L'originalità di questa forma di preghiera, ispirata alla tradizionale recita del Rosario, consiste nel concentrare l'attenzione su sette "misteri" gaudiosi, secondo una antica consuetudine francescana, che risale al 1400. L'intenzione non è, ovviamente, di trascurare gli altri misteri, dolorosi e gloriosi, della vita di Maria, ma di sottolineare la "perfetta letizia" che deve essere il segno caratteristico della spiritualità francescana. In questa originale corona si recitano quindi 10 Ave Maria per ogni mistero, cui si aggiungono due Ave finali, per un totale di 72: in tal modo si ricordano gli anni che Maria avrebbe vissuto sulla terra, prima della sua Assunzione in cielo.
Il Crocifisso di S. Damiano è stato studiato sin nei minimi dettagli, costruendo percorsi possibili o anche solo immaginari. Questo libro è un invito ad una lettura diversa, su solide basi storiche e agiografiche. Qualsiasi studio sulla croce di S. Damiano non può che prendere avvio da san Francesco. Benché non manchino racconti di visioni, o miracoli di immagini che si animano e parlano anche prima del santo di Assisi, il colloquio di Francesco col Cristo di S. Damiano conserva un carattere assolutamente unico; il Crocifisso che ha parlato a Francesco inizia da quel momento una nuova storia che intreccia devozione, spiritualità ed agiografia fino a diventare, in tempi più vicini a noi, immagine stessa di Francesco e del francescanesimo. Il Crocifisso che ha parlato a Francesco parla anche a noi di Francesco.
Nel 2023 sono stati ricordati gli ottocento anni trascorsi dall'approvazione della Regola di san Francesco da parte di papa Onorio III. Essa rifletteva il cammino compiuto da quello che era ormai divenuto un vero e proprio Ordine religioso, ma che in origine era stato un piccolo seme, capace di dar vita a un maestoso albero.
La Regola "di" frate Francesco (il virgolettato è d'obbligo, perché essa è il frutto del lavoro di molti), ormai otto volte centenaria, ha ancora qualcosa da dire agli uomini d'oggi?
Sembra di sì, visto che tuttora tanti impegnano la propria esistenza professando quel testo che nel corso dei secoli ha modellato la vita di numerosissimi uomini e donne.
Essa, inoltre, fornisce spunti straordinari a ogni persona desiderosa di confrontarsi con l'esperienza cristiana di Francesco d'Assisi e dei suoi frati.
I "Fioretti" sono una raccolta di cinquantatré episodi della vita di san Francesco e dei suoi compagni, redatti da un autore toscano rimasto anonimo, nella lingua volgare del tempo, tra il 1370 e il 1390. Egli ha usato come fonte una serie di miracoli ed esempi del Santo, composta una cinquantina di anni prima in lingua latina dal frate marchigiano Ugolino di Monte Santa Maria. Al corpo dei "Fioretti" sono solitamente accomunate le cinque "Considerazioni" sulle stimmate del Poverello, scritte dallo stesso autore toscano dei "Fioretti", che ha utilizzato come fonti le biografie del Celano e di san Bonaventura da Bagnoregio. I "Fioretti" e le "Considerazioni" ci presentano lo spirito, candido e poetico, del francescanesimo.
Sulla scia del fortunatissimo "Francesco giullare di Dio", padre Raniero ci racconta con stile narrativo la vicenda terrena di frate Angelo Tancredi da Rieti, il "guardiano personale" di san Francesco: fu il suo dodicesimo compagno, l'Angelo Custode che visse con lui, sostenendolo e aiutandolo fino alla sua morte. Un racconto vivace ed entusiasmante della scintilla che ha generato una via nuova nella Chiesa e, con la forza dello Spirito, ha cambiato le sorti dell'umanità. Scrive l'autore nell'introduzione: «Eccomi dunque all'opera. Entriamo nel cammino verso una serie di importanti "ottavi centenari francescani": nel 2023 l'ottavo centenario della redazione della Regola Bollata a Fonte Colombo e dell'invenzione del primo presepe di Greccio; nel 2024 quello delle stimmate sulla Verna; nel 2025 quello della nascita del Cantico delle creature e infine, nel 2026, quello della morte del Poverello. Questo libro vuole essere il mio piccolo contributo a tali ricorrenze».
Ottocento anni e non li dimostra. Tanti sono gli anni trascorsi dalla morte di Francesco di Assisi! Eppure, la sua memoria, con il messaggio evangelico da lui vissuto, resta ancora così viva ed efficace! Le celebrazioni previste negli anni 2023-2026 terminano con l'ottavo centenario della sua morte e costituiscono un'opportunità preziosa per ripercorrere la sua via cristiana alla vita. Questo libro, oltre a ricostruire gli ultimi anni di vita del Santo, tenta di fornire chiavi narrative capaci di consolare e incoraggiare il lettore, permettendogli di incontrarsi con la "santità umana" di frate Francesco che suggerisce una vera e propria via buona alla vita!
«Pensando all'esperienza di san Francesco a Greccio, desidero sottolineare proprio l'immagine del cammino e del camminare. Il cammino a volte avviene in piena luce, altre volte all'alba, altre volte la sera, ma ha anche una parte importante la notte. A Greccio Francesco mostra come si possa arrivare all'alba camminando attraverso la notte. Il Poverello di Assisi ha attraversato tante notti nell'interiorità e nelle relazioni, con la famiglia di nascita, con gli amici di gioventù, con i suoi compagni di vita, con la Chiesa del suo tempo.» Dalla Prefazione di Papa Francesco L'autore interpreta l'esperienza di Greccio come il momento in cui Francesco supera la crisi. Così può essere per chiunque incontra Dio nell'umanità di Gesù. Prefazione di papa Francesco. Prologo di fra Carlos A. Trovarelli.
Greccio è il luogo che pubblicamente Francesco dichiarava di prediligere perché vi vedeva attuata la sua scomoda proposta di vita evangelica, di assoluta povertà, nei compagni e negli abitanti; a Greccio aveva ideato nel 1223 la strana celebrazione del Natale che aveva colpito profondamente i contemporanei e i frati dell’Ordine. A Greccio Francesco aveva attuato la sconfessione della crociata, riproposto, attraverso il presepe eucaristico, il bue e l’asino, il suo ecumenico progetto di pace. A distanza di ottocento anni, il volume, in sede critica, fa il punto — mai operato in precedenza — di un evento che come pochi altri ha generato una ricca tradizione religiosa e culturale.
Con saggi di Felice Accrocca, Luigi Pellegrini, Chiara,Frugoni, Massimo De Angelis
Il 2023 segna gli 800 anni della conferma della Regola di san Francesco. Perché Francesco ha dovuto scrivere una Regola? Senz'altro per dare stabilità e riconoscimento nella Chiesa alla sua Fraternità, che si presentava come una realtà molto innovativa. Questo volume presenta una lettura non statica ma dinamica della Regola di san Francesco, per aiutare chi non la conosce a scoprirla e a gustarne l'ispirazione e il senso più profondo. Un testo sempre in divenire, che propone un rinnovato contatto con il Vangelo e che diventa anche per noi provocazione e profezia per una scelta radicale di vita.
Quando ci avviciniamo al tema dello Spirito le nostre parole devono farsi umili, perché siamo di fronte al mistero, e il mistero non riguarda le cose non ancora conosciute, bensì quella realtà che non sarà mai conosciuta. (Abraham J. Heschel). San Francesco era innamorato dello Spirito: avrebbe voluto che nella Regola fosse indicato come Ministro generale dell'Ordine. L'intera vita del santo può essere vista come un'incessante ricerca per cogliere l'ispirazione e l'azione dello Spirito santo.In questo semplice libro anche noi veniamo aiutati: riflettere e ad aprirci per accogliere la luce dello Spirito del Signore Gesù.
Nel cuore dell'VIII centenario delle stimmate di san Francesco, dalla penna del card. Comastri nasce questo piccolo libretto che racconta l'esperienza straordinaria del primo Santo al quale Gesù ha fatto dono dei segni delle sue ferite: in quel commovente momento, infatti, seduto per terra sotto l'abbraccio verde e discreto degli alberi del monte de La Verna, Francesco è divenuto compartecipe della passione di Cristo. Lo stesso invito è rivolto a noi.
Un pensiero per ogni giorno dell'anno in compagnia di San Francesco d'Assisi. I testi sono tratti dai suoi scritti, dalle sue preghiere e dalle biografie piu' belle.