"Una famiglia è fatta anche di parole. Con una parola si promette fedeltà. Con un'altra si incrina l'alleanza. Una frase accogliente rinnova i rapporti. Una frase brutale crea pericolosi fraintendimenti. Grandi e piccoli, uomini e donne, genitori e figli costruiscono giorno per giorno, dentro le loro famiglie, un lessico originale, uno spartito esigente, una grammatica comune". C'è una differenza tra "scusa" e "mi dispiace". Ci può essere commozione, premura, ma anche paura, slealtà, dietro a un "te l'avevo detto" o "non ho parole". Le migliori intenzioni scivolano a volte sul terreno precario del conformismo e del paternalismo. Gli affetti non accecano la ragione se inventano il loro linguaggio, se innescano conversazioni felici. Il libro, di facile lettura e di piglio ironico, a volte provocatorio, mette in discussione alcuni luoghi comuni e propone uno stile di dialogo, con cui esprimere il piacere della convivenza e affrontare assieme i momenti difficili.
Occorre maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare.
Papa Francesco
L'autrice, stimolata dalla sua esperienza di insegnante, ritiene necessario esplorare un aspetto della convivialità che i bambini trascurano: il galateo a tavola, aggiornato e reso accattivante dalle tavole illustrate. Come ci si deve comportare nell'eventualità di essere invitati da un re? Come si comporta una principessa? Cosa fa un principe? A tutti coloro che imparano regole di eleganza e rispetto, può capitare persino di conquistare una corona!!!
Il testo racconta la sofferenza di persone cattoliche - separati e divorziati - che oltre a non poter accedere ai sacramenti, in troppi casi patiscono l'isolamento e l'emarginazione da parte delle proprie comunità parrocchiali. Cinque storie "difficili" denunciano la dura esperienza vissuta da persone che, dopo aver frequentato per anni l'attività scoutistica, devono separarsene a malincuore, perché non vengono accettate le scelte adottate a seguito di rotture matrimoniali. Il libro è arricchito dai contributi di: mons. Carlino Panzeri, dott.re Pietro Bonanno, dr.ssa Caterina Perrone.
Nello spirito di papa Francesco, ecco una rivista tutta nuova! Un bimestrale cattolico di attualità, che già dal primo numero ti conquisterà! Perché una nuova rivista? Per avere il coraggio di vivere controcorrente seguendo il Papa e la Chiesa. Perché questo titolo? Perché la nostra roccia è il Papa, che Gesù ha chiamato a guidare la Chiesa universale: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa» (Mt 16,18). Ogni numero della rivista ti offre numerose rubriche che, con articoli particolari per ogni bimestre, affrontano e approfondiscono temi attuali: famiglia, difesa della vita, Chiesa in Italia e nel mondo, movimenti e politica… e tanti altri stimoli per essere un cristiano con “gli occhi aperti”!
Il volume raccoglie alcune testimonianze di famiglie cattoliche come contributo al prossimo Sinodo sulla famiglia di ottobre 2015.
«La famiglia, oltre che sollecitata a rispondere alle problematiche odierne, è soprattutto chiamata da Dio a prendere sempre nuova coscienza della propria identità mlssionaria di Chiesa domestica anch'essa "in uscita"».
L'ascolto delle sfide sulla famiglia, il discernimento della sua vocazione e la riflessione sulla sua missione sono i tre grandi temi dell'Instrumenturm Laboris predisposto per il Sinodo dei Vescovi
in programma a Roma nell'ottobre 2015.
Il progetto nasce dentro il mondo di Buona notizia e ne segue lo spirito. Si tratta di schede semplici, ciascuna costituta di due pagine affiancate: in una l'argomento è spiegato in modo sintetico e chiaro, nell'altra sono presentati i disegni e le attività da realizzare con i bambini. Temi, contenuti e stile risultano particolarmente appropriati per la famiglia di oggi, in tutte le sue forme. Il testo affronta la dimensione esperienziale, quella spirituale e quella contenutistica.
La preghiera, "gesto d'amore", porta alla luce la radice dell'essere insieme come famiglia, quello "stare insieme grazie a una volontà che ci ha pensati, a un amore che ci ha intrecciati e ci tiene uniti". È perciò importante la preghiera in famiglia, difenderla dalla fretta e dai mille impegni e renderla "una presenza costante", "un filo nel tessuto di quella tela che è la nostra giornata". Quali preghiere fare in famiglia e con i figli? E quando i figli adolescenti non ne vogliono sapere, come si devono comportare i genitori? Come pregare quando si attraversa una difficoltà?
Avere figli ed incontrare difficoltà è la stessa cosa, come avere acqua ed incontrare umidità.
I problemi ci sono! È inutile nascondercelo.
Che fare?
Non ci resta che guardarli apertamente in faccia ed affrontarli.
Ciò che si propongono queste pagine cariche di interrogativi che si muovono nella mente di tutti i genitori:
"La nonna è morta: dobbiamo dirlo al nipotino ?".
"I compiti: l'aiuto, non l'aiuto ?".
"Stiamo per separarci: come è bene che i figli lo sappiano?".
"È sempre così distratto: che fare?" "Sarà normale?".
"E se ci scappa la parola sbagliata ?". «Come possiamo sgridarlo ?". "Cavoli o cicogne?"...
Sono alcuni degli interrogativi ai quali cerchiamo di rispondere in queste pagine, scritte in punta di piedi per offrire proposte concretissime in modo da viaggiare informati nelle vie dell'educare.
La particolare concretezza che le caratterizza potrebbe far pensare di trovare in esse il 'Brevetto pedagogico' garantito, pronto all'uso.
Sarebbe un grave errore!
L'educazione non è meccanica, non è tecnica! L'educazione è arte che richiede sempre creatività, intuizione, adattabilità agli oltre sette miliardi di inquilini del pianeta! Lavori come il nostro mirano ad offrire all'arte pedagogica una bussola d'orientamento di base al fine di evitare sbandamenti da cartellino rosso.
Una cosa è sicura: lavori come il nostro non sono per lettori esausti: si rifiutano di far da tappezzeria, né si accontentano d'essere 'sfogliati': vogliono essere 'letti'.
Di più: vogliono far succedere qualcosa!
Che i nonni fossero 'buoni', l'abbiamo saputo da sempre.
Che siano 'importanti' è una verità che acquista, di anno in anno, sempre più spessore. Ormai siamo arrivati ad usare parole come queste: "Vivere con un bravo nonno può decidere di una vita!" (Fulvio Scaparro, psichiatra).
«Se oggi vi sono ancora frammenti di saggezza in questo pazzo mondo, bisogna ringraziare i nonni!" (Vittorino Andreoli, psichiatra).
Anche queste pagine stanno decisamente dalla parte dei nonni! Sono pagine che non si limitano a riconoscere (e a provare!) il valore dei nonni, ma (qui sta il loro merito!) si propongono di aiutarli a 'fare' i nonni.
Si diventa nonni quando il figlio o la figlia si decidono a preparare il nipote! Si 'fa' la nonna (e il nonno) quando si conquista tale titolo sul campo! La 'nonnità' è arte da imparare!
Questo dicono le nostre pagine con lo stile della concretezza, senza gargarismi pedagogici.
Con lo stile della limpidezza, senza nascondere nulla.
Con lo stile della delicatezza, in punta di piedi, senza salire in cattedra.
I nonni si meritano tale stile!
Sono essi che conservano il profumo dell'Uomo.
Sprecarli è da irresponsabili!
È vero: l'Italia cammina sempre più con il bastone, ma è grazie al bastone, se ancora cammina da Paese civile.
Il Concilio Vaticano II, per manifestare la realtà teologica che la famiglia cristiana rappresenta, fece ricorso alle endiadi "chiesa domestica" (cf "Lumen Gentium", n. 11). Nella riflessione ecclesiale si riaprì una prospettiva per lo studio e per la comprensione più approfondita di questa realtà. Da quella pietra miliare, nel magistero e negli scritti di molti autori che trattano della famiglia cristiana, l'appello all'ottica ecclesiologia nella formulazione della sua identità e dei suoi compiti è stato, innegabilmente, favorito. Tuttavia, alcuni autori mettano ancora in discussione la possibilità o, almeno, la convenienza, di riferirsi alla famiglia cristiana in questi termini. La questione non è, quindi, del tutto risolta. Anche i "Lineamenta" per la XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi si domandano come concepire la famiglia quale "chiesa domestica" (cf "Domande", n. 13).
Questo volume intende offrire un contributo sull'argomento, cercando di aiutare ad approfondire la comprensione della famiglia cristiana come "chiesa domestica", di proporre alcuni spunti per la proclamazione del progetto di Dio sulla famiglia e di favorire una fondazione teologica della pastorale familiare.
Il testo fa un bilancio di quanto, nel corso degli ultimi anni, è stato detto su questa particolare caratterizzazione della famiglia cristiana, affinché non si perda una preziosa memoria storica e si trovino fecondi stimoli per ulteriori riflessioni e si avvertano anche alcune devianze. esso avrà raggiunto il suo obiettivo se contribuirà alla riflessione teologica sulla famiglia e aiuterà i lettori ad approfondire con rinnovato interesse questi temi o a prepararsi più adeguatamente al servizio pastorale.