Il libro offre un’accurata introduzione, dal punto di vista storico, all’esperienza vissuta a Tonadico (Trento) da Chiara Lubich nell’estate 1949 e da lei condivisa con Igino Giordani e il primo gruppo di focolarine e focolarini. Con una convincente e appassionata sequenza di contributi, un gruppo di storici collegati alla Scuola Abbà ne delinea il contesto. Sulla base di fonti edite e inedite, gli anni del dopoguerra vengono descritti sia tracciando linee portanti della storia d’Italia e della Chiesa, sia dando spazio a figure femminili della prima metà del Novecento e alla personalità poliedrica di Igino Giordani. Lo studio si concentra infine sulla realtà ecclesiale del Trentino, sulle origini del Movimento dei Focolari ( 1943-49), sui luoghi che ospitarono l’evento e i testimoni che ne furono partecipi.
La prima biografia italiana dedicata allo scrittore e sacerdote cattolico inglese Robert Hugh Benson, autore del bestseller Il padrone del mondo.
Conosciuto soprattutto come autore de Il padrone del mondo, romanzo distopico capace di profetizzare la persecuzione della fede cristiana in nome dell’umanitarismo, Robert Hugh Benson (1871-1914) fu un instancabile apologeta, predicatore, conferenziere, saggista e polemista. Quarto figlio dell’arcivescovo di Canterbury, massima autorità della Chiesa d’Inghilterra, rifiutò il relativismo e il nazionalismo dell’anglicanesimo e divenne invece sacerdote cattolico, influenzato da un’altra figura di grande convertito come il cardinale John Henry Newman. La sua vivacità intellettuale e le sue doti di empatia gli permisero di stringere amicizia con persone di ogni genere e di entrare in contatto con i più disparati ambienti di pensiero. In questo prima biografia italiana dedicata a Benson, Luca Fumagalli ricostruisce con dovizia di particolari il contesto storico e culturale in cui l’Autore si formò e operò, rievoca l’ambiente familiare e la cerchia delle amicizie, e si sofferma sulla genesi dei suoi lavori, soprattutto dei suoi romanzi fantastici (L’alba di tutto), gotici (I necromanti) e storici (Il trionfo del re, La tragedia della regina, Con quale autorità?, Vieni ruota! Vieni forca!, Intrighi di Corte).
Nel suo cammino di conoscenza del proprio peccato e di esperienza dell’amore infinito di Dio, Silvano ha reso testimonianza alla speranza cristiana… Forse per questo il suo canto è così puro: parla dell’invincibile speranza della resurrezione, respirando la morte dei senza speranza. Gli uomini sono assetati di questa parola, l’unica di cui presentono la verità.
La figura di Tommaso Moro si erge come esempio di irremovibile solidità morale, di fede provata e di coscienza retta. La fortezza d'animo e la serenità con cui affrontò la drammatica vicenda della sua condanna a morte e del suo martirio, per mano del re Enrico VIII, fu solo il naturale epilogo di una vita virtuosa in cui emerse come caratteristica fondamentale il primato della coscienza. Questo saggio vuole ripercorrere le tappe della vita di Tommaso Moro seguendo questo "filo rosso" della centralità della coscienza. In tutte le scelte che dovette affrontare, non solo nel momento del suo processo in cui la questione affiorò in modo particolarmente significativo, il filosofo inglese diede ascolto alla propria coscienza come luogo in cui si rivela la voce di Dio che guida l'uomo a scegliere il bene e a rifiutare il male. Di fronte all' imminente condanna Moro dimostrò una fermezza irremovibile: la sua priorità non fu preservare la propria vita terrena ma salvare l'anima dalla dannazione. La decisione di rifiutare gli atti del Parlamento, infatti, non fu motivata tanto da argomentazioni politiche quanto dalla fedeltà alla propria coscienza, alla Chiesa e a Dio: «Egli moriva da fedele e buon servitore del re, ma prima di tutto di Dio». Prefazione del card. Robert Sala. Postfazione di Elisabetta Sala.
Da molto tempo conosciamo le lettere di santa Teresa di Gesù Bambino. La corrispondenza familiare dei suoi santi genitori Luigi e Zelia Martin è stata pubblicata più recentemente, dopo la loro beatificazione nel 2008. Abbiamo ora accesso alle lettere di Leonia, la loro terza figlia (1863-1941), colei che ricordiamo abitualmente - troppo facilmente? - come la «povera Leonia», come se questo solo titolo bastasse a definirla. Leonia, quella che non è come le altre, quella che non ha fatto come le altre, divenuta religiosa visitandina. Il lettore non troverà in queste 342 lettere di suor Francesca Teresa, Leonia Martin - di cui quasi 300 inviate alle tre sorelle carmelitane di Lisieux dopo l'entrata definitiva alla Visitazione di Caen -, rivelazioni sfolgoranti o eventi sensazionali. Tuttavia avrà molte sorprese. Scoprirà il mondo interiore, nelle diverse stagioni della vita, di Leonia. Conoscerà le sue fatiche e i suoi sogni, le sue paure e la sua speranza, le mete alte cui non cessa di tendere e le battute d'arresto causate da limiti e fragilità... E si sorprenderà nel constatare che questa monaca, dalla vita esteriore così diversa e lontana dalla propria, gli è molto simile e gli si offre, discretamente, come compagna di viaggio.
"I fenomeni straordinari costituiscono per Gemma una realtà di vita forse più reale ancora del rapporto che la Santa ha con le persone che le sono vicine. Gli Angeli, i Santi le si rendono visibili per guidarla, i demoni per annientarla. Il suo Angelo custode la accompagna, la prepara e la sostiene con tenerezza ma anche con severità nella sua decisione di aiutare Gesù nei suoi dolori, soffrendo e offrendo. La sua esistenza diventerà partecipazione viva alla Passione di Cristo. Leggendo queste pagine, il vissuto di Gemma ci coinvolgerà, i suoi pensieri penetreranno profondamente nel nostro cuore. Con lei impariamo la forza dell'amore".
Lo chiamavano "il frate dei barboni". Fratel Ettore Boschini si aggirava di notte negli angoli più nascosti di Milano, con la corona del Rosario in mano, alla ricerca delle persone che tutti rifiutavano. Malati, drogati, alcolizzati: per lui erano tutti uguali, tutti fratelli da soccorrere. Il cardinale Martini lo aveva definito "un gigante della carità". Giovanni Paolo II gli voleva bene e Madre Teresa di Calcutta volle andare a trovarlo per conoscerlo. Il 19 dicembre 2017, l'Arcivescovo di Milano Mario Delpini ha aperto il processo per la beatificazione e canonizzazione di fratel Ettore. Questo ebook racconta la sua vita straordinaria, fatta di avventura, passione e totale affidamento alla divina Provvidenza.
Ubaldo Terrinoni narra con maestria la vita di suor Ambrogina, dall’infanzia alla consacrazione nelle suore di Gesù redentore
Un profilo del cardinale Giovanni Canestri (1918-2015) delineato attraverso le tappe della sua vita di sacerdote e di vescovo (a Tortona, a Cagliari e quindi a Genova), creato cardinale da san Giovanni Paolo II nel 1988. Una ricca collezione di testimonianze di chi lo ha conosciuto e ne ha apprezzato le grandi e preziose doti umane e spirituali.
Don Primo Mazzolari si è sempre definito «il ragazzino di San Colombano», dal nome della cascina in cui nacque «in una gelida notte d’inverno», il 13 gennaio 1890.
Nell’ormai vastissima bibliografia dedicata a una delle figure più significative del cattolicesimo della prima metà del Novecento, è stato sottovalutato il valore letterario, spesso poetico e sempre appassionato della sua prosa narrativa, che si può riscontrare nei racconti, nei saggi letterari e nei diari. Pagine ricche di umanità, attraversate dal ricordo nostalgico del luogo in cui nacque e trascorse gli anni dell’infanzia, della famiglia, dell’esperienza pastorale e della natura.
Nel sessantesimo anniversario della morte di don Mazzolari (2019) questo libro ricorda il «parroco d’Italia» con la scelta di alcune pagine che mettono in luce questo particolare e significativo aspetto della sua vita e il legame sentimentale con i familiari e il luogo nativo.
Sommario
Presentazione (M. Ghilardi). Introduzione. I. Il ragazzino di San Colombano. II. La vocazione. III. Prime esperienze pastorali. IV. La Prima guerra mondiale. V. Da Bozzolo a Cicognara. VI. Cicognara: tra l’argine e il bosco. VII. Ritorno a Bozzolo. VIII. Ancora guerra. IX. Il dopoguerra e l’impegno politico. X. «Pellegrino» al Boschetto. Gli ultimi anni. Bibliografia. Appendice iconografica.
Note sull'autore
Francesco Gonzaga, laureato in Pedagogia all’Università di Parma, è stato insegnate di Lettere nelle scuole secondarie statali. Studioso di storia, è autore di numerosi libri, tra cui Il Boschetto di Cremona. Appunti per una storia (2010) e Le associazioni cremonesi di Mutuo Soccorso (2017).
Maurizio Ghilardi, laureato in Scienze della formazione all’Università Cattolica di Piacenza, dal 2015 è parroco delle comunità del Boschetto e del Migliaro, nella periferia di Cremona.
Carmelo vive una vita normale, con le attese e la voglia di vivere tipiche di un ragazzo di sedici anni. Inaspettata giunge una malattia che lo costringe su una sedia a rotelle e fa crollare ogni sua speranza. Si apre, come una voragine, un periodo di buio e di solitudine durato due lunghi anni.
Un viaggio a Lourdes e l’amicizia con alcuni ragazzi di Gioventù Studentesca segnano l’inizio di un nuovo cammino in cui, giorno per giorno, Carmelo si abbandona al volere di Dio fino a scoprire il compito che gli è assegnato: dare testimonianza di fede, di speranza e di carità. Il suo sguardo positivo sulla realtà attrae coloro che lo incontrano: stare con lui è una festa.
A distanza di venticinque anni dalla morte, la sua vita e la sua vocazione continuano ad attrarre. In lui si vede la santità come “perfezione umana” che non dipende dalle circostanze, ma dall’amore a Cristo.
«Desidero consigliarlo a tutti: sia a coloro che cercano sostegno e alimento per la propria fede; sia alle persone che dal cristianesimo si sentono lontane, ma che sono in cerca di un senso e di un fondamento per la loro vita».
Dalla prefazione di Massimo Camisasca
Durante una tournée teatrale in Canada nel 1936, a sessantadue anni, Gabrielle Bossis cominciò a tenere un diario che diventerà un classico della letteratura spirituale: la «Voce» che sentiva interiormente le chiedeva di trascrivere i loro colloqui, che si concluderanno solo con la morte della scrittrice nel 1950. Saranno poi raccolti e pubblicati in Francia e nel mondo come Lui et Moi. È il resoconto del faccia a faccia sublime di Gabrielle Bossis con Cristo, il diario intimo di una mistica del nostro tempo, immersa nel quotidiano, impegnata in un lavoro come tanti. Che Gesù in persona le abbia veramente parlato non sta al semplice lettore dirlo, ma è sicuro che quest’anima ha vissuto in Lui, e ci riverbera un po’ della Sua luce. Gabrielle, priva di formazione teologica specifica, sarebbe stata incapace di affrontare i temi spirituali e teologici presenti in queste pagine, che il teologo padre de Parvillez e il vescovo di Nantes considerarono realmente ispirate dallo Spirito Santo.