La lettura delle parole e dei gesti di papa Benedetto XVI per la promozione della costruzione dell'unità visibile della Chiesa, con il coinvolgimento pieno della Chiesa cattolica, nel rispetto e nella valorizzazione della propria identità, aiuta a comprendere quanto prioritario sia per il magistero della Chiesa cattolica il superamento dello scandalo della divisione; da questo pinto di vista la struttura tematica del volume favorisce la comprensione di questa priorità che talvolta, se non sempre, sfugge a molti poiché la ricchezza e la complessità del cammino ecumenico non può essere semplificata nella formula con la quale stabilire se uno è a favore o contrario all'ecumenismo, dal momento che si tratta, così Coe papa Ratzinger ha mostrato nel suo magistero, di vedere come vivere la chiamata di Cristo di esser "uno", sempre e comunque.
Queste "Ultime conversazioni" rappresentano il testamento spirituale, il lascito intimo e personale del papa che più di ogni altro è riuscito ad attirare l'attenzione sia dei fedeli sia dei non credenti sul ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo. Indimenticabile resta la scelta di abbandonare il pontificato e di rinunciare al potere: un gesto senza precedenti e destinato a cambiare per sempre il corso della storia. In questa lunga intervista con Peter Seewald il papa affronta per la prima volta i tormenti, la commozione e i duri momenti che hanno preceduto le sue dimissioni; ma risponde anche, con sorprendente sincerità, alle tante domande sulla sua vita pubblica e privata: la carriera di teologo di successo e l'amicizia con Giovanni Paolo II, i giorni del Concilio Vaticano e l'elezione al papato, gli scandali degli abusi sessuali del clero e i complotti di Vatileaks. Benedetto XVI si racconta con estremo coraggio e candore, alternando ricordi personali a parole profonde e cariche di speranza sul futuro della fede e della cristianità. Leggere oggi le sue ultime riflessioni è un'occasione privilegiata per rivivere e riascoltare i pensieri e gli insegnamenti di un uomo straordinario capace di amare e di stupire il mondo.
******** LIBRO IN EDIZIONE FRANCESE ********
Les débats qui agitent l’Église depuis plusieurs mois ont convaincu Benoît XVI et le cardinal Robert Sarah qu’ils devaient s’exprimer.
Depuis sa renonciation, en février 2013, la parole du Pape émérite est rare. Il cultive le silence, protégé par les murs du monastère Mater Ecclesiae, dans les jardins du Vatican.
Exceptionnellement, en compagnie du cardinal Sarah, son grand ami, il a décidé d’écrire sur le sujet le plus difficile pour l’Église : l’avenir des prêtres, la juste définition du sacerdoce catholique et le respect du célibat.
À quatre-vingt-douze ans, Benoît XVI signe un de ses plus grands textes. D’une densité intellectuelle, culturelle et théologique rare, celui-ci remonte aux sources du problème : « Au fondement de la situation grave dans laquelle se trouve aujourd’hui le sacerdoce, écrit-il, on trouve un défaut méthodologique dans la réception de l’Écriture comme Parole de Dieu. »
À son analyse implacable répond le texte du cardinal Robert Sarah. Il apporte son éclairage singulier avec la force, la radicalité et la sagesse qui lui sont propres. Nous y retrouvons le courage de la réflexion de l’un des plus importants prélats de l’Église.
Les deux auteurs se répondent, se complètent et se stimulent. Ils livrent une démonstration parfaite, sans crainte d’ouvrir le débat.
Benoît XVI et le cardinal Robert Sarah ont répondu à l’élan de leurs cœurs. Ce livre fera date. À bien des égards, il est unique. Et, certainement, historique.
Il breve periodo di pontificato di Papa Benedetto XVI è stato contrassegnato da un momento molto positivo: il miglioramento dei rapporti tra la Chiesa cattolica romana e quella ortodossa russa. A volte capita che i ricercatori, studiando eventi importanti nella vita della chiesa, stiano cercando i loro prerequisiti in ogni fattore esterno: politico, sociale o puramente umano, psicologico. In questo caso, il ruolo decisivo è stato svolto dal fattore umano. Non psicologico però, ma spirituale. Ortodossi e cattolici hanno cercato di guardarsi l'un l'altro secondo la tradizione della Chiesa antica, a cui l'attenzione di Papa Benedetto XVI è così focalizzata come teologo. Il rispetto reciproco, nonostante le differenze, possa diventare anche una buona tradizione. E che questo libro sia una prova scritta di ciò.
Il secondo tomo del VII volume dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI approfondisce i temi e i documenti del Concilio Vaticano II. Nel loro significato teologico sono analizzate e commentate: la Costituzione Lumen Gentium (21 novembre 1964); la Costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione Dei Verbum (15 novembre 1965); la Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et Spes (7 dicembre 1965).
Il libro è una summa del pensiero di Papa Francesco e del Papa emerito Benedetto XVI sul fenomeno degli abusi sessuali perpetrati a danno dei minori da sacerdoti, laici e prelati. I due autori, pur avendo un approccio diverso sulle cause di tale fenomeno, denunciano con un’unica voce, quella di Pietro, una tragedia che non può e non deve rimanere sottaciuta, individuandone le cause e la cura. In appendice il Motu proprio di Papa Francesco “Vos Estis Lux Mundi”offre una indicazione precisa di quali provvedimenti concreti sono stati adottati per debellare questa piaga.
Benedetto XVI torna a parlare al cuore dell’uomo. Eccezionalmente ha deciso di consegnare al grande pubblico, credenti e non, questi suoi scritti, inediti per il lettore italiano, in cui affronta con sapienza e semplicità il tema dell’amore e il significato della vita. Quell’amore che è sempre stato al centro della sua riflessione, il cuore del suo magistero, tema a cui dedicò la sua prima enciclica e al quale ha deciso di ritornare oggi con questo suo ultimo libro. Queste pagine ci confermano ancora una volta che Benedetto XVI è il grande innamorato, capace di mostrare all’umanità la novità sconvolgente dell’amore di Dio e la sua passione per l’uomo.
Questo volume raccoglie gli Atti del Quinto Convegno dell’Associazione “Giovani e Tradizione” sul Motu Proprio Summorum Pontificum di S.S. Benedetto XVI, tenuto a Roma il 14 settembre 2017 per celebrare i dieci anni dall’entrata in vigore del Motu Proprio sulla liturgia latino-gregoriana. Il recupero della Messa tradizionale ha segnato l’avvio di un nuovo movimento liturgico e sensibilizzato la Chiesa sull’importanza della Liturgia nella vita della Chiesa stessa, realizzando in pieno gli auspici e lo spirito della costituzione Sacrosanctum Concilium del Concilio Vaticano II. Il convegno, che ha visto la presenza dei più importanti liturgisti, è stato pensato non esclusivamente per gli addetti ai lavori ma anche per quanti amano la liturgia tradizionale latina, in vista della loro formazione teologica e spirituale.
Il 28 febbraio 2019 ricorrono i sei anni dal giorno in cui Papa Benedetto XVI ha lasciato il pontificato come Papa regnante e ha mantenuto per sé solo il ruolo di Papa emerito, dedicato alla preghiera.
Con la guida e il coordinamento di un “decano” del giornalismo italiano, Luciano Garibaldi, un gruppo di amici di Joseph Ratzinger che hanno avuto il privilegio di frequentarlo anche in questi anni, ha raccolto tutti i suoi interventi e discorsi fatti dopo la rinuncia al soglio pontificio.
Si scoprirà così un impressionante mole di scritti che, senza interferire mai con la guida di Papa Francesco, rappresenta un grande dono alla chiesa di oggi, un magistero di altissimo livello in continuità con l’insegnamento svolto anche prima di essere eletto Papa dal più grande teologo del XX secolo.
Dal 2013 al 2018 per ogni anno c’è una beve introduzione degli autori, la raccolta dei documenti in versione integrale e tradotti in italiano se in altre lingue e varie illustrazioni e foto di cui 25 inedite.
Autori: Rita Capecchi biologa, massese, esperta di tartarughe, Anna Maria Conti, medico pediatra, milanese, e Alessandra Marra, gallerista, romana, hanno dato vita ad un gruppo su Facebook denominato «Papa Benedetto nel recinto di Pietro», seguito da un vasto pubblico di amici che guardano con profondo affetto, riconoscenza e gratitudine alla persona e all’opera di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI.
Anno per anno, con scrupolo e precisione, hanno raccolto i principali interventi, scritti e orali, del Papa emerito, hanno ricercato le immagini anche di incontri privati, e hanno riunito il tutto in un libro, per testimoniare quanto intensa e profonda sia la presenza di Joseph Ratzinger nell’area della fede e della cultura e quanto sia opportuno ripartire dalle sue parole per dare nuovo slancio a questa Europa un po’ stanca.
Curatore: Luciano Garibaldi giornalista e scrittore nato a Genova nel 1936 è uno dei più autorevoli giornalisti italiani in campo storico. Caporedattore e vicedirettore di varie testate tra cui La Notte e Gente ha collaborato con Il Giornale e Avvenire, ha pubblicato oltre trenta libri e con MIMEP: 2017 Fatima centro del mondo.
In questo numero contributi di: Francesco Bonini, Giuseppe Dalla Torre, Roberto Cipriani, Federico Lombardi, Lorenzo Ornaghi, Marco Paolino, Francesca Petrocchi, Rosita Boschetti, Antonella Cavazza, Giuseppe Ghini, Massimo Borghesi, Claudia Villa, Tito Forcellese.
Che cosa ha a che fare con le vicende attuali della Chiesa una beata mistica di due secoli fa, Katharina Emmerick, che vide la coesistenza di due papi? E perché a Fatima la veggente Lucia parlò del santo padre e di un vescovo vestito di bianco percepiti contemporaneamente come in uno specchio? E quanto le antiche profezie di Malachia fanno realmente riferimento ai pontefici dei nostri giorni, che da lui vengono definiti "gli ultimi"? In questo "excursus" documentatissimo le più significative rivelazioni relative ai tempi che stiamo vivendo vengono presentate in ogni dettaglio, mostrandone le strette correlazioni e chiarendone i risvolti. In particolare, risultano di stupefacente attualità le profezie e le apparizioni mariane più recenti: da quelle italiane di Tre Fontane e Civitavecchia, a quelle europee di Amsterdam e Medjugorje, fino a quelle brasiliane di Anguera e Itapiranga, di Akita in Giappone e di Kibeho in Rwanda, per citarne solo alcune. Tanti i campanelli d'allarme: il dilagare dell'apostasia, cioè il rinnegamento della fede da parte di sacerdoti e laici, l'espansione della massoneria e di una lobby gay fra gli ecclesiastici, e inoltre una cruenta persecuzione contro i cristiani culminante con l'assassinio del papa e un attentato terroristico in Vaticano. Le mistiche e i mistici della storia, con una particolare accentuazione in Faustina Kowalska, Luisa Piccarreta e Maria Valtorta, hanno tuttavia ricevuto nelle loro visioni la conferma di quanto preannunciato a Fatima: dopo un periodo di gravi tribolazioni, la Chiesa rifiorirà.
Un testo prezioso per comprendere la dottrina che l'attuale Pontefice da sempre ha studiato e meditato a riguardo del sublime mistero dell'Eucaristia. Quanto realizzato dall'autore con questa pubblicazione costituisce un'opera completa nella sua trattazione, sia sul piano teologico, sia per l'ampia documentazione bibliografica alla quale fa ricorso. Ogni capitolo costituisce un attento esame sulla realtà del mistero eucaristico e sull'esegesi dei termini che sono normalmente usati dalla teologia e dalla filosofia in merito alla presenza reale di Cristo sotto le apparenze del pane e del vino.