Questo strumento vuole essere un tentativo di risposta al desiderio di preghiera e di interiorità espresso da molti in un mondo frammentato e caotico. Nasce dall'esperienza fatta in questi anni in cui assistiamo ad un crescente desiderio di riscoperta di una fede che non sia una vaga appartenenza culturale.
Rubrica - Così credono i giovani
2. In che cosa credono i giovani (pag. 3)
P. Bignardi
Dossier I nostri modi di dire 24. Dio ci mette alla prova (pag. 11)
1. Dio ci mette alla prova (pag. 12)
A. Carrara
2. Una comunità di discepoli di Gesù affronta la prova (pag. 17)
F. Manzi
3. L'interpretazione della "prova di Dio" nell'Antico Testamento (pag. 22)
G. Boscolo
Sussidio Epifania. Una celebrazione con bambini e ragazzi (pag. 27)
R. Laurita
Preparare la messa Dalla 2ª dopo Natale alla 6ª ordinaria (pag. 41)
2ª domenica dopo Natale (pag. 43)
A. Guida, G. Osto
Epifania del Signore (pag. 61)
A. Guida, G. Osto
Battesimo del Signore (pag. 79)
A. Guida, G. Osto
2ª domenica ordinaria (pag. 97)
M. Mazzeo, R. Del Riccio, V. Brunello
3ª domenica ordinaria (pag. 118)
M. Mazzeo, G. Canale, V. Brunetto
4ª domenica ordinaria (pag. 140)
M. Mazzeo, E. Borgna, V. Brunetto
5ª domenica ordinaria (pag. 161)
M. Mazzeo, R. Bichi, D. Fidanza
6ª domenica ordinaria (pag. 182)
M. Mazzeo, C. Torcivia, D. Fidanza
Nata e sviluppatasi all'inizio del Novecento, l'attività pubblicistica di Studium procede attraverso tre periodi, a cui corrispondono altrettante fasi di vita e di azione culturale. 1. Dall'atto della fondazione, nel 1906, a Firenze, come rivista della Federazione degli universitari cattolici (FUCI), all'avvento del fascismo. La riflessione della rivista verte in questo periodo sui rapporti tra fede e cultura moderna, fede e scienza, cristianesimo e democrazia, e sui problemi dell'istruzione universitaria, sui rapporti tra Università e società, sul tema della libertà dell'insegnamento. Studium diventa la prima rivista di ispirazione cattolica presente in campo culturale. Rivista universitaria, anzi organo di fatto della FUCI, che tuttavia, già nella sua presentazione, non intende "restringersi in un ambito di partito come semplice organo di istituzioni cattoliche". 2. Il periodo del Ventennio. Studium, diretta da Guido Lami (1923-1925), si stampa a Bologna, fino a quando, con la nomina dall'alto della nuova presidenza della FUCI, viene definitivamente trasferita a Roma (1925). Il periodo del Ventennio è vissuto da Studium all'insegna della differenziazione, del volontario "far parte a sé" e della coraggiosa resistenza al regime e alla sua "etica"; atteggiamento che si concreta nell'opera tenace di formazione delle coscienze giovanili e nell'ispirazione cristiana della cultura e della professione. Nel 1933 Studium diventa organo del nascente Movimento Laureati di Azione Cattolica. 3. La ripresa democratica, che vede proseguire e ampliarsi i discorsi culturali e scientifici riguardanti le esigenze spirituali della persona e il concetto cristiano della professione. Nel 1945 assume la direzione di Studium Aldo Moro e la rivista affronta con particolare rigore la responsabilità della cultura cristiana nella ricostruzione politica ed economica del Paese. Studium, con fascicoli monografici, saggi, interventi critici, prosegue il suo itinerario di riflessione su grandi nuclei concettuali del pensiero contemporaneo, mentre pone attenzione costante ai temi della bioetica, dei diritti umani, della convivenza civile, così come ai problemi della scuola e dell'Università, che mettono in gioco il destino delle nuove generazioni. In un'epoca che soffre di eccesso di informazione, in larga misura omologata, la rivista segue in profondità filoni essenziali del pensiero, lo stretto rapporto tra scienza e filosofia, l'evoluzione della società, con sensibilità storica e aderenza a valori ideali perenni. Dà voce inoltre a momenti alti della letteratura e della spiritualità, ponendo in luce le ragioni della speranza nella complessità del nostro tempo.
Periodico religioso mensile Anno 14 - n. 1 gennaio 2021. Tempo di Natale. Tempo ordinario.
In formato tascabile offre al lettore una "pillola" quotidiana di liturgia delle Ore per dedicarsi alla preghiera durante la giornata, oltre al rito della Messa, alla liturgia della Parola e alle parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive.
Le riflessioni che affiancano la liturgia sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini.
Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, le giornate particolari ecclesiali e civili e alcune pagine di riflessione.
Con l'abbonamento all'edizione on-line sarà possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter si riceverà quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno.
"Con acqua viva” è la pubblicazione bimestrale che rende facile la recita della liturgia delle ore, la preghiera più importante dopo la santa Messa. Non ti dovrai più chiedere: Come faccio a orientarmi nella Liturgia delle ore? In quale settimana mi trovo? Come funziona nelle solennità e nelle feste? E nei tempi forti dove trovo gli inni e le antifone? Perché nel volume è tutto semplice, “lineare” e a portata di mano. Per ogni giorno sono riportate le lodi, l’ora sesta e i vespri. Nelle domeniche, solennità e feste c’è anche l’ufficio delle letture e, in fondo al libro, si trova la compieta per ogni giorno della settimana.
Ciò che rende questo testo unico e molto facile da utilizzare è il fatto che, per ogni momento di preghiera, si trovano tutte le parti che servono disposte in successione. Questo è particolarmente utile nelle domeniche, nelle memorie dei santi e in altre festività liturgiche, dove il testo ufficiale del Breviario “costringe” a continui, e spesso complicati, cambi di pagina.
Religiosità e spiritualità degli italiani sono mutate e quanto? Credenti e praticanti sono in progressiva contrazione: non si converto ad altro, ma scelgono percorsi personali e quasi mai strutturati.
Sommario
Editoriale
Nuovi scenari 3-8
Enzo Pace
Lo stato della fede cattolica in Italia 9-24
Davide Girardi
La fede nel Nord Italia 25-41
Vincenzo Bova - Daniela Turco
La fede nel Sud Italia. Il caso della Calabria 42-59
Alessandro Castegnaro
I giovani e la fede. Un nuovo modo di credere 60-74
Roberta Ricucci
«Questione migranti» e identità religiosa degli italiani 75-88
Luigi Berzano
Le spiritualità «non religiose» 89-103
Paolo Asolan
Quale pastorale della fede in Italia? Un’introduzione al tema 105-122
Domenico Pizzuti
La chiesa nelle periferie sociali: Scampia 123-135
Roberto Repole
L’esperienza del Covid-19 come possibilità per riflettere 136-147
Documentazione (Enzo Pace)
La parola di Dio nel futuro dell'Europa (C.M. Martini) - Giovani in cerca di senso. Alcune evidenze di ricerca (A. Castegnaro) 149-155
Enzo Pace
Invito alla lettura 156-163
In libreria 164-172
Pane Quotidiano è un bimestrale che contiene le letture del giorno e i commenti di don Oreste Benzi. Il suo formato tascabile ti renderà agevole sfogliarlo in ogni momento mettendoti in comunione con la Chiesa. Pane Quotidiano accompagnerà i tuoi momenti di preghiera e i commenti alla Parola tratti dagli scritti e dalle meditazioni di don Oreste ti offriranno spunti per la riflessione e per la meditazione.
07.11.2020
Quaderno
4089
LE EMOZIONI E GLI AFFETTI DI GESÙ
RECEZIONE DEL CONCILIO VATICANO II A CUBA NEI PRIMI 25 ANNI DOPO LA RIVOLUZIONE
«FERMATE IL MONDO, VOGLIO SCENDERE!».
LA SCUOLA E LA CHIESA NELLA PANDEMIA
LA «RIVOLUZIONE» BIANCO-ROSSA DELLA BIELORUSSIA
LA FIGURA DI CHARLES DE FOUCAULD IN «FRATELLI TUTTI»
DANTE E I GESUITI
IN RICORDO DI P. BARTOLOMEO SORGE S.I. (1929-2020)
«AQUILE RANDAGIE»
RASSEGNA BIBLIOGRAFICA 4089
Micromega è una rivista di cultura, politica, scienza e filosofia fondata nel 1986 da Giorgio Ruffolo e Paolo Flores d'Arcais.
Tracce n.10, Novembre 2020
La crepa e la diga
02.11.2020
In sei parole, aveva descritto l’oggi. E lo aveva fatto centocinquant’anni fa, quando pure certe evidenze reggevano ancora e l’incertezza non arrivava alla radice di tutto. Eppure, in quella frase di Friedrich Nietzsche c’è il dramma di ora: «Non esistono fatti, ma solo interpretazioni». Profezia perfetta di un’epoca in cui ci ritroviamo «sballottati» tra mille posizioni, come sottolineava Julián Carrón nella Giornata d’inizio (il “momento di avvio” del lavoro proposto al movimento di CL per il nuovo anno sociale), «senza saper distinguere quale di esse accoglie lealmente i fatti». Non c’è nulla che abbia la forza di sottrarci a una nebbia in cui diventa tutto confuso e incerto: «Nessun fatto ci “prende” al punto tale da farci uscire dalla equivalenza delle interpretazioni. Sembra tutto uguale», diceva Carrón. Aggiungendo una domanda decisiva, perché non è retorica: «C’è qualcosa in grado di sfidare questo assioma?».
La partita, in fondo, è tutta qui. Sui fatti, e su come li guardiamo. Meglio: su cosa ci permette di vederli, di accorgerci della loro portata. Perché di fatti che scuotono e aprono varchi nella nebbia, ne accadono. Tanti. Ne trovate anche in queste pagine. Non sempre eclatanti o clamorosi: il più delle volte sono piccoli («il Signore opera anche a soffi», ricordava don Giussani). Ma significativi – cioè capaci, letteralmente, di indicare un senso, di spalancare prospettive. Basta guardarli. Ed è in quel «basta» che ci giochiamo tutto. Perché dice della nostra disponibilità a lasciarci conquistare.
Nella Giornata d’inizio anno siamo stati rimessi di fronte a un percorso potentissimo, di cui avevamo già parlato nel numero scorso: quello di Mikel Azurmendi, l’intellettuale basco che, colpito dall’incontro con alcune persone di CL, si è incollato a quella “strana tribù” per studiarla a fondo, capirne la natura. Ammirato da quel modo di vivere, per usare la sua espressione, ha iniziato a vedere. Fino a scoprire l’origine di quella diversità che lo affascinava: Cristo. Carrón ha voluto «indicarlo a tutti» perché è una «documentazione di come, in questi tempi in cui il nichilismo dilaga, una persona possa accorgersi – quando accade – di una diversità di esperienza, di ciò che nichilismo non è, e possa stupirsi di sconfiggerlo semplicemente assecondando la prima evidenza, per quanto esile, di quella diversità. È bastata questa crepa per far crollare la diga».
Ecco, in questo numero abbiamo ripreso lo stesso filo, cercandone tracce anche nelle vite di ognuno di noi. Fatti, imprevisti. Un cuore disponibile ad accoglierli. E un cammino di conoscenza che si apre e «allarga lo sguardo», proprio come chiede il Papa nell’ultima enciclica, Fratelli tutti (su cui trovate un percorso di lettura). È questo che tira fuori dalla nebbia, quando accade. E il bello è che accade.