"Qui vivono maestro Nicola, barbiere, e Pietro Pérez, curato, don Chisciotte e Sancio Panza, Ronzinante e Dulcinea del Toboso, il baccelliere Sansone Carrasco e Ginesio di Passamonte, l'arguta Dorotea e don Fernando, qui c'è la grotta di Montesinos e c'è Cervantes fra mille avventure e luoghi fantastici, poi ci sei tu, lettore, primo personaggio del libro, tu che in queste terre di pagine e parole, appena entri, prendi il nome di Alonso Quijano:" (Gian Luca Favetto".
Cofanetto di tre testi scelti con la consulenza di Carlo Carena e con incisioni originali di Mauro Maulini. Il cofanetto contiene: Jacopo da Varagine, Legenda aurea. Il Natale e l'Epifania; Il protovangelo di Giacomo; Giovanni da Hildesheim, La storia dei re magi.
"Teresa Raquin", che inaugura la grande stagione artistica di Zola, è una delle opere più rappresentative del realismo francese. Sposata infelicemente a Camillo, un uomo debole e malato, Teresa si lascia sedurre da Lorenzo, ex pittore nullafacente, cinico, parassita. Insieme concepiscono e portano a termine l'assassinio di Camillo. In questo romanzo - definito dall'autore un "grande studio psicologico e fisiologico" - Zola vuole raccontare, nella secchezza bruciante di un referto clinico, la storia di una degradazione. Ne risulta un'opera scabrosa, vero e proprio romanzo nero insieme appassionante e inquietante.
"Non era un uomo, eppure era molto simile all'uomo". E allora cosa è l'individuo gentile e fragile che si fa passare per cittadino britannico, nascondendosi dietro il nome altisonante di Thomas Jerome Newton, che accumula in breve tempo una vera e propria fortuna grazie a invenzioni geniali e inaudite, che vive in solitudine quasi completa dedicandosi a un compito misterioso e immane?
Fin dal 1940 centinaia di capolavori dai musei di molte città italiane furono segretamente trasferiti nel Palazzo Ducale di Urbino, e in altre località, reputate sicure, dell'Italia centrale. Ma nel 1943 quei rifugi divennero ancora insicuri ed esposti a una nuova minaccia: la deportazione. Fu allora che lo stesso gruppetto di volenterosi, con pochi mezzi di fortuna, attuò il trasferimento di quel patrimonio nei ripari sicuri dei Musei Vaticani. Uno dei protagonisti fu Emilio Lavagnino, padre della scrittrice che in queste pagine ricostruisce l'avventura movendosi tra documenti e diari sperduti, mescolandovi i propri ricordi personali di figlia adolesecente, e le piccole avventure di una famiglia movimentata, come in un romanzo mémoire.