L'attrazione che il 'Poverello di Assisi' esercito sull'uomo, piu che sul Sultano Al-Malik, nel racconto di uno storico e ricercatore umbro. Mentre molte notizie sull'incontro con il Sultano non trovano conferma, che l'incontro sia avvenuto risponde a verita. Francesco ando tra i musulmani e si presento al Sultano al-Malik al-Kamil in nome del vangelo di Gesu e non come crociato, senza porsi altro scopo di quello di annunciare la buona novella. Non per compiere un atto di eroismo ma per testimoniare la fede nella sua semplice e umile quotidianita. Si affido soltanto alla forza dell'esempio. Ed e questa radicalita che deve aver colpito al Malik
I luoghi, gli scorci panoramici di Assisi, i vicoli, le pietre che furono testimoni degli avvenimenti legati alla vita di Chiara e Francesco per una strenna preziosa. Il famoso fotografo Elio Ciol dedica la sua attenzione in questo lavoro al lato femminile" di Assisi, quello che vede la cittadina umbra come luogo della vita e delle opere di Santa Chiara, cogliendone, con estrema sensibilita, il profondo spirito umano e religioso che anima il suo assetto urbanistico. Si tratta di un racconto fotografico in cui le singole immagini non possono e non devono quindi essere viste ed interpretate singolarmente, ma devono essere contestualizzate in una narrazione unitaria che sottolinea due elementi chiave: l'essenzialita della poverta ed il silenzio della contemplazione. "
Itinerario dell'anima incontro a Dio con San Francesco d'Assisi. Il libro presenta il racconto della vita di San Francesco seguendo la successione degli anni e presenta la 'Vita breve di San Francesco', comunemente chiamata Leggenda minore". Questa biografia di Francesco e stata scritta da san Bonaventura da Bagnoregio, probabilmente a Parigi attorno al 1260 ed e sostanzialmente il riassunto di un testo piu lungo e articolato, che e la "Vita di San Francesco" o "Leggenda maggiore", scritta dallo stesso autore. Qui e presentata una breve sintesi di tutto il racconto, corretto in molte parti attraverso numerose omissioni e alcune varianti alla traduzione italiana pubblicata nella sua versione integrale nelle Fonti Francescane (FF nn. 1330-1393). "
Il libro riproduce per la prima volta nella sua interezza il codice 55.K.2 della Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana di Roma. È completato da un ampio corredo di miniature accompagnate da didascalie, per la prima volta puntualmente trascritte. L'apparato illustrativo del codice viene esaminato da Francesca Manzari, che ne mette in evidenza lo straordinario interesse per lo studio della miniatura medievale: vengono affrontati i problemi della copia e della trasmissione delle immagini. C'è poi lo spinoso problema della povertà, motivo di polemiche tra francescani e domenicani: se ne occupa, nel suo saggio, Chiara Frugoni. L'identità francescana, non potendo più contare sulla povertà come motivo di privilegio rispetto agli altri ordini, si affida al santo che, unico, poteva vantare il marchio divino delle stimmate, e a un innovativo modo di predicare, contendendo il primato ai domenicani che si definivano ufficialmente Predicatori.
Destinatari
Studenti e studiosi di francescanesimo
Autore
CHIARA FRUGONI ha insegnato Storia medioevale presso le università di Pisa e di Roma II. Il suo metodo è sempre stato quello di unire testi e immagini, considerandoli fonti di pari dignità. Innumerevoli le sue pubblicazioni, molte delle quali tradotte nelle principali lingue europee, in giapponese e in coreano. FRANCESCA MANZARI è laureata e specializzata in Storia dell'arte medievale presso l'università La Sapienza di Roma e ha insegnato Storia della miniatura presso le università D'Annunzio di Chieti e La Sapienza di Roma. Le sue ricerche vertono sull'illustrazione del libro medievale. Si è occupata di manoscritti miniati del Due e Trecento. Ha pubblicato saggi su varie riviste italiane e straniere.
Dalla Prefazione:
«Questa raccolta di preghiere è certamente un’opera preziosa che ci fa entrare nel cuore dei due santi di Assisi. Le loro preghiere sono come delle icone: cioè delle finestre che ci aprono sull’infinito amore di Dio; sono degli spazi nei quali possiamo scoprire le meraviglie che il Signore sa compiere nella vita di coloro che si lasciano guidare e amare da lui. Il dialogo con Dio e il silenzio sono la terra buona dalla quale fiorisce l’ascolto della Sua parola: lì sboccia l’amore che rende bella la vita, che la rende trasparenza di Dio come lo fu la vita di santa Francesco e santa Chiara».
† Card .ANGELO COMASTRI
VICARIO DEL SANTO PADRE PER LA CITTÁ DEL VATICANO
PRESIDENTE DELLA FABBRICA DI S. PIETRO COADIUTORE DELLA BASILICA DI S. PIETRO
I Fioretti di san Francesco costituiscono una raccolta di “miracoli ed esempi devoti” riguardanti la vita del Poverello, resi in lingua italiana volgare nell’ultimo quarto del Trecento da un ignoto toscano che li ha ricavati dagli "Actus Beati Francisci et sociorum eius", composti probabilmente da frate Ugolino da Montegiorgio tra il 1327-1340.
I cinquantatré capitoli che compongono l’opera coprono un arco di tempo di 110 anni, in cui, oltre a Francesco compaiono alcuni dei suoi primi compagni e anche altri frati marchigiani. Di Francesco viene sottolineata la conformità a Cristo. Questo è il nucleo del messaggio che i Fioretti ripropongono. Nulla si dice della sua giovinezza, del travaglio della conversione, delle lotte e tensioni negli ultimi anni della sua vita. Francesco è l’alter Christus! Ed è alter Christus perché ha fatto del vangelo la sua regola e forma di vita. Questa conformità e sequela definiscono l’esperienza dei suoi primi compagni (Bernardo, Elia, Egidio, Leone, Masseo, Rufino, Silvestro, Chiara), sono annunciate nei grandi insegnamenti francescani (la vera letizia, la povertà, l’amore per le creature, la predica agli uccelli, il lupo di Gubbio...) e confluiscono nelle storie e nei racconti di alcuni frati marchigiani (Corrado d’Offida, Giovanni della Penna, Iacopo da Massa...). La sequela di Cristo, povero e crocifisso, accompagna così a mò di sottofondo musicale le storie di Francesco e dei suoi fratelli, i quali, nonostante le fatiche e le lotte del cammino non rinunciano a cantare e lodare l’Altissimo bon Signore, certi che “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio”...
Qui è vera letizia!
L'ottavo centenario della conversione di San Francesco fornisce agli autori del volume l'occasione di ripensare il senso piu profondo della sua vita e del suo messaggio. La figura di san Francesco amante della natura, araldo di pace e uomo di dialogo dopo otto secoli continua ad affascinare uomini e donne non solo di fede cristiana, ma anche di ispirazione laica e di tradizioni religiose diverse. Si tratta di un fenomeno straordinario degno di considerazione e altamente positivo.
Meditazione pensosa sulle "vie" lungo le quali Dio è alla ricerca del cuore dell'uomo questo libro coordina ricche citazioni degli scritti di Francesco e di Chiara e delle loro biografie.
Si tratta di un volume dedicato a San Francesco, attraverso la riproposizione di episodi tratti dalle Fonti francescane, famosi come quello del lupo e altri meno conosciuti, accostati a rappresentazioni artistiche originali nelle quali l’occhio dell’artista coglie quello che il testo racconta in maniera personale e suggestiva. Il volume comprende tre saggi introduttivi: Un breve profilo del Santo; un saggio sulla pittura di Sergio Bertinotti e uno su questo particolare ciclo pittorico .