Frutto delle ricerche più che decennali di uno dei maggiori studiosi dei samaritani, l?opera di Reinhard Pummer introduce alla storia, alla religione e alla letteratura, come pure alla cultura materiale dei samaritani, non soltanto del passato ma anche odierni. Sopravvissuti a persecuzioni, a discriminazioni religiose, politiche ed economiche, a disastri naturali, a conversioni forzate e ad apostasie tra le loro stesse file, i samaritani conservano ancor oggi la loro identità di custodi della legge e di rappresentanti autentici del popolo antico d?Israele. Col supporto di un apparato documentario di prima mano, anche iconografico, sempre illuminante senza mai risultare soverchiante, è in questo mondo che introducono le pagine di Pummer, a profitto di studiosi e studenti come del non specialista.
In queste pagine si parla della cosiddetta canzone d'autore, di quel tentativo cioè di fondere parole e tessuto musicale che si è manifestato soprattutto a partire dalla fine degli anni Cinquanta del Novecento e che ha lasciato tracce indelebili in opere divenute pietre miliari non solo del mondo della canzone, ma della poesia e della cultura contemporanea. In filigrana dietro i testi di autori nordamericani come Cohen e Dylan, francesi come Brel o Brassens e infine italiani come - tanto per fare alcuni nomi - Battiato, Dalla, De André, De Gregori e Vecchioni, troviamo così echi, cadenze, immagini provenienti da una molteplicità di fonti letterarie, da Omero a Whitman, da Baudelaire a Joyce. Senza dimenticare la Bibbia, il «grande codice dell'Occidente», che ha insegnato ai grandi cantautori - scrive il card. Gianfranco Ravasi - «a intrecciare nel loro pensare, scrivere e cantare, spirito e corpo, mito e storia, mistica e amore, sacro e profano, ma soprattutto Dio e uomo, avendo sempre accesa nel loro cielo la stella della Scrittura».
Concordia: "questo nome sia emblematico, sia profetico". Così san Giovanni Paolo II introduceva, al termine della solenne celebrazione eucaristica nella Valle dei Templi di Agrigento del 9 maggio 1993, il suo famosissimo grido contro la mafia: "Che sia concordia in questa vostra terra! Concordia senza morti, senza assassinati, senza paure, senza minacce, senza vittime! ". Ed è proprio intorno a questa forte parola che si sviluppano le riflessioni di mons. Giuseppe Liberto, maestro emerito della Cappella Musicale Pontificia Sistina, alcune delle quali nate proprio in occasione di vari incontri nella città siciliana. Un percorso in cinque tappe che prende il via dalla contemplazione della concordia divina così come rifulge nel mistero trinitario e poi prosegue rileggendo l'esperienza credente proprio alla luce della concordanza dei cuori così necessaria e così, non di rado, ancora di là da venire. Concordia indispensabile nella liturgia, nel canto, nel servizio della carità, comunione dei cuori decisiva anche per una comunità cristiana che intenda ascoltare e accogliere la Parola che Dio le rivolge e che chiama tutti, appunto, a un’esistenza fondata sull'amore. In un tempo segnato in cui più che mai si sperimenta la necessità di una rinnovata sapientia cordis, capace di leggere il presente e intravedere possibili percorsi per il futuro, le riflessioni raccolte in questo volume si presentano come un autentico esercizio di evangelizzazione della cultura attraverso la cultura, alla scoperta della verità e della bellezza custodite da sempre nello scrigno dell'arte.
Una nuova proposta di canti per la messa dedicati ai bambini: "La gioia di stare con te", di Giuseppe Tranchida, offre 12 brani adatti ai vari momenti della celebrazione e facili da memorizzare, orecchiabili e coinvolgenti. Il tema ricorrente, che lega i canti come un filo conduttore, è la bellezza di stare con gli altri, di vivere come fratelli e partecipare insieme a loro alla festa nella casa del Signore. Un forte senso della comunità, della vicinanza, dell'amicizia che unisce tutti in nome di una grande amicizia comune, quella con Gesù, che li accompagnerà sempre, anche nella vita di tutti i giorni.
Il sussidio propone sedici Inni per tutte le Ore della Domenica (dai Primi Vespri alla Compieta, dopo i Secondi Vespri), e quattordici Inni per il Comune dei Santi (Maria, Apostoli, Martiri, Pastori, Dottori, Vergini, Monaci, Eremiti, Santi). Testi e musica nascono dal vissuto concreto di monaci e monache, dalla celebrazione quotidiana di comunità che cantano le lodi di Dio, dalla competenza professionale di musicisti. Qualità poetica e simbolica dei testi, fedeltà al carattere particolare delle singole Ore e al tempo liturgico, melodia musicale coerente con il linguaggio liturgico e artistico, ma al tempo stesso di facile esecuzione, sono alcune caratteristiche della pubblicazione. Frutto del lavoro della Commissione Liturgica Intermonasteriale (CLI), il sussidio (che comprende testi e partiture musicali) è ora a disposizione di tutti.
Questo testo è l'introduzione a riconoscere nel segno liturgico della musica il suo ruolo fondamentale nell'iniziazione dei credenti. L'argomento, affascinante, dischiude orizzonti e rafforza la convinzione che la vera arte ha la capacità e il compito di essere strumento privilegiato nel dispiegare il significato dei "santi segni", di cui la musica stessa è parte. Queste pagine sono frutto dell'esperienza del compito iniziatico della musica, vissuto principalmente nella dimensione liturgica. Attraverso la proposta di un laboratorio, si scopre il compito del musicista nel far risuonare il mistero cristiano.
Artisti che ci regalano armonia, bellezza, emozioni. Creativi che ci danno la carica ogni giorno, oppure che ci fanno sognare, innamorare, gioire e sperare. Sono i protagonisti dell'arte che arriva al cuore di tutti, che parla un linguaggio universale, che riveste di magia il vivere e l'incontrarsi. Cantautori, interpreti, direttori d'orchestra. L'autore, esperto in comunicazione, li intervista per scoprire insieme a loro il segreto più profondo delle loro opere, del loro rapporto con il grande pubblico e del loro ruolo nella società. Queste interviste vanno al centro dell'anima, da dove scaturisce la forza della verità, della lotta contro il male, della solidarietà con i più deboli, della ricerca dell'assoluto: i grandi temi che chiedono all'uomo di essere esplorati e... cantati e voce alta! Con interviste a Clementino, Gigi D'Alessio, Leonardo De Amicis, Roby Facchinetti, Daniele Gatti, Davide Monti, Alessandro Quarta. Prefazione di Riccardo Cocciante.
Dalla Prefazione: Ho conosciuto Antonio quando fuori lo abitava un'apparente quiete e dentro un fremito di terremoto.
L'ho visto inciampare, perdersi e ritrovarsi di nuovo.
L'ho visto assumere tutte le le contraddizioni, oltrepassandole, l'ho visto baciare, spremere, accarezzare il suo dolore lasciando sempre aperta la porta del cuore.
L'ho visto combattere e riorganizzare il suo cuore lottando per ridestare la speranza.
L'ho visto sempre più vivo, più profondo, come se avesse sciolto le radici e liberato le ali.
Come se avesse lasciato il suo peso alla terra e il suo futuro agli uccelli del cielo.
Oggi, quando ascolto le sue canzoni, sembra che il passato si volti e il futuro si apra.
Come se lui abbandonasse la voce alla polvere del cammino.
Antonio canta a piena gola per unire la gente, arriva come una luce che affiora sulla superficie dell'acqua, una voce che sembra interrotta dall'emozione.
La musica di Antonio non ci descrive il mondo, ma ci permette di abitarlo.
Tutte le cose che si dicono di Maria, si dicono perché lei è la mamma di Gesù, il quale è sempre e Dio e Uomo. Simultaneamente quindi, le si dicono e di Dio e dell'Uomo, cioè, come indica il titolo di questo libretto: MARIAeD"IO", ma anche MARIA eD ogni IO, Ogni Uno, che siamo anche Tu ed Io, e che servono proprio a noi per vivere bene sia la Fede che la Vita. Ecco, ciò che sentirai detto, mentre leggerai di Maria e delle cose che la riguardano, serviranno proprio a questo: far vivere a te, a me e a tutti insieme meglio, la Fede e la Vita, sia quelle di Dio che le nostre, e proprio ad immagine di quelle di Maria.
Il libro raccoglie riflessioni per aiutare il lettore ad "andare a tempo", a vivere al meglio le fasi di cambiamento, a percepire il proprio senso interno del tempo e a organizzarsi armonicamente.
"Musica- e "spiritualità- sono due realtà fortemente connesse. In queste pagine l'Autore si preoccupa del loro accadere e divenire all'interno del percorso interiore caratterizzato dall'esperienza del mondo dello spirito. La spiritualità della musica dà modo di poter comprendere il linguaggio artistico in relazione alla forza spirituale in esso contenuta ed espressa. Un'agevole presentazione dell'esperienza spirituale di autori e repertori musicali lungo i secoli.