visibilità. Tra questi il miticismo, che sostiene una posizione radicalmente agnostica sull'esistenza storica di Gesù (se non addirittura la sua inesistenza), e quello che vede in Gesù un personaggio realmente esistito e in qualche modo coinvolto con la resistenza degli Ebrei contro i Romani (e quindi inconciliabile con qualsiasi immagine di derivazione teologica). Questo libro propone in maniera chiara ed efficace il dibattito tra le due visioni a riguardo della storicità di Gesù: i saggi di Robert Price e di Richard Carrier introducono alle tesi del miticismo e i testi di Fernando Bermejo-Rubio e Franco Tommasi espongono alcuni elementi fondamentali di quelle del "Gesù resistente".
Il libro introduce in maniera rigorosa e semplice al tema del Gesù storico: che cosa sappiamo davvero di Gesù, quanto sono attendibili le notizie che leggiamo nei Vangeli?
Capo religioso, rivoluzionario, grande maestro. Chi è davvero Gesù? Questo è un libro sul vero Gesù, quello vissuto circa duemila anni fa. Quello che spesso viene nascosto dietro tutte le altre versioni di Gesù che ci vengono offerte. Il Gesù controverso, compassionevole, a volte scomodo e imprevedibile ma autentico al 100%. Attraverso sette episodi della sua vita, questo breve e vivace libro spiega come il vero Gesù sia importante per tutti noi, capace di trasformare le speranze e il futuro delle persone.
In questo libro gli autori, due psichiatri di professione, utilizzano le proprie competenze professionali e scientifiche per vagliare la personalità e le affermazioni di Gesù di Nazaret. La loro indagine si concentra su cinque aspetti fondamentali della persona di Gesù: il carattere, la vita (la coerenza tra le parole e le azioni), le relazioni, la reazione all'avversità e l'influenza su altre persone. Con esempi tratti dalla loro ampia esperienza clinica, gli autori si assicurano di trasmettere efficacemente i risultati della loro ricerca. L'importanza e la portata dell'operazione ha a che vedere con la verità o con la falsità della fede cristiana. Se infatti ci fossero motivi per sospettare che Gesù fosse mentalmente instabile allora tutto il complesso delle convinzioni cristiane crollerebbe. Pablo Martinez, psichiatra cristiano di Barcellona ha collaborato lungamente con il movimento studentesco spagnolo (GBU) e ha guidato l'Alleanza Evangelica del suo paese. Andrew Sims è Emeritus Professor of Psychiatry presso l'Università di Leeds, ed è stato Presidente del Royal college of Psychiatrists. Tra le sue tante pubblicazioni ricordiamo "Is faith a delusion?" "Why religion is good for your heart"
Capita a tutti prima o poi di pregare per non soccombere alla tentazione di mollare tutto. Avere delle debolezze è normale, le ha avute anche Gesù. Bisogna però trovare - e avere l'umiltà di chiedere aiuto se necessario - la forza per andare avanti. In queste pagine Curtaz racconta di come Gesù scelse di affrontare per noi il dolore e morire - Lui che è Dio - solo come un cane: «tutto è compiuto, il sì è stato detto, Dio ha dato tutto. Il velo del tempio è squarciato: questo è il volto del Dio cercato dall'uomo».