La "voglia" di Dio, l'amore verso Maria, il cammino verso la Patria Celeste: nel racconto di un tratto della sua vita, l'Autore dà testimonianza di cosa abbia significato per lui dare il suo sì a Maria.
La Madonna della Madia di Monopoli: guardarLa e sentirsi guardato non è un semplice gioco ottico, è una preghiera silenziosa che nasce per fede convinta, qui riscaldata dallo sguardo dolcissimo, appena implorante, della Theotòkos, della Madre di Dio. Per questo in un certo senso la Città di Monopoli non avrebbe bisogno di sapere di più del linguaggio della sua Icona: per la sua natura di città di mare e per un destino segnato, Monopoli da secoli vi-ve e si sviluppa confermata e confermandosi nel Patto di Bellezza che la lega alla Sacra Immagine di Maria. Ma pure si può tentare di aprire e leggere di più di questo stupendo libro iconografico (tale è sempre un'icona). Per tradizione antica è giunto dal mare, una notte di dicembre, per regalare l'immagine di una Madre che porta un messaggio di salvezza, Suo Figlio: saperne di più sarebbe un atto di conoscenza che arricchirebbe il dialogo di ognuno con le Sacre Figure. Ecco allora la ricerca di una lettura più attenta dei segni e dei simboli con cui l'Icona è stata segnata dall'arte e dalla fede orientali. Se poi la ricerca permette di intravvedere sull'Icona i segni della storia di una grande reliquia della Chiesa, la Sacra Sindone di Torino, allora la ricerca può diventare necessaria. E può diventare più incisiva l'opportunità di parlare d'ora in avanti dell'Icona della No-stra Signora della Madia, della Città di Monopoli
Questa promessa, «Se siete miei, vincerete», è la preziosa rassicurazione che fa da sfondo alla conversazione di Diego Manetti con padre Livio, direttore di Radio Maria, sul tempo dei segreti: un periodo di dure prove per la Chiesa e la fede, ma anche di grazia e conversione, nel quale emerge la contrapposizione tra il desiderio della Madonna di salvare il maggior numero possibile di anime e l'intento satanico di condurre il mondo all'autodistruzione. L'opera del demonio è penetrata in profondità ormai, seminando l'inquietudine, la guerra, la paura per il futuro, e soprattutto indurendo i cuori. È così che si può diffondere fra gli uomini una religione materialistica ed edonistica che nega il peccato e i valori assoluti, che mette l'uomo al posto di Dio. In quattro decenni di apparizioni, la Regina della pace si è opposta all'azione del Maligno svelando in anticipo le sue trame, ed esortando instancabilmente i suoi figli a tornare a seguire la parola di Gesù, a mantenere viva la speranza, a pregare insieme a Lei perché possa compiersi il disegno di Dio per l'umanità, destinata alla vita eterna. Se l'esito dello scontro finale non è incerto, perché Maria stessa ci ha annunciato il trionfo del Suo Cuore Immacolato e il mondo nuovo della pace, è tuttavia necessario che ognuno faccia la sua parte nella battaglia, testimoniando la bellezza della fede con la preghiera, la ricerca della volontà di Dio, la disponibilità alla conversione del cuore.
Dice l'Eterno Spirito: "Io ero quando nulla era ed Io sarò quando rimarrà unicamente il Cielo. Io sono l'ispiratore della creazione dell'uomo al quale fu donato il mondo per sua delizia, il mondo in cui, dagli oceani alle stelle, dalle vette alpine agli steli, è il mio sigillo. Io sarò che porro sulle labbra dell'ultimo uomo la suprema invocazione: "Vieni, Signore Gesù".
Nel giorno in cui viene eletto papa Jorge Mario Bergoglio, un’intuizione improvvisa getta nuova luce sulla visione ordinaria della storia, vista come fortuita successione di eventi per i non credenti o come cammino di salvezza per chi ha fede: un impressionante crescendo di coincidenze numeriche si presenta inequivocabilmente da quel preciso giorno, il 13 marzo 2013, come ad indicare una presenza costante e misteriosa che governa sul divenire del mondo sin dalla notte dei tempi e, allo stesso tempo, che i segni dei tempi annunciati nelle Scritture stanno giungendo al loro epilogo. Il segno di questa presenza trova la sua unica matrice nell’evento soprannaturale che dagli inizi del secolo scorso sconvolge e interroga molte coscienze fino ai giorni nostri: Fatima. Di essa disse Benedetto XVI: “Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa. Qui rivive quel disegno di Dio che interpella l’umanità sin dai suoi primordi”.
Che cosa ci fa una sessantottina a Medjugorje, Altötting e in altri santuari mariani? Perché una donna moderna e progressista si sente spinta a cercare qualcosa (o Qualcuno) in luoghi che per il suo ambiente appaiono arretrati e persino kitsch? Quello di Gabriele Kuby è un coinvolgente viaggio esteriore e interiore che prende le mosse da una profonda crisi e ha aperto una via di speranza per tanti lettori. Lasciandosi accompagnare da persone molto lontane da lei, dialogando e persino discutendo con Dio, l'autrice ha ritrovato sé stessa riconoscendosi alla fine creatura amata. E in questo itinerario esistenziale, a tratti sofferto, ha trovato una guida insostituibile in Maria di Nazaret, la donna che più radicalmente di ogni altro essere umano ha accolto la chiamata del Creatore. La Madre che più amorevolmente di tutte è pronta a soccorrere chi si affida al suo aiuto.
Chi è Maria? Chi è l'Immacolata? Si tratta, forse, di una «fotomodella dello spirito» assolutamente irraggiungibile? Questo libro tenta di offrire un ritratto veritiero della Madre di Dio accompagnando il lettore in una «Novena all'Immacolata». Giorno dopo giorno, attraverso la contemplazione delle Beatitudini e la meditazione della Salve Regina e del Magnificat, si andrà delineando una comprensione più profonda e particolareggiata della Madonna. Tutti abbiamo assolutamente bisogno del suo sguardo per sfuggire al senso di inadeguatezza che ci attanaglia. Le relazione con Maria e le sue emozioni ci accompagnano attraverso scene evangeliche della sua vita fino a immergerci nel mistero del suo Cuore Immacolato, dal quale sgorga ogni grazia e, in particolare, l'esperienza reale e avvolgente della misericordia di Dio.
Come suggerisce il titolo, tratto da un testo poetico di p. David M. Turoldo, questa novena si propone come un sussidio di preghiera per prepararci alla solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, contemplando la Madre di Dio come creatura rinnovata dalla grazia e accogliente della volontà del Signore.
Si compone di tre parti: la novena in preparazione alla solennità dell’Immacolata; una veglia di preghiera per il 7 dicembre e alcune note per celebrare la solennità dell’Immacolata.
Come suggerisce il titolo, tratto da un testo poetico di p. David M. Turoldo, questa novena si propone come un sussidio di preghiera per prepararci alla solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, contemplando la Madre di Dio come creatura rinnovata dalla grazia e accogliente della volontà del Signore.
Si compone di tre parti: la novena in preparazione alla solennità dell’Immacolata; una veglia di preghiera per il 7 dicembre e alcune note per celebrare la solennità dell’Immacolata.