Il volume si colloca nel quadro delle iniziative organizzate dall'Università Cattolica in occasione dell'anno giubilare della Misericordia voluto da papa Francesco: un percorso composto da workshop, mostre, eventi teatrali, letterari, musicali, che si concluderà il 10-12 novembre2016 con un grande Convegno nazionale. Il libro riunisce gli Atti del Seminario scientifico interdisciplinare di teologia, filosofia e scienze dell'uomo che costituisce il momento fondativo ditale percorso intitolato appunto "La Misericordia e le sue opere". Teologi e filosofi si confrontano al fine di restituire la categoria di "misericordia" al suo pieno significato. È innanzitutto il nome di Dio creatore e redentore, che non si accontenta di "fare del bene", ma che chiama gli uomini a divenire "suoi figli". La "misericordia" è perciò una categoria molto "esigente": non lascia tranquilli, chiede conversione e impegno personali. Alle riflessioni dei teologi e dei filosofi, seguono quelle di giuristi, economisti e sociologi: l'impegno a "essere misericordiosi", come lo è Dio, comporta infatti un cambiamento anche dell'uomo pubblico e del suo modo di operare nel mondo.
Uwe Habenicht delinea le caratteristiche di una spiritualità semplice ed essenziale – sovente espressa con la metafora di quel particolare tipo di comunità ospitale che è l’albergo diffuso, fatto di case preesistenti messe in rete – per accogliere, in un’ottica ecumenica, viaggiatrici e viaggiatori, anche non credenti, con appartenenze e itinerari diversi.
«In un mondo globalizzato e plurale, dove è più facile sentirsi disorientati e insicuri che abitati da ferme certezze, questo libricino vuole essere un invito a uscire da modi granitici e inadeguati di pensare alle appartenenze di fede per aprirsi a una spiritualità cristiana capace di stare creativamente in mezzo alle religioni, per opporsi, insieme, alle logiche distruttive che vedono l’uno in competizione con l’altro. Partendo dalla tradizione cristiana, scopriremo modelli sorprendenti, in grado di aiutarci a creare un nuovo rapporto con Dio e con gli altri, siano essi credenti oppure no. Tasselli di un mosaico capace di rivelare un disegno di senso meraviglioso».
Uwe Habenicht
Il testo ripercorre la vicenda storica di san Domenico di Guzman, fondatore dell'Ordine dei Frati Predicatori. L'aspetto particolare messo in luce è la "apostolicità" dell'intuizione, cui aderiscono sia monache, sia suore, sia frati. Tale "apostolicità" che mantiene freschi e vivi i suoi intenti e i suoi contenuti, nei luoghi dove operano le figlie e i figli di san Domenico.
Oggi c'è molta sete di spiritualità, ma la spiritualità cristiana non è più considerata in grado di soddisfarla. Per superare questa situazione è necessario ripensare la spiritualità cristiana in forme nuove, riscoprendola nel suo nucleo originario di annuncio di gioia e di felicità e liberandola dalla mentalità sacrificale che per lungo tempo l'ha connotata. A tal fine si va al cuore stesso del problema, l'interpretazione del senso della croce di Cristo, suggerendo un profondo ripensamento della metafora del "sacrificio" con cui la si è intesa tradizionalmente.
La mistica cristiana in senso stretto è per sua natura consapevolezza del mistero di Dio rivelato in Cristo. I mistici sono i canali attraverso cui i frammenti di tale Mistero passano nell’esistenza degli uomini di tutte le stagioni. L’Opera, che raccoglie circa 800 voci, avvalendosi della competenza specifica di numerosi studiosi italiani e stranieri, si rivolge a tutti: specialmente a coloro che si sentono impegnati nella scoperta del senso ultimo della loro esistenza e nella risposta al disegno di Dio. Il presente Dizionario ha la pretesa di allargare il campo d’indagine sulla mistica in genere, così come interpretata nelle varie religioni orientali e occidentali e in alcune espressioni religioso-culturali oggi emergenti in un mondo globalizzato, dove non si può non tener conto della interdisciplinarità e degli studi comparati su tale materia. In quest’Opera si parla della mistica come dono passivo di unione consapevole, continuo, dinamico con Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo amore.
In questo testo, snello, limpido e provocatorio, Matthew Fox presenta in estrema sintesi la sua visione di una spiritualità del creato che – con Francesco d’Assisi, Tommaso d’Aquino, Ildegarda di Bingen e Meister Eckhart – recupera la tradizione di una mistica che si meraviglia e gode della vita e, al contempo, lotta per la trasformazione personale e sociale. Fox ci invita ad ascoltare la nuova storia della creazione, quella che ci viene offerta dalla scienza, per meravigliarci e imparare a riconoscere l’esistenza come una serie ininterrotta di doni e di benedizioni. La nostra epoca non è soltanto un tempo di declino, ma anche di grandi opportunità, spiega Fox, perché per la prima volta nella storia abbiamo una “storia cosmica” che può unire tutte le culture; si sta risvegliando il senso dello stupore mistico in relazione alla scienza e non contro di essa; le religioni del mondo si pongono fraternamente le une di fronte alle altre; la vera compassione torna ad essere al centro della vita spirituale. Un libro utile per chiunque ancora non conosca il pensiero del teologo americano e allo stesso tempo per quanti hanno già letto le sue opere, trovando in questo testo un vero e proprio “manuale” per diventare “mistici ribelli”.
La preghiera interiore di san Domenico è accompagnata da gesti, grida, lacrime. Dal ricordo di questa preghiera intensa prendono forma i diversi modi di pregare che sono entrati a far parte della spiritualità e della tradizione domenicane e che diventano un'indicazione importante anche per il lettore di oggi. Non si tratta di imparare una tecnica, o di fare un esercizio, ma piuttosto di rientrare in se stessi, nel cuore, dimora segreta dove Dio abita, dove noi siamo unici. In occasione degli 800 anni dalla fondazione dell'ordine domenicano, ecco una guida che dalla loro tradizione viene donata a ogni uomo e donna abitati dal desiderio della preghiera.
L’Autore all’interno del volume ci offre un prezioso itinerario che molto dice di quel cercare dei Magi ma forse – e se possibile ancora di più – dice di quell’insaziabile cercare che preme in ogni cuore umano e di quella Luce che ci conclama interiormente, della quale veniamo, per la quale siamo e alla quale sentiamo dover pervenire.
Il presente dizionario è uno strumento di investigazione sulla figura di Teresa d'Avila. Di voce in voce, esplora il patrimonio dottrinale e letterario della scrittrice abulense. Gli strati della sua esperienza umana e cristiana. Le fondamenta della sua dottrina: le sue letture, il suo inserimento nel tessuto del messaggio biblico, la sua dipendenza dalla teologia e dalle decisioni del concilio di Trento, la sua reazione alla corrente della Riforma protestante? E soprattutto, il contenuto specifico della sua dottrina: Dio, Cristo e la sua Umanità, l'uomo in anima e corpo, il suo femminismo, le linee maestre della sua spiritualità, il suo carisma di fondatrice, il caratteristico umanesimo basato sullo "stile di fratellanza" che ella introduce, e il problema dello "stile letterario" nello scrivere. Uno ad uno, sono passati in rassegna tutti i suoi scritti, secondo l'ottica dei più recenti studi circa ciascuna opera.
L'amore verso Dio e l'amore verso il prossimo non sono due amori: sono le due espressioni di un unico amore. Cogliere correttamente tale unità contribuisce alla comprensione di come e perché la carità è l'essenza della vita cristiana, cioé la vita dei figli di Dio in Cristo per la grazia dello Spirito Santo, Amore increato. Se si perdesse la connessione soprannaturale, la carità diventerebbe mera filantropia, e la Chiesa rischierebbe di trasformarsi in una pur benefica organizzazione assistenziale.
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno svolto a Roma presso il Palazzo della Cancelleria nei giorni 31marzo e 1° aprile 2016. Nel corso del simposio è stato approfondito il mistero della misericordia cristiana secondo i suoi fondamenti teologici e tenendo conto che la Chiesa ha sempre accolto e vissuto "al servizio" della misericordia celebrando - come afferma il cardinale Mauro Piacenza nella Prolusione - "il Sacramento della Riconciliazione". L'espressione della divina misericordia della Chiesa verrà esaminata attraverso le opere di misericordia corporale e spirituale e nella testimonianza dei santi che "hanno incarnato questa fede operosa in modo straordinario". I contributi contenuti sono a firma di: Bruna Costacurta; Pierfrancesco De Feo; Laurent Touze; José Granados; Antonio Maria Sicari; Massimo Introvigne; Ernesto Olivero (intervista a cura di Matteo Spicuglia); Salvatore Martinez; Serge-Thomas Bonino; Krzysztof Nykiel.
Quante volte abbiamo sentito parlare, nella nostra vita, di vocazione? Ci è stato detto che dovevamo capire quale fosse là nostra vocazione, quasi si trattasse di qualcosa di predeterminato che noi dovevamo solo scoprire per essere felici, per realizzarci. La Scrittura ci conduce verso una visione differente della vocazione, che salvaguarda la libertà di Dio e il suo rapporto personale con ognuno e, allo stesso tempo, prende sul serio la libertà dell'uomo non solo nel dare o no l'assenso alla chiamata di Dio, ma anche nel costruire insieme a lui la propria esistenza.