Giovanni aveva passato una vita a parlare di morte e di morti, a sfidare la morte; era uno di quei giornalisti che hanno sempre la valigia pronta dietro alla porta, perché in piena notte può arrivare una telefonata dal giornale e devi prendere il primo aereo, perché c'è stato un attentato alla stazione Atocha di Madrid. Oppure c'è stato un terremoto in Turchia o magari devi metterti subito in auto perché è scoppiato un treno carico di gpl alla stazione di Viareggio. Da inviato speciale aveva perfino rischiato la vita per raccontare gli orrori della guerra di Bosnia. Stavolta però era diverso, per un assurdo destino, era in gioco la sua vita, aveva scoperto di essere gravemente malato. Quello che poteva essere il suo ultimo viaggio, per scrivere il suo ultimo articolo, lo aveva portato prima a Madrid, poi a Lisbona e quindi a Fatima. Là aveva incontrato, Francesco, un uomo anziano, dall'età indefinibile, che sembrava aspettare proprio lui.
Il libro è l'autobiografia di uno sportivo a livello agonistico, un podista che si scopre affetto da una grave infermità alle anche. Ormai giunto al punto limite e con nessuna speranza di guarigione, affronta il viaggio in Bosnia Erzegovina, che segna una svolta nella vita del protagonista. Il testo racconta i mille giorni di una storia incredibile ed è la risposta di chi ha vinto la propria battaglia affidandosi all'incontro con la Regina della Pace.
Il filo narrativo che attraversa questo libro è la "storia segreta" di Maria, così come la svelò al mondo suor Maria di Àgreda, figura straordinaria di mistica, vissuta nel 1600 vicino a Saragozza. Suor Maria venne chiamata "Lady in blue" in Nordamerica, perché con oltre cinquecento fenomeni di bilocazione, riconosciuti persino dal Tribunale dell'Inquisizione, si manifestò anima e corpo nel "Nuovo Mondo" in Texas, Arizona e Messico per catechizzare le tribù. La Chiesa continua a tacere e a sospendere il giudizio sulle apparizioni mariane in Bosnia-Erzegovina, ma i miracoli, i segni, le profezie non cessano di moltiplicarsi e sono il frutto di un preciso disegno che lega Saragozza a Medjugorje. In questi tempi oscuri, la Madonna vuole portare a tutti il suo messaggio di consolazione e di speranza. Per realizzarlo continua a moltiplicare prodigi. I nuovi misteri di Medjugorje, di cui i veggenti sono messaggeri, porgono un invito alla conversione per tutta l'umanità. Paolo Brosio scova storie e indaga avvenimenti inspiegabili con la sua straordinaria capacità di raccontare da cronista e da uomo di fede.
Un reportage sulla figura di Maria, in cerca delle scie di luce che la Madonna ha lasciato nel corso della storia: dalle prime testimonianze cristiane fino a oggi. Paolo Brosio affronta questa volta un'inchiesta mariana a tutto tondo, incastonando con sapienza storie di ieri e di oggi: la fede umile della gente del Sud, nel racconto emblematico della sposina miracolata dei Quartieri spagnoli di Napoli; il caso unico della guarigione di Andrea, il ragazzino calciatore, e la sorprendente vicenda di Maria Pia che ricomincia a camminare dopo una terribile malattia; la devozione ardente delle migliaia di pellegrini che si recano ogni anno a Lourdes, Fatima e Medjugorje. Brosio ha poi indagato nelle vite delle mistiche Teresa Musco e madre Speranza. Fra i documenti raccolti, si segnalano le conclusioni della Commissione internazionale d'inchiesta presieduta dal cardinale Camillo Ruini e la dichiarazione incredibile che il vescovo di Mostar rilasciò pochi giorni dopo la prima apparizione del 1981, in cui rivelava, contrariamente a quanto poi avrebbe sostenuto in seguito, che le apparizioni erano autentiche e che i piccoli veggenti dicevano la verità. Storie di guarigioni, di miracoli, di santi e luoghi legati a Maria si susseguono in una narrazione che prende le mosse dalla vicenda incredibile di Jorge Mario Bergoglio, papa Francesco, che nella Madonna ha indicato la mamma a cui affidarsi. Con la collaborazione di Simona Amabene.
L'opera si caratterizza come uno studio approfondito sulla Vergine Addolorata ed è strutturato in otto capitoli, a iniziare da un excursus storico sul culto dell'Addolorata dalle sue origini nell'XI secolo alla prima metà del XX secolo. "A differenza di altri aspetti cultuali, che vedono la Vergine Maria come creatura privilegiata che si eleva sul resto dell'umanità, in questo culto la si coglie nella condizione più umana possibile, quella di una Madre colpita da un immenso dolore per la perdita del Figlio" nota l'autrice nella presentazione dell'opera. La venerazione del popolo verso la Madre di Dio non poteva escludere l'aspetto di sofferenza e di dolore provati dalla Vergine Maria durante la passione e morte di Gesù e lungo tutta la sua vita - scrive suor Pedico -. Inoltre, nella sua sofferenza i fedeli riscontrano un valido motivo per accettare i propri momenti e condizioni di prova e di dolore. Maria quale Madre di misericordia, intimamente associata alla passione del Figlio, è sensibile verso chi soffre a causa di malattie, violenze, povertà, guerre. Tra i diversi argomenti affrontati, anche l'iter storico della memoria liturgica (15 settembre), alcune espressioni di pietà popolare della settimana santa in Italia legate al mistero dell'Addolorata, le forme di preghiera popolare in suo onore, lo studio della "Mater Dolorosa" nel canto popolare, un approfondimento sui santuari intitolati all'Addolorata, sull'iconografia popolare e sulle confraternite e le associazioni che si dedicano al suo culto.
Dove c'è dolore si diventa postulanti di consolazione. Dove c'è consolazione c'è il fascino segreto di una bellezza profonda, che solo la metafora e le immagini sanno evocare. La bellezza ha una dimensione divina segreta, nascosta nella sensibilità del tocco divino. Se la si invoca, questa ha le fattezza dell'Avvocata nostra, così come da tradizione ci rivolgiamo alla Madonna. Che strano. Perché stanno così le cose? Ma se il grembo di Maria culla Colui per mezzo del quale sono tutte le cose e nel quale tutte le cose sussistono, questo stesso grembo culla l'intero universo, con la sua capacità di consolazione e di delicatezza. Ogni delicatezza e ogni dolcezza sono il femminile originario che impronta il segreto del cosmo al segreto della Madre di Dio.
Alfie Lambe nacque a Tullamore (Irlanda) nel 1932; entrò nella Legione di Maria e, designato come «Inviato», nel 1953 partì per Bogotà; da qui iniziò la sua infaticabile opera di apostolato nell’America del Sud. Dotato di un carattere forte e volitivo, fu tuttavia un modello di pazienza, amabilità e dedizione al prossimo; tramite la Legione fece rifiorire la vita cristiana con un’azione costante e capillare nelle famiglie, nei collegi, nelle carceri, nei luoghi di prostituzione, nei lebbrosari. Amava gli uomini, ciascuno in particolare, e stava volentieri con tutti, animandoli con il suo temperamento allegro e spiritoso. Il ritmo micidiale della sua attività contribuì alla sua fine prematura; un cancro diagnosticato tardi lo bruciò rapidamente: si spense a 26 anni, a Buenos Aires, nel 1959. Nella stessa città si è aperta nel 1978 la causa di beatificazione.
L'Esodo che ci porta alla salvezza guidati dalla Madonna dei dieci segreti. Dieci date, dieci eventi di portata mondiale, dieci prodigi soprannaturali stanno per manifestarsi tra la primavera del 2015 e quella del 2016: artefice ne è la Vergine Maria, che vuole che l'umanità si converta e si adempiano le profezie bibliche, e per questo è pronta a donarci grazia su grazia. In questo libro l'Autore analizza i primi tre prodigi che libereranno l'uomo occidentale dalle catene della schiavitù, attraverso un vero e proprio Esodo moderno". Così il Nilo viene sostituito dal flusso delle telecomunicazioni mediatiche, il Vitello d'oro da idolatrare è l'onda evolutiva del progresso e il Faraone è quella tecnocrazia illuminata che vuole imporre agli altri la propria visione del mondo evoluto e scientista. "
Con chiarezza e profondità l'autrice ci fa fare un viaggio tutto "mariano" all'interno della Sacra Scrittura: Maria è una bella notizia per ognuno di noi! La Parola che leggiamo su di lei, parla anche di noi, la Parola che trasforma il suo cuore tocca anche il nostro, la Parola che ha trovato accoglienza in lei, vuole fiorire anche in noi. Un libro per riflettere, pregare e aprirsi alla fiducia.
Questo è un libro su Lourdes che ha come protagonisti gli ammalati. Cioè coloro che, giorno per giorno, posano lo sguardo sul mondo da una prospettiva di sofferenza. Questo libro esplora il modo con il quale essi affrontano il dolore alla luce della fede. Quel dolore innocente la cui esistenza ha accompagnato il destino dell'uomo nel corso dei secoli e continua, anche oggi, a interrogare i credenti. L'autore ha partecipato a tre pellegrinaggi pasquali in partenza dalla stazione di Brescia dal 2011 al 2013. Questi viaggi, da oltre 40 anni, conducono a Lourdes, nella Settimana Santa, 700 persone fra fedeli, malati, volontari, medici e religiosi. A organizzarli è il Centro Volontari della Sofferenza, l'associazione fondata nel 1947 dal sacerdote Luigi Novarese, che papa Francesco ha proclamato beato l'11 maggio 2013. Questo libro racconta i frutti del suo insegnamento.
"Maria è stata una delle figure di riferimento nella mia ricerca di fede, proprio perché mi sono avvicinato a lei come alla madre dei discepoli. Ho imparato tanto, negli anni della mia giovinezza, dalle sue misurate parole e dai suoi gesti raccontati con immenso garbo dagli evangelisti, e la fede mi ha spalancato a una inattesa visione del mondo. Con Maria ho avuto un rapporto fatto di sguardi interiori e di cenni d'intesa, di presenza discreta e fedele: per me rappresenta, a tutt'oggi, una vera madre e una sorella spirituale."