Cristo in azione nella storia e nella vita quotidiana dell’uomo.
I gesti più comuni, i grandi movimenti di folla, le sofferenze, i miracoli: quella presenza straordinaria agiva nella realtà, e iniziava a trasfigurarla.
Proseguendo nel percorso iniziato con il fortunatissimo “Un volto da contemplare”, Giuseppe Sala ci invita a guardare Gesù che agisce, si muove, comunica. La struttura del libro è semplice: un brano evangelico, l’immagine che lo rappresenta descritta e commentata, le risonanze nella letteratura. L’iconografia è attinta da tre autori: Beato Angelico, Giotto e Caravaggio.
Un’opera curata e di prestigio, un’ottima strenna di Natale.
Georges Rouault (Parigi 1871-1958), dopo qualche anno di apprendistato presso due maestri vetrai, nel 1890 entrò nell’Ecole des Beaux Arts, dove ebbe come maestro Gustave Moreau e come condiscepolo Matisse. Morto il suo maestro, Rouault, si trovò nel dilemma di fare una pittura che piaceva e si vendeva o seguire una ricerca di forme e mezzi pittorici nuovi, nell’incomprensione quasi generale. Scelse questa seconda e più difficile via. Aveva quattro bambini, e sua moglie Marthe, ottima pianista, lo sosteneva dando lezioni di pianoforte. Frequentava la casa di Léon Bloy, dove conobbe altri artisti e anche Jacques e Raïssa Maritain. Solo dopo la seconda guerra mondiale finalmente giunse il riconoscimento pieno della sua grandezza: le esposizioni si moltiplicarono in tutto il mondo, come pure gli studi critici
Preziose e rare icone orientali, come tessere di un mosaico, sono disposte a formare la vita della Vergine. Il percorso è accompagnato da un commento che guida il lettore nell’interpretazione delle immagini e dei simboli. Una vera vita di Maria raccontata con gli scritti dei grandi Padri della Chiesa ortodossa, gli inni e i canoni della liturgia bizantina.
Un libro prezioso adatto anche come ottimo regalo, che va apprezzato sia per l’aspetto squisitamente artistico, sia per quello spirituale, patrimonio dell’intera umanità.
Giovanna Parravicini è responsabile dell’edizione russa della rivista La Nuova Europa e ricercatrice presso la Fondazione Russia Cristiana. Da anni cura le pubblicazioni di La Casa di Matriona, casa editrice della fondazione, con particolare attenzione alla storia della Chiesa in Russia nel XX secolo e alla storia dell’arte bizantina e russa. A causa del suo lavoro a progetti di carattere ecumenico, risiede per gran parte dell’anno a Mosca. Tra le sue pubblicazioni, Lituania popolo e Chiesa, La Casa di Matriona 1984; Ave Gioia di tutto il creato, Gribaudi 1988; Julija Danzas, La Casa di Matriona 2001. In questi ultimi anni ha inoltre curato una Storia dell’icona in Russia in 5 volumi.
Le chiese sono raccolte di simboli. Le mura, gli arredi ne sono intrisi; le celebrazioni che vi si svolgono li mettono in scena. La maggior parte di essi deriva dalla Bibbia, dagli avvenimenti e dalle figure della salvezza. A questi se ne sono aggiunti altri nel corso dei secoli, attinti dai Padri, dagli apocrifi, dalla simbologia universale e, per analogia, dalle mitologie più svariate. Leggere questo libro è come aprire un scrigno che contiene una preziosa eredità un po' dimenticata. Può essere una riscoperta che riscalda la fede e l'arricchisce anche a livello emotivo. L'opera è suddivisa in tre parti: simboli del mondo cristiano, simbologia delle chiese, segni permanenti delle chiese.
L'apostolo e evangelista Luca e il discepolo Nicodemo sono ricordati come il primo iconografo e il primo scultore cristiani: questo prova l'esistenza di una Tradizione di Arte Sacra che fa capo all'insegnamento diretto di Gesù Cristo.
Decretando gli onori liturgici a fra' Giovanni da Fiesole, ho inteso riconoscere la perfezione cristiana al sommo pittore, innovatore efficace e sincero della spiritualità artistica, ma ho voluto anche testimoniare il profondo interesse della Chiesa al progresso della cultura e dell'arte e al dialogo con esse. Giovanni Paolo II