Pieni di vita è un intreccio di storie vere, vissute da quanti desiderano "agganciare" il cielo, alla ricerca di un dialogo con l'Assoluto, nella loro povera misura fatta di fragilità e dubbi.
La Casa è luogo dell'incontro e dell'accoglienza (in-gresso), luogo della comunione (cucina), luogo della parola meditata e studiata (sala), luogo della relazione con se stessi (bagno, camera da letto), con il proprio sposo/a (camera matrimoniale), con figli e genitori (tutta la casa), luogo della memoria (scale, soffitta), luogo della creatività (orto, giardino, laboratorio...). La casa è il luogo e il tempo della liturgia familiare. Ogni stanza è luogo di liturgia e può accogliere una preghiera. Questo piccolo libro è una raccolta di semplici e originali preghiere della mensa in famiglia, dedicate a ogni angolo della propria casa.
Questo libro non è un manuale di preghiera. La sua lettura fa cogliere l'animo di un sacerdote che si esprime con lo stile della preghiera. "Trasmetto alla mia gente il cuore del prete", questo fa don Ambrogio Villa ogni volta che "regala" una preghiera ai suoi parrocchiani, di ieri e di oggi.
Una guida pratica e spirituale, per tutti coloro che desiderano coniugare preghiera e vita attiva.
Pregare è una necessità vitale. Se la preghiera è il respiro dell’anima, noi come non possiamo vivere fisicamente senza respirare, così non possiamo vivere spiritualmente senza pregare. Per questo la Chiesa esorta i fedeli a una preghiera regolare soprattutto attraverso la Liturgia della chiesa. La preghiera liturgica che ci mette in relazione oggettiva con Gesù Cristo presente nella Chiesa dona un contenuto reale alla nostra crescita interiore …
(Dalla prefezione di Mons. Michele Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina)
La preghiera è colloquio, ascolto e risposta alla parola di Dio; è il dialogo personale e autentico con Dio, vissuto nelle profondità del proprio essere. Può essere preghiera di lode, preghiera di invocazione, preghiera di adorazione; può essere preghiera di esame di coscienza, di meditazione, di contemplazione, di ripetizione, di applicazione dei sensi o preghiera di riassunto.
Ci sono eventi nella vita che hanno il potere di condurci all'esperienza originaria della nascita, a quella prima e assoluta obbedienza al mistero di Dio dentro il quale abbiamo iniziato a esistere. Amare con passione, soffrire per un lutto improvviso, vivere incontri inaspettati che intercettano i desideri segreti del cuore… Qualunque sia il veicolo di questo impatto con il mondo divino, esso fa irruzione nella nostra vita provocandoci a uno sguardo sul suo mistero, perché sentiamo che questo mono, pur così diverso dal nostro, è per noi.
Attraverso una serie di percorsi contemplativi, scopriamo che le parole del Padre nostro, molto più che una semplice formula, sono una scuola di vita, avvincente e appassionata, e ogni volta che le pronunciamo si compie una trasfigurazione del nostro volto interiore che diventa "uno" con Dio.
Giovanni Paolo II, durante la visita pastorale in una parrocchia della sua diocesi di Roma, si è espresso nei seguenti termini: “La preghiera è il primo e fondamentale apostolato della comunità cristiana: apostolato della preghiera, apostolato della parrocchia mediante la preghiera”. Qualcuno dirà: “Come? La preghiera apostolato? E’ la prima volta che lo sento dire! Ho sempre saputo che quando si parla di apostolato si pensa, per esempio, alla predicazione dei sacerdoti, al catechismo fatto anche dai laici, all’aiuto dato a chi si trova nel bisogno, ai missionari, al volontariato oggi tanto diffuso, ecc… Ma che il pregare possa essere una forma di apostolato, anzi che sia il primo e fondamentale apostolato mi risulta nuovo!”. Eppure le cose stanno proprio così. Anche la preghiera è apostolato. L’ADP (Apostolato della Preghiera) è un’associazione del tutto particolare; non fa concorrenza a nessuno. Ogni fedele, associato o no, trova in essa l’ossigeno, l’aria pura e sana con cui la vita soprannaturale e l’attività apostolica sempre e dappertutto si rinnovano e si rafforzano.
«La preghiera è sempre poesia, la luce è fattore determinante della teofania liturgica improntata di trasfigurazione, cui fa eco l'icona, pregnante di presenza del mondo a venire, mentre mistici profumi e canti spiritualizzano i sensi e rapiscono l'anima. Giovanni Paolo II, nella lettera apostolica "Orientale Lumen" ben descrisse questa peculiarità asserendo: "La preghiera liturgica in Oriente mostra una grande attitudine a coinvolgere la persona umana nella sua totalità: il mistero è cantato nella sublimità dei suoi contenuti, ma anche nel calore dei sentimenti che suscita nel cuore dell'umanità salvata. Nell'azione sacra anche la corporeità è convocata alla lode e bellezza". L'uomo nuovo in Cristo trova ricomposta in unità la propria persona: corpo, anima e spirito celebrano il mistero e insieme ne divengono tempio, dossologia, "incarnazione". [...] Gli inni acatisti sono una preghiera, sia personale sia comunitaria, che racchiude tutte queste caratteristiche. [...] Non solo, ma tra i vari inni, essi certamente sono tra quelli che più di altri esprimono il variegato arcobaleno dei sentimenti, toccando le corde dell'interiorità con liriche espressioni». (Luciana Mirri)
Sette meditazioni: un aiuto per il lettore che desidera iniziare un cammino di preghiera aprendosi a un dialogo sincero con Dio.
Un manuale di preghiera per principianti. Un'eccellente risorsa per la formazione spirituale individuale o per creare un gruppo di preghiera nella propria comunità.