I5I9-20I9 a cinquecento anni dalla partenza di Ferdinando Magellano da Sanlucar de Barrameda, uno straordinario reportage narrativo per tre viaggi "intorno al mondo": quello del grande e controverso navigatore portoghese (il primo europeo a vedere l'oceano Pacifico), quello di don Bosco (con i suor famosi "sogni" e con l'invio dei suoi missionari) e quello di un acuto viaggiatore contemporaneo sulle loro tracce.
A dispetto del salto temporale che separa queste avventure di vita, l'autore ha tenuto con mano ferma il timone lungo una rotta grandiosa e suggestiva, dall'Italia alla Spagna, dalla Patagonia alle Filippine E il suo diano di bordo è diventato questo libro, promosso dalle Missioni Don Bosco, la ONLUS nata nel 1991 per sostenere i Missionari Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatice in oltre 150 Paesi.
Il lavoro che ora abbiamo tra mano pone in evidenza l'evoluzione della complessa redazione dei Regolamenti redatti da don Bosco e da alcuni suoi collaboratori, dopo che egli nel 1854 aveva scritto da solo il primo Regolamento dell'Oratorio di Valdocco. Dal 1854 si arriverà al 1877, al I Capitolo generale della Congregazione salesiana, quando questi documenti verranno affidati alla stampa e diffusi nelle opere salesiane sparse nel mondo.
Questo ottavo volume dell’epistolario di don Bosco raccoglie 394 lettere da lui scritte o sottoscritte nel biennio 1882-1883. Molte risultano sconosciute sia alle Memorie Biografiche, sia all’Epistolario curato da don Ceria; altre poi potranno sempre emergere da qualche archivio pubblico e privato, soprattutto di famiglie nobili. Quasi un centinaio sono quelle in lingua francese, due in spagnolo (1883) e quattro in latino (1882). Alle 394 lettere qui elencate in ordine cronologico vanno poi aggiunte le 21 lettere attestate, ma di cui si conosce solo sommariamente il contenuto (Appendice).
«Viviamo in un'epoca in cui bisogna agire, se non vogliamo assistere alla rovina totale di questa generazione», avvertiva don Bosco. E oggi come allora è necessario ripartire dalle basi. Questo libro presenta prima di tutto, in sintesi, i principi del sistema educativo salesiano, con osservazioni sulle sue origini e sul profilo degli educatori in rapporto ai giovani, alle istituzioni educative e ai metodi usati. In un secondo momento questo modello viene declinato nelle realtà salesiane: oltre all'oratorio le scuole, i centri di formazione professionale e le nuove realtà di aggregazione giovanile. Una proposta di riflessione e aggiornamento per gli educatori salesiani, così da dare nuovo slancio alla loro opera, ma anche per tutti gli educatori che ancora non conoscono don Bosco.
Giovanni Bosco era un povero ragazzo delle campagne piemontesi con un grande sogno nel cuore, che con l'aiuto di Dio è divenuto un seme nel campo dell'educazione. Ora il seme è un albero dalle ampie radici e dai rami frondosi che raggiungono tutti i continenti offrendo frutti gustosi. Grazie alla perseveranza con cui è riuscito a realizzare i suoi sogni ha dato vita a un'ampia realtà che opera nel campo della formazione dei ragazzi e dei giovani.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica, redatto dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II, nel 1993, ribadisce con forza che l'esistenza degli angeli è una verità di fede e che Cristo è il centro del mondo angelico. Gli angeli sono di Cristo perché creati per mezzo di Lui e in vista di Lui. Esso presenta l'intervento degli angeli nella storia della Salvezza, dalla Creazione fino al Giudizio Universale, delineandone il ruolo nella liturgia e nella vita della Chiesa e affermando che dall'infanzia fino alla morte la vita umana è circondata dalla loro intercessione. Nella società salesiana di vita apostolica, l'amicizia con gli angeli, specialmente con l'angelo custode, risulta profondamente radicata già nell'animo del fondatore, san Giovanni Bosco – come testimonia il suo opuscolo divulgativo "Il divoto dell'Angelo Custode", riportato in appendice –, e sembra trasmettersi con ritmo costante, quasi carisma particolare. Questo testo presenta le fonti della devozione agli angeli di don Bosco analizzando sia l'angelologia biblica sia quella di san Francesco di Sales – il suo ispiratore ideale –, ma pure l'ambiente culturale e religioso dei secoli XVIII e XIX allorché si sviluppò una particolare devozione cattolica agli spiriti celesti, per arrivare a oggi e a come tale devozione è vissuta negli ambienti salesiani.
La Famiglia Salesiana riprende e sviluppa in chiave educativo-pastorale il messaggio di Papa Francesco in ''Evangelii gaudium'', la sua prima esortazione apostolica: sacerdoti, Figlie di Maria Ausiliatrice, cooperatori ed ex allievi analizzano punto per punto l’esortazione, trovando nuove chiavi di lettura per applicare il Vangelo nei diversi contesti sociali. Il volume offre il testo completo di ''Evangelii Gaudium'', insieme a una raccolta di commenti firmati da 25 membri della Famiglia Salesiana, che si soffermano su argomenti fondamentali come la crisi dell’impegno comunitario e la dimensione sociale dell’evangelizzazione. Chiudono il libro tre testimonianze basate su esperienze vissute in altrettanti ambienti educativi: l’oratorio, la scuola e il carcere minorile.
Tutta la vita e l’opera di Don Bosco è indirizzata verso un obiettivo: educare i giovani alla santità. Questo libro presenta don Bosco come educatore, attraverso le testimonianze dei suoi ragazzi e dei salesiani che vissero al suo fianco. Il testo è scandito dai temi su cui Don Bosco ha fondato il suo stile educativo: fiducia in Dio e nella Provvidenza, umiltà, povertà, preghiera, accoglienza, pazienza, devozione mariana, prudenza, amore per il prossimo. Ogni capitolo è composto da tre parti: il racconto dei testimoni, domande per riflettere e una ''proposta d’azione''.
Biografia del santo dei giovani.
Questa “piccola antologia” nasce dal desiderio di aiutare coloro che non hanno il tempo di accostarsi ai numerosissimi scritti di Don Bosco a valorizzare alcuni “frammenti” del suo insegnamento sul tema della preghiera, per scoprire che l’eredità spirituale del Fondatore non si riduce a un apostolato senz’anima, ma ha radici profonde. I testi riportati non hanno bisogno di grandi commenti: la loro forza scaturisce proprio dall’accostarli semplicemente l’uno all’altro, alla ricerca di questa preziosa eredità carismatica.
Domenico Savio, Michele Magone, Francesco Besucco, Michele Rua, Giovanni Cagliero, ma anche Giovanni Bisio, Luigi Piscetta, Pietro Enria, Giovanni Villa e molti altri. Ragazzi noti e ragazzi meno conosciuti, santi e monelli. Sono solo alcuni fra le centinaia di giovani che hanno incontrato Don Bosco e sono rimasti con lui all’:Oratorio di Valdocco. Questo libro racconta il loro primo incontro con il ":santo dei giovani":, le loro prime impressioni, ciò: che li ha affascinati di questo prete, l’:entusiasmo di essere ":i ragazzi di Don Bosco":, la loro storia prima di incontrarlo, il cammino fatto per diventare ":buoni cristiani e onesti cittadini":. Al termine di ogni racconto, il testo propone alcune domande per la rifl essione personale e una proposta concreta per ":passare all’:azione":, perché: Don Bosco non rimanga solo un bel ricordo ma, attraverso noi, sia ancora vivo per accogliere i giovani d'oggi.
Il volume ricostruisce le vicende che portarono ad assegnare alla Congregazione salesiana la parrocchia di Littoria (oggi Latina), la «città nuova» fondata nell’Agro Pontino bonificato dal fascismo negli anni Trenta, seguendone lo sviluppo fino alla crisi del regime mussoliniano (1932 1942). Il suo valore sul piano storiografico appare, tuttavia, assai più ampio. Come intatti riconosce nella propria prefazione Antonio Pansella, il libro «è testimonianza precisa, puntuale e – in certa misura – autorevole, di come un’opera di storia ad oggetto locale non si qualifichi tanto per tale carattere del teatro dove necessariamente hanno operato i suoi protagonisti, quanto per l’apporto di ulteriore conoscenza che riesce a recare a quanto già si sapeva: nel nostro caso, sulla società italiana, sul regime fascista, sull’operazione Agro Pontino, sulla Congregazione salesiana, sulle istituzioni della Chiesa cattolica in Italia».