Storia, teologia, catechesi, pastorale, interculturalità e altre tematiche attuali, configurano uno spettro di studi che la Facoltà di missiologia della Pontificia Università Urbaniana ha offerto e continua a offrire agli universitari provenienti dalle diverse parti del mondo. Questo libro riproduce i lavori di ricerca svolti in occasione del 25° anniversario della creazione della facoltà (1986-2011). La comunità accademica, riunita in una ricerca collettiva, ha focalizzato l'attenzione su tre momenti chiave della formazione missionaria: la missione come opera del missionario, la missione come munus della Chiesa e la missione come testimonianza al mondo.
"L'autrice esplora la struttura profonda della vita trinitaria cogliendo 'la kenosi d'amore vissuta dalle tre divine Persone nei loro rapporti l'una verso le altre, e nei confronti di noi loro creature. È di qui - sulla traccia, soprattutto, di autori come Sergej Bulgakov - che prende ispirazione il saggio di Tiziana Longhitano. Con una peculiarità accentuata: quella di voler penetrare, con la sensibilità sofiologica consentanea al 'genio femminile', nel significato non solo teo-logico e, dunque, in divinis, ma anche e di conseguenza antropologico ed ecclesiologico e, dunque, nella nostra vita, della kenosi quale forma Christi dell'esistenza cristiana. E ciò, da un lato, rileggendo l'intera Tradizione della Chiesa, in Oriente come in Occidente, per rilevarvi la presenza e l'efficacia crescente di questa coscienza; e, dall'altro, via via evidenziandone le ricadute nella delineazione dello stile della vita." (Dall'Introduzione di Piero Coda)
La raccolta di saggi editi e inediti del prof. Gianni Colzani rappresenta il percorso intellettuale di un missionario. L’amore per la missione e per la Chiesa sono i due assi portanti che hanno guidato la scrittura di questi testi. In essi, l’attenzione al presente della vita e della missione dei credenti in Cristo si coniuga con la ricerca scientifica, spaziando dai fondamenti biblici dell’evangelizzazione alle questioni missiologiche ancora aperte e discusse. Il risultato è un’indagine composita e rigorosamente documentata su personaggi, documenti, contesti e problemi teoretici, presentati con lucidità e con chiarezza espositiva.
Gianni Colzani, docente della Pontificia Università Urbaniana di Roma e della Facoltà Teologica dell’Italia centrale (Firenze). Numerose le sue pubblicazioni, tra le quali si segnalano: Convertirsi a Dio (UUP 2005); Missiologia contemporanea (San Paolo 2010); La speranza scelta pastorale della Chiesa italiana (EDB 2008). Recentemente ha curato la pubblicazione degli Atti del II Sinodo speciale per l’Africa: La Chiesa in Africa (UUP 2012). Dal 2008 al 2010 ha diretto la rivista Euntes Docete della Pontificia Università Urbaniana.
Sandra Mazzolini, docente della Pontificia Università Urbaniana. Ha pubblicato Chiesa esalvezza. L’extra Ecclesiam nulla salus in epoca patristica (UUP 2008), Vaticano II in rete. IV: Una lunga preparazione andata in fumo? (Claudiana – il Mulino 2012).
Il volume è frutto dei lavori svolti dal Convegno Internazionale sull'Africa organizzato dalla Pontificia Università Urbaniana (14-16 maggio 2012).
Gli Autori dei contributi danno vita ad un articolato discorso attraverso il quale il lettore è come posto in ascolto dell’Africa, per poterne conoscere contesti, attese e potenzialità nel dinamismo di trasformazione globale del volto del mondo contemporaneo e per poter cogliere lo spirito che anima il cristianesimo africano.
Ne è risultato un quadro complesso nel quale sono state fatte emergere "voci" forti. In evidenza: l'attenzione alla persona, alla vita, alla famiglia, alla società, alla costruzione della comunione attraverso il dialogo inter-etnico e inter-religioso; le sfide rappresentate dalla crescita demografica, dalle povertà, dalle crisi dei valori, dalla fragilità delle governance politico-economiche.
Le tematiche affrontate e le analisi svolte costituiscono quindi un momento di verifica per la stessa Chiesa in Africa che, nell’ultimo Sinodo, aveva assunto l'impegno a operare per la riconciliazione, la giustizia e la pace.
Autori Alberto Trevisiol (curatore), Barthélemy Adoukounou, Jean Yawovi Attila, Ghaleb Bader, Gianni Colzani, Fernando Filoni, David Kaulem, Giuseppe Iuliano, Baudouin Mubesala Lanza, Eberhard Mwageni, John Njue, Antoine Ntalou, Stephen Okello, Godfrey Igwebuike Onah, Théodore-Adreien Sarr, Ambrogio Spreafico, Tedros Abraha, Cataldo Zuccaro.
Il progetto formativo del Centro Volontari della Sofferenza per il 2012 ha come tema "L'universalità dei popoli e delle esistenze". Un invito ad approfondire la logica dell'universale concreto, l'essenza della singola persona e dei popoli di tutta la terra, secondo cui l'unicità storica della persona di Cristo comporta l'universalità della sua azione di salvezza. Uscire da se stessi, andare verso gli altri. Lasciare i territori della supremazia sociale e culturale, entrare discretamente nella patria altrui. Quando fissiamo lo sguardo oltreconfine impariamo a conoscere lo spazio dell'amore. È questo il cambio radicale che Gesù testimonia, nella sua intera esistenza.
L'esperienza che trapela dalle oltre cento lettere raccolte in questo libro e scritte da padre Aldo Trento dal Paraguay ai suoi amici in Italia trasmette la febbre di vita che arde in quest'uomo semplice e appassionato che, davanti al dolore di tanti fratelli e sorelle raccolti dalle miserie delle favelas di Asunción, non fugge via ma si pone con la faccia e le mani di un Altro. Il parroco della parrocchia San Rafael e il direttore della Clinica per malati terminali è Lui, Cristo, il Rio Sole, la luce divina che splende su questa terra ancestrale e benedetta dove il popolo guaraní aveva trovato la sua tierra sin mal nelle antiche reducciones dei gesuiti.Oggi quel popolo vive in condizioni di schiavitù morale e fisica e il sole che splende sul Chaco, un tempo il loro territorio di caccia, si trasforma nell'Altro Sole, l'ostia dell'Eucaristia che splende nell'ostensorio con cui padre Aldo benedice tre volte al giorno i suoi malati. Le cure mediche ad alto livello, le attenzioni umane, l'ordine e la pulizia fanno il resto; così la Clinica per malati terminali si trasforma per tanti nell'anticamera del Paradiso, mentre nel cortile gli oltre 300 bambini salvati dalla strada giocano, studiano, imparano un lavoro che darà speranza al loro futuro.
Nel volume vengono individuate e illustrate le coordinate socio-religiose dell'Europa di oggi. Vi è ricostruita la nuova mappa del vecchio continente che documenta le profonde trasformazioni antropologiche e culturali che l'hanno reso "nuova terra di missione". In forma critica e originale, l'autore mette a fuoco i fenomeni della secolarizzazione e dell'indifferenza religiosa, dilaganti nei paesi europei dell'Ovest come dell'Est. Intreccia quindi molteplici prospettive interdisciplinari richiamando il magistero degli ultimi pontefici e i risultati della ricerca più aggiornata e accreditata. La sua analisi dei fenomeni sfocia in una robusta proposta di evangelizzazione all'interno e all'esterno della Chiesa. Secondo l'autore una vera e propria auto-evangelizzazione ecclesiale si renderà possibile con l'approfondimento della propria identità cristiana. Essa non potrà che confermare la vocazione missionaria di ogni credente-in-Cristo.
"Nell'esercizio della loro attività (le POM) portano nel mondo cattolico quello spirito di universalità e di servizio alla missione, senza il quale non esiste autentica cooperazione" (Giovanni Paolo II, Redemptoris missio 84 l'enciclica sulla "Permanente validità del mandato missionario"). Il presente volume affronta i vari ambiti della cooperazione missionaria in una prospettiva interdisciplinare. I contributi di storia, teologia, diritto, pastorale qui contenuti concorrono a fornire un ampio inquadramento delle problematiche attuali. Le riflessioni offerte sono il frutto di una giornata di studio organizzata dalle Facoltà di Diritto Canonico, di Missiologia e dell'Istituto Superiore di catechesi e spiritualità missionaria della Pontificia Università Urbaniana nel marzo 2009. La pubblicazione inaugura la collana dei "Quaderni di Ius Missionale", la rivista fondata nel 2007 dalla stessa Facoltà di Diritto Canonico dedicata ai temi del diritto missionario. Il volume è anche arricchito dal testo degli Statuti delle quattro Pontificie Opere Missionarie
"A partire dal mio corpo "lunatico" di donna, da tutti i nostri corpi "lunatici" di donne, voglio scrivere dei racconti che riscattino le nostre voci ammutolite". Alle Marie dei Vangeli, a Marta e alla suocera di Pietro, alle donne delle parabole come alla fanciulla risuscitata, l'autrice restituisce una storia, una personalità, una fede, nell'appartenenza al "gruppo di Gesù". Lo fa basandosi sui testi e sui dati della ricerca biblica, intrecciandoli - con prosa poetica - con la propria esperienza di vita e soprattutto con quella delle donne delle periferie del mondo. Se il passaggio dalla memoria orale alla memoria scritta ha penalizzato il genere femminile, è oggi gran tempo di riscoprire un tesoro troppo a lungo sepolto. Perché, come dice il Vangelo di Tommaso, "il regno di Dio è come una donna". Verità da ricordare agli uomini, specialmente. Anche a Paolo l'apostolo, cui la lettera finale è indirizzata.
Furono molti i missionari che, nel loro zelo per la diffusione del Vangelo e nel loro amore per la Cina, ne diventarono studiosi, cioè sinologi. L’Autore ne ha scelti cinquanta, una rappresentanza che spazia tra i secoli, tra le congregazioni cattoliche e tra i protestanti. Gli Italiani hanno numericamente un posto di riguardo, che oggettivamente meritano. Molti sono gesuiti, perché il Papa Gregorio XIII aveva inizialmente affidato ai gesuiti l’evangelizzazione della Cina.
La loro storia è raccontata per mezzo di lettere, inventate, ma verosimili, che permettono di sentirli parlare, di condividere brevemente le loro vite e i loro sentimenti, per guardare la Cina come la videro loro.
Il periodo d’oro della sinologia missionaria è tra il 1600 e il 1800, ma, come il lettore scoprirà, ci furono sinologi missionari anche nel Medioevo e nel XX secolo.
La loro visione della Cina è più spirituale che accademica e per questo inimitabilmente affascinante.
«La formazione è opera di amore. Il modello, il contenuto e il valore di riferimento è sempre Cristo, che non solo ha annunciato, ma in se stesso ha vissuto la radicalità della vita nuova del Regno.
L’appropriazione della sua persona, l’assimilazione, tramite un processo continuo e graduale di interiorizzazione, restano in ogni caso la via maestra del contenuto formativo».
L'autore
Vito del Prete, sacerdote, fa parte del PIME. Laureato in filosofia e in teologia, nel 1975 è partito per la missione in Bangladesh. Dopo lo studio della lingua inglese e bengalese, ha insegnato filosofia e teologia all’Istituto Teologico di Dacca. È Coordinatore del Progetto dell’Università statale della Cambogia e docente agli Istituti di Scienze Superiori di Nola, di Napoli e di Aversa. Attualmente è Segretario Nazionale della Pontificia Unione Missionaria, docente di Storia delle Religioni e di escatologia all’Istituto Scienze Religiose della diocesi di Aversa, e di Storia delle Religioni all’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Facoltà di Napoli. Collabora con diverse riviste, tra le quali «Mondo e Missione», «Popoli e Missioni» e «Orientamenti Pastorali».
Solo se è conforme al Vangelo lo sviluppo può dirsi davvero umano. I cristiani hanno perciò una grande responsabilità verso il mondo: al di là delle soluzioni tecniche e delle strategie finanziarie, tocca loro proporre un "supplemento d'anima2 per ricuperare la centralità dell'uomo, di tutti gli uomini, nei processi economici in atto. Che il Vangelo rappresenti la bussola tanto nel Sud del mondo, quanto nel Nord "sazio e disperato", è dimostrato ogni giorno dal lavoro dei missionari: da un lato essi documentano come la Buona Novella inneschi una rivoluzione nelle società dei diversi continenti, dall'altro criticano il modello capitalista imperante, che esclude i poveri dal gioco senza garantire ai ricchi un autentico "benessere" e la felicità. In "Meno male che Cristo c'è", padre Piero Gheddo, per 35 anni direttore di 'Mondo e Missione', rilegge mezzo secolo di dottrina sociale della Chiesa incrociandola con la sua esperienza nelle missioni di tutto il mondo. Incalzato dal giornalista Gerolamo Fazzini, suo successore al timone della più prestigiosa rivista missionaria europea, tocca alcuni dei temi più scottanti dell'attualità, dall'ascesa di Cina e India, alla crisi del mondo arabo, al declino morale dell'Occidente, per mostrare quanto sia urgente realizzare la novità di Cristo nella vita sociale ed economica.