In un serrato confronto tra numerosi brani di opere di san Tommaso, presentato da Tomas Tyn, san Bonaventura e Luisa Piccarreta, il lettore viene guidato in un percorso che mira a penetrare il misterioso rapporto tra la Volontà divina e quella umana, a partire dal loro incontro nella giustificazione. Da qui l'orizzonte si spalanca, nel quadro della Creazione, sul complesso rapporto causale che fa da sfondo alla relazione d'amore tra le due libertà, nel singolo e nella storia.
Quando il cardinale Suenens ha scritto libro Una nova Pentecoste? con il punto interrogativo esso indicava che questo Rinnovamento nello Spirito Santo, che non vedeva come un movimento nella Chiesa ma come Chiesa in movimento, non era così evidente.
Dove situare allora l'auspicio del Rinnovamento per la Chiesa che nel suo insieme è per definizione carismatica? Cosa frena il suo slancio? Le risposte a queste domande le troviamo nell'opera Lo Spirito Santo, softo vitale della Chiesa che riprende gli scritti del cardinale di Suenens concernenti il Rinnovamento che considerava come una grazia pentecostale, mariana ed ecclesiale.
«Le cose di prima sono passate, ne sono nate di nuove: ospedale, parrocchia e territorio in dialogo sinodale per chi soffre». Con questo titolo vogliamo declinare un'istanza urgente della Chiesa del nostro tempo. Si tratta di un autentico cammino da percorrere insieme, trovando il coraggio di superare vecchi schemi e ricercando instancabilmente una novità pastorale. Tutto ciò è richiesto particolarmente a noi, assistenti spirituali, (cappellani, religiosi e religiose), operatori sanitari e volontari della pastorale della salute. A noi che siamo stati particolarmente colpiti e feriti dall'esperienza della pandemia, a noi che abbiamo visto saltare tutti i nostri modelli pastorali, tutto quello che eravamo abituati a fare quotidianamente nei luoghi di cura. La sfida pertanto non è quella di tornare indietro, riproponendo vecchi schemi ormai superati, ma quella di procedere con novità e coraggio, esprimendo un modo nuovo di essere e servire. Questo è ciò che il Signore oggi, attraverso la sua Chiesa, ci chiede per continuare a fare di bene in meglio, quello che da sempre cerchiamo di realizzare accanto ai malati, alle famiglie, ai curanti. L'invito, quindi, è quello di proseguire il cammino mostrando al prossimo sofferente il volto di un Dio che fa nuove tutte le cose.
Perché esistono il dolore e la sofferenza? Paolo Curtaz riflette su uno dei grandi misteri della vita di ogni persona. La sofferenza, specie la sofferenza dell'innocente, è l'unica seria obiezione all'esistenza di un Dio buono e compassionevole e, da sempre, rappresenta un problema serio per chi accoglie il volto del Padre che Gesù ci ha svelato. Perché soffriamo? A cosa serve il dolore? Questo saggio riflette, con semplicità, sulla sofferenza, interrogando la Parola di Dio, senza voler dare una risposta esaustiva che la Bibbia stessa non offre. Paolo Curtaz, uno degli autori spirituali più apprezzati e originali di questi anni, porta in questo volume vicende personali e di altre persone segnate dal dolore, senza nessuna pretesa di dare risposte scontate, ma con il desiderio di seguire le poche tracce di luce che emergono dalla riflessione biblica e dall'esperienza di chi è passato attraverso la sofferenza riuscendo a scorgere una prospettiva di speranza.
Pane quotidiano per seguire le Messe del mese di novembre e dicembre 2022
Sono passati settant'anni dalla morte di Gabrielle Bossis, il suo diario vive ancora di luce intensa. La Luce della presenza intima e discreta di Gesù. Una storia che nasce tardi nella vita di Gabrielle a 60 anni su un piroscafo verso Il Canada. Per Lui i sessant'anni di Gabrielle non sono poca cosa, infatti non esita a chiamarla "mia Figliolina". Le Sue parole, sempre intime e confidenziali, come sussurrati all'orecchio di Gabrielle, sono rispettosi delle vicende quotidiane ma spesso così forti nella richiesta d'amore che è difficile sostenerne il peso. Un diario da maneggiare con cura. Da leggere quando vogliamo sentire la Sua voce. Accanto alle date c'è uno spazio per scrivere le nostre di date... Perché Lui ha parlato a Gabrielle ma parla anche a noi. Aprite a caso il diario quando avete bisogno o desiderio di sentire la sua voce. Non resterete mai delusi. Accompagna il diario una breve biografia di Gabrielle scritta da Lucia Barocchi. Le foto che corredano il libro sono del suo album originale trovato nella sua casa di Le Fresne in Francia. Questo diario è una porta di accesso al cuore di Cristo.
«Il silenzio è lo spazio in cui mi risveglio, in cui apro gli occhi e scorgo il vero». Questo è quanto troviamo scritto già nelle prime pagine di questo piccolo libro. Il silenzio che cura, il silenzio che aiuta a ritrovare la pace interiore. Svuotarsi dai suoni persistenti, acuti o gravi, del nostro giorno, che riempiono la nostra testa fino ad immobilizzare ogni pensiero positivo. Trovare un luogo in cui stare soli con sé stessi e parlare alla propria anima. Il silenzio inteso come preghiera e avvicinamento al trascendente.
La Comunità monastica di Bose, in collaborazione con le chiese ortodosse, ha organizzato il XXVIII Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa. Questo volume ne presenta gli Atti in tutta la loro ricchezza di contenuti, mettendo in luce i molteplici aspetti dell'insegnamento spirituale di Isacco di Ninive, padre della chiesa siriaca, che continua a toccare il cuore di tanti credenti e a essere ancor oggi una fonte inesauribile di ispirazione per la vita cristiana.
Dopo "La notte di fuoco", in cui ha descritto la sua esperienza mistica nel deserto dello Hoggar, Schmitt torna a quell'esperienza con questo diario di viaggio in Terra santa, un territorio dalle mille impronte. Betlemme, Nazareth, la Galilea, luoghi intensi e cosmopoliti ritratti in presa diretta mentre l'autore approfondisce la sua esperienza spirituale, le sue domande, le sue riflessioni e sensazioni, i suoi stupori fino alla sorpresa finale, a Gerusalemme, di un incredibile incontro con quello che chiama "l'incomprensibile". Un percorso concluso a Roma, centro del cristianesimo, con un colloquio privato con papa Francesco, denso di significato e di echi che perdurano in queste pagine. Con una lettera di papa Francesco all'autore.
Una raccolta degli scritti più significativi di don Luigi Giussani, curata dal suo successore alla guida di Comunione e Liberazione. Testi che continuano ad accompagnare e sostenere moltissime persone nella quotidiana vita di fede.
Viviamo in un mondo caratterizzato dall'egoismo e dall'indifferenza e siamo esposti a eventi improvvisi e dolorosi che possono colpirci come fulmini a ciel sereno, come la recente pandemia. In nostro aiuto viene Francesco di Sales, dottore della Chiesa e vescovo di Ginevra in un'epoca segnata da profonde crisi sociali e religiose: questo grande santo aveva sempre la parola giusta per ognuno e si poneva in ascolto costante dell'altro, che consolava, incoraggiava e rassicurava. Nessuno meglio di lui ha saputo rivelare il "Dio di ogni consolazione" attraverso gesti e parole di infinita delicatezza, incoraggiando e guidando gli uomini alla fonte della vera consolazione: l'amore per Gesù, offertosi al Padre sulla croce per la nostra salvezza.
«Forse da bambini qualcuno ci ha detto: "Se non fai il bravo, non ti voglio bene". E noi ci siamo sentiti in trappola, magari sforzandoci di essere buoni, bravi secondo le aspettative di chi ci doveva amare: ci siamo messi il "grembiulino bianco", per essere riconosciuti. Poi magari un giorno qualcuno ci ha detto: "Anche se non sei bravo, ti amo lo stesso" e ci siamo sentiti liberi. Abbiamo fatto esperienza che le macchie del nostro grembiulino non hanno ucciso l'amore, abbiamo toccato con mano la misericordia, che non è un cancellino che ci toglie le macchie, ma le abbraccia con tenerezza. Facciamo proprio così quando a nostro modo (e sicuramente in buona fede) applichiamo la bellezza della misericordia alle vite che incontriamo. Qualche volta, però, al di là delle nostre buone intenzioni, ne esce un'applicazione distorta, una maschera, appunto, che applichiamo ai fatti che incontriamo, talora assai vicini. Aiutarci reciprocamente a togliere queste maschere può essere rigenerante. E perfino divertente».