Calendario liturgico quotidiano per il Rito romano dalla I domenica di Avvento. Nell'anno liturgico 2023 si segue il Ciclo domenicale e festivo dell'Anno A e il Ciclo feriale I (anno dispari). In appendice sono aggiunti sinteticamente gli snodi fondamentali del Calendario liturgico per il Rito ambrosiano, ugualmente dalla sua I domenica di Avvento sino alla domenica conclusiva dell'anno liturgico.
Facciamo spazio alla lettura per intero della preghiera del Padre nostro perché, anche se probabilmente tutti la conosciamo a memoria, ci sarà di aiuto soffermarci sul testo rallentando la lettura e permettendo così alle parole di Gesù di entrarci dentro in una maniera nuova. Gustare è infatti il verbo migliore che descrive la vita spirituale, come canta il Salmista: «Gustate e vedete com'è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia». Le pagine di questo libro saranno un commento a questa preghiera insegnata da Gesù stesso, che lungi dall'essere semplicemente una formula, è invece "forma" per ogni preghiera cristiana. Il Padre nostro è la più grande professione di fede che come cristiani possiamo fare, perché essa non è la semplice recita di parole, ma è un programma che impegna tutta la nostra vita.
Il libro tratta dell'azione del diavolo nel mondo e nelle persone e si presenta come una sorta di guida pratica per contrastarla e liberarsene. Innanzi tutto, quasi come una premessa teologica, viene fatta ampia esposizione della presenza di Dio fra gli uomini e del suo amore, che è più forte del male e che è perciò il vero autore della vittoria sul demonio. Gli autori sottolineano la necessità di vivere in unione con Dio, tramite Gesù, e di avere fiducia nella Madonna, che il diavolo teme molto. Quindi, attraverso casi concreti - testimonianze, racconti, lettere -, si descrive la reale presenza del demonio nel mondo, richiamando specialmente l'esperienza di don Amorth, noto esorcista, con cui Angela Musolesi collabora da molto tempo. Il testo contiene anche un'intervista a don Amorth e un discorso di papa Francesco sulla vittoria di Gesù sul demonio.
Immaginate che in una ragazza sveglia ma poco istruita, figlia di contadini, maturi una vocazione religiosa irrefrenabile, dedita all'aiuto dei poveri e alla devozione a Dio Padre misericordioso. Immaginate che lei parli ogni giorno con Gesù, dia vita dal nulla a un'opera di assistenza, fondi una famiglia religiosa e sia protagonista di fenomeni mistici come bilocazioni, stimmate, levitazioni, percosse a opera del demonio, moltiplicazione di alimenti. Immaginate infine che riesca a far costruire un santuario e che prima di morire riceva l'omaggio di un grande Papa. Sembra un romanzo, invece è realtà. È la storia di Madre Speranza. "Gesù mi ha detto" la racconta.
«Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi» (Lc 22,15). È da qui che papa Francesco parte per condividere con presbiteri e diaconi, persone consacrate e fedeli laici una riflessione sulla Liturgia nella vita della Chiesa e di ogni singolo credente. Pur nella consapevolezza di quanto sia vasto il tema, il Pontefice offre alcuni spunti per aiutare il popolo di Dio a maturare nella consapevolezza del celebrare cristiano e nel contemplare la sua bellezza e verità. Una particolare attenzione è rivolta proprio alla formazione liturgica di tutto il popolo di Dio, come percorso necessario perché ognuno recuperi la capacità di vivere in pienezza l'azione liturgica, luogo dell'incontro reale con Cristo.
"Nelle diverse familiari conversazioni a voce con il Santo Padre, nell'arco dei mesi giugno 2019 - gennaio 2020, il tema principale è stato la figura di san Giovanni Paolo II, che appare sempre più poliedrica col passare del tempo. Papa Wojty?a appare sempre di più "Wojty?a il Grande- e si comprende il motivo per cui il popolo riunito in piazza San Pietro nel giorno del suo funerale abbia gridato: "Santo subito!-. Spesso, in queste confidenziali conversazioni, il discorso ha toccato anche alcuni aspetti che interessano tutta la Chiesa. Vi è stata pure la provvidenziale opportunità di raccogliere preziosi frammenti autobiografi ci di papa Francesco. Affinché "nulla vada perduto-, raccogliamo queste briciole, "i pezzi avanzati" (Gv 6,12) del grande pane moltiplicato per tutti dal Magistero di papa Francesco. È un insegnamento aver permesso di frugare nel suo cuore e nella sua mente". Dalla Prefazione di don Luigi Maria Epicoco. A 100 anni dalla nascita, un dialogo sulla vita e la spiritualità di Papa Wojty?a.
Questo libro, che ospita 365 brevi invocazioni allo Spirito Santo, non è un trattato sulla terza persona della SS. Trinità, per cui non lo si può leggere tutto d'un fiato: si tratta invece di preghiere, semplici ma potenti, che toccano il vasto campo di quasi tutti gli ambiti e le dimensioni della nostra vita. Messe a disposizione del lettore, queste preghiere hanno lo scopo di diventare uno strumento di benedizione per lui: impregnando profondamente la sua anima, gli consentiranno di immergersi soavemente nella divina presenza dello Spirito Santo e lo aiuteranno ad approfondire progressivamente l'intimità e l'amicizia con il Divino Ospite. In questo modo, egli capirà che le parole di Gesù, riferite nel Vangelo di Giovanni, sono rivolte anche a lui personalmente: «Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quel che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi» (Gv 15,15).
Questa sinossi dei quattro vangeli è definita 'nuova' perché ' pur rifacendosi all'impostazione tradizionale ' è elaborata con criteri diversi, tenendo conto delle recenti acquisizione dell'esegesi. Si caratterizza infatti per la sua struttura di tipo diacronico: il materiale testuale (nella sua versione originale greca e nella sua traduzione italiana a fronte) è fuso insieme secondo lo scema biografico di Marco, considerato dagli esperti il vangelo più antico e più aderente alla vicenda storica di Gesù. Questa struttura facilita la ricerca circa la genesi, la ricezione, l'evoluzione delle 'memorie apostoliche' su Gesù. Secondo gli studiosi questa impostazione diacronica è da ritenersi più adatta per l'analisi storico-critica dei testi evangelici, evidenziandone con più chiarezza l'evoluzione delle varie 'forme' prima della redazione finale. Il rigore e la precisione delle precedenti versioni delle sinossi si presenta rinnovato secondo questo nuovo criterio espositivo, particolarmente indicato per la sua efficacia didattica. A questo libro si può poi associare il volume II con introduzioni e commenti.
Destinatari
Scuole di teologia e di scienze religiose, seminari, presbiteri, gruppi biblici e di catechesi.
Autore
ANGELICO POPPI, frate minore conventuale, è docente di Esegesi del Nuovo testamento presso la Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale, sezione di Padova. I suoi lavori sulla sinossi e fanno lo specialista italiano più accreditato.
La passione del Signore – secondo le visioni di A.K. Emmerick (prossimamente beata) e con il racconto curato da un valente scrittore quale fu Clemens Brentano – si snoda visivamente davanti agli occhi del lettore come in un film, seguendo fedelmente il racconto evangelico.
I personaggi che vi appaiono, da Gesù Cristo a Maria… a Pilato, risultano vivi e realistici. – Chi è il vero autore di questo racconto? La questione critica non è ancora risolta e forse non lo sarà mai. In genere gli studiosi attribuiscono una parte importante alla penna e all’arte di Brentano; e tuttavia alla base di tutto ammettono l’umile monaca e mistica A.K. Emmerick.
Anna Katharina Emmerick nacque nel 1774 a Flamske (o Flamschen), presso Münster, in Germania, e fin da giovane manifestò una particolare devozione alla passione del Signore. Entrata nel 1802 fra le agostiniane di Agnetenberg, subì non pochi contrasti a motivo degli speciali doni soprannaturali di cui era favorita. Quando, nel 1811, le leggi napoleoniche soppressero il convento, venne accolta in una casa privata a Dülmen. Nel 1812 ricevette le stimmate ai piedi e alle mani. Costretta sempre a letto dalle malattie e da una debolezza continua, conobbe nel 1818 Clemens Brentano, che prese a registrare le visioni-contemplazioni della passione del Signore, di cui la Emmerick, in mezzo a gravi sofferenze, fu a lungo favorita. Morì il 9 febbraio 1824.
24 racconti luminosi e teneri da leggere durante le feste del Natale, ma - se si desidera vivere una preparazione speciale - anche in ogni giorno dell'Avvento, aspettando e preparandosi alla grande festa. Lasciatevi trasportare dalle avventure del piccolo Stefano e del suo angelo custode, dell'asino brontolone Leon, del pasticcere goloso, della sardina che voleva vedere la culla del cherubino Diego che si prepara a cantare la ninna nanna per Gesù Bambino... Per ogni racconto si dovrà trovare l'elemento o il personaggio della storia da staccare dal cartoncino che contiene tutte le sagomine per preparare, grazie a uno sfondo ad hoc, anche il proprio piccolo presepe. Età di lettura: da 6 anni.
Tra gli scritti maggiori di santa Teresa d'Avila, il Libro della Vita costituisce ancora oggi per la teologia spirituale un costante punto di riferimento, una fonte di chiarimento per i grandi problemi dell'esperienza mistica. Teresa si rivolge a tutti i suoi confessori per sottomettere al loro giudizio le sue grazie mistiche, i suoi dubbi, le sue ansie, senza alcun intento dottrinale: scrive semplicemente per obbedienza. Il testo, curato da L. Borriello e G. della Croce, si articola in 40 capitoli. I capitoli 1-10 contengono il racconto degli anni giovanili (vita in famiglia e scelta vocazionale) e dei primi vent'anni nel monastero dell'Incarnazione di Avila. Dopo la grazia dell'Ecce Homo, questa linea viene interrotta con i capitoli 11-22, dedicati a un piccolo trattato sui quattro gradi dell'orazione. I capitoli 23-31 riprendono il racconto biografico, ma su un piano spirituale e profondo: il suo rapporto con il Cristo, segnato da sempre più frequenti apparizioni, da sublimi estasi fino ai vertici dell'esperienza affettiva mistica. Nei capitoli 32-36 si legge la storia travagliata della fondazione del primo monastero della riforma carmelitana, il monastero di San Giuseppe di Avila. Infine, gli ultimi capitoli, 37-40, riecheggiano nuovamente le sue altissime esperienze mistiche, che risalgono agli anni 1562-1565.