Da diversi anni il Seminario di Milano ha inserito nella propria proposta formativa una serie di lezioni sul celibato aventi come destinatari, in particolar modo, i seminaristi del secondo anno di Teologia. Obiettivo delle lezioni è quello di mettere a fuoco le molte questioni connesse con il celibato a livello ecclesiologico e teologico-spirituale. Solo da alcuni anni si è focalizzato in modo più sistematico anche l'aspetto psicologico. Il presente volume ha a cuore i problemi di questa sfera umano-affettiva e raccoglie testimonianze, domande, preoccupazioni, perplessità di cui, negli anni di insegnamento, l'autore è venuto a conoscenza direttamente dai seminaristi. Non si tratta, però, di un saggio sui problemi del celibato o sui problemi nel celibato. Il volume intende seguire un percorso diverso, trattare cioè il celibato nella sua concretezza e cercare di rispondere a molte domande.
Il tema della Giornata di studio, svoltasi il 18 gennaio 2007 presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, che poneva a confronto il rapporto fra psicoterapia e consulenza spirituale, è certamente oggi non solo uno dei più significativi in questo ambito, ma anche uno dei più dibattuti. Da un lato il Prof. Mario Aletti, valendosi delle proprie competenze e dell'esperienza personale accumulata in anni di lavoro psicologico e di insegnamento, ha sottolineato con lucidità i pericoli di certe spiritualità ingenue, ed ha colto le possibili applicazioni di alcuni aspetti della pratica psicoterapeutica nell'accompagnamento spirituale. Dall'altro, Madre Ignazia Angelini ha preferito prendere l'avvio dalla ricchezza della tradizione cristiana, per rileggere, grazie ad un'accurata strumentazione teologica, il vissuto della propria esperienza monastica. I tempi ristretti nei quali si è svolto l'incontro non hanno permesso un ulteriore approfondimento delle tematiche che, tuttavia, hanno suscitato un interesse non indifferente e un dibattito vivace. Il terzo contributo, del Prof. Antonio Montanari, si pone in dialogo con gli interventi precedenti, cercando di cogliere e di rispondere ad alcune delle loro provocazioni.
Il volume raccoglie le relazioni dell'ultimo anno del Corso Triennale di Formazione per Formatrici organizzato dall'Usmi.
Testimonianza viva di un cammino possibile verso l'Unità, nell'oggi di Dio e del mondo. L'avventura di Grandchamp: quando l'incontro con l'altro, con altre comunità ecclesiali, religiose e monastiche, diviene feconda, allora si aprono cammini di speranza per la Chiesa e per il mondo.
Nato a Eziowelle, in Nigeria, il 1 novembre 1932, a nove anni rinacque al fonte battesimale con il nome di Francis, crescendo alla scuola di Cristo sotto la guida del suo parroco, il beato Michael Cyprian Iwene Tansi. Entrato nel Seminario di Onitsha, ha completato gli studi teologici a Roma, dove fu ordinato sacerdote il 23 novembre 1958. All'età di 32 anni, nel 1965, fu nominato Vescovo coadiutore di Onitsha, in Nigeria, Chiesa che fu presto chiamato a presiedere, all'età di 35 anni, come Arcivescovo. Per 18 anni, dal giugno del 1967 al maggio 1985, ha speso le migliori energie al servizio appassionato di questa Chiesa africana. Fu chiamato dal Papa, nel 1984, a presiedere l'allora Segretariato per i Non Cristiani, oggi Pontificio Consiglio per il Dialogo InterReligioso. Nel 1985, a 53 anni, fu creato Cardinale di Santa Romana Chiesa. Dal 2002 è Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. «Mio caro fratello sacerdote, benvenuto nel sacro presbiterato. Eccoti i miei pensieri su questo ministero dopo cinquant'anni di impegno vissuto. Forse ne troverai utili alcuni. Buon viaggio». Così il Cardo Francis Arinze spiega lo spirito che ha animato la stesura di queste riflessioni, in occasione del 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Ne è venuta una sorta di lettera confidenziale ad un giovane sacerdote, in cui, alla luce dell'esperienza vissuta, sono passati in rasse¬gna i punti che motivano e sostengono il dono e l'impegno del ministero sacerdotale. Il volume è arricchito dai Ricordi della partecipazione al Concilio Vaticano II.
In questo volume si presenta la problematica del burn-out com’è diffusa tra i presbiteri. Il «bruciarsi» (tale è il significato della parola inglese) indica il momento del crollo psicologico che si manifesta con una crisi ansiosa, una depressione ed è dovuta a un carico eccessivo di responsabilità conseguente alla coscienza di una scarsa adeguatezza al compito assunto o assegnato e alla mancanza di comprensione da parte degli altri. Il volume contiene una serie di utili contributi: da Marcantonio Caltabiano abbiamo un’indagine compiuta sui presbiteri della Diocesi di Padova nel 2004; da Luciano Sandrin sono analizzate le variabili (personalità, contesto, capacità relazionale) incluse nel fenomeno dello stress lavorativo nelle professioni d’aiuto, sia in genere che in ambito pastorale; Giorgio Ronzoni esamina le cause strutturali del burn-out nel ministero presbiteriale e mette in rilievo il rischio di svolgere in modo burocratico il proprio servizio. Umberto Andreetto descrive e valuta le difficoltà dei presbiteri più giovani, focalizzando i più frequenti disturbi di personalità che a volte si manifestano, mentre Luciano Manicardi studia le crisi dell’«età di mezzo» nella vita del presbitero e ne ricava preziose indicazioni sul come affrontare tali crisi sia sul piano spirituale del singolo che sul piano pastorale.
Destinatari
Studenti di teologia, soprattutto; ma l’opera sarà utile a molti livelli e a lettori di varia estrazione.
Autore
Curatore del volume è GIORGIO RONZONI pastoralista, della Facoltà Teologica del Triveneto; autori dei contributi sono: MARCANTONIO CALTABIANO, demografo, docente di Scienze Statistiche all’Università di Padova; LUCIANO SANDRIN, docente di Psicologia al Camillianum di Roma; UMBERTO ANDREETTO, psicoanalista della Facoltà di Medicina dell’Università di Padova; LUCIANO MANICARDI, biblista, della Comunità di Bose.
L'intento dell'opera è quello di far conoscere il prezioso tesoro della tradizione dei Servi di Maria anche al di fuori della realtà servitana. Questo volume delle Fonti storico-spirituali dei Servi di santa Maria (il terzo), comprende il periodo che va dal 1496 al 1623, anno della morte di tre personalità eminenti che segnano un'epoca nella storia dei Servi: fra Bernardino Ricciolini, restauratore della vita eremitica a Monte Senario, fra Arcangelo Giani, annalista dell'Ordine, e fra Paolo Sarpi, teologo e politico.
L'intento dell'opera è quello di far conoscere il prezioso tesoro della tradizione dei Servi di Maria anche al di fuori della realtà servitana. In questo testo che è da considerarsi il completamento del terzo volume, viene offerta una scelta di testi tratti dalla vasta produzione letteraria dei Servi di Maria del periodo che va dal 1496 al 1623.
E' ancora attuale il tema della vocazione? Cosa c'e' in gioco in una questione cosi decisiva per la vita della chiesa? E' possibile parlare oggi in termini positivi di vocazione", quindi non necessariamente in una prospettiva di crisi? Il testo di Bellet, attraverso una riflessione di carattere filosofico, ritrova i lineamenti essenziali della vocazione, la sua figura originaria dentro le forme storiche in cui si e' realizzata e si realizza. Potremmo definire quest'opera un'antropologia fenomenologica della vocazione cristiana. "
«Nella cultura odierna il celibato sacerdotale è diventato tema continuamente alla ribalta. Tema che è al centro di appassionati dibattiti a tutti il livelli e di una discussione che va ben al di là dell'ambito strettamente ecclesiale. [...] Da più parti si è manifestata la volontà di sollecitare la Chiesa cattolica latina a rie-saminare la condizione celibataria, la cui osservanza secondo alcuni sarebbe diffi-cile nel nostro mondo e nel nostro tem-po. Vi sono sacerdoti e laici favorevoli al celibato, ma ve ne sono altri favorevoli ad una libera scelta del celibato e sono disposti ad accettare i preti sposati. In ta-le contesto non è superfluo continuare a domandarsi: il celibato è in se stesso una negazione di umanità? Tra celibato e sa-cerdozio esiste un legame assolutamente necessario?» (dalla Prefazione). Gli Autori si propongono di rispondere a tali interrogativi presentando il signifi-cato del celibato ecclesiastico nella storia; evidenziando le ragioni teologi-che e le opportunità pastorali di tale stato; analizzando la diversa situazione dei presbiteri nelle Chiese orientali.
«Leggendo gli scritti della venerabile Concepción, si resta toccati dal suo sguardo spirituale, che getta una luce di particolare bellezza sulla vocazione alla santità dei ministri ordinati, invitandoli a guardare con occhi più spirituali alle dimensioni eccezionali del mistero, che essi incarnano in virtù dell'Ordinazione Sacerdotale. Quest'opera è in armonia con la tradizionale dottrina cattolica sul sacerdozio, ma ha un suo specifico linguaggio spirituale; direi che essa ci aiuta ad approfondirne il mistero e soprattutto ci fa meditare sulla trasformazione del sacerdote in Cristo». Darío Cardinale Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero (2004) Il volume è l'edizione italiana di A mis sacerdotes di Concepción Cabrera de Armida: si tratta dei colloqui spirituali sul sacerdozio che lei ha avuto con Gesù durante la preghiera, dal 1927 al 1932. Per tale edizione Padre Juan Gutièrrez, teologo esperto dei suoi scritti, ha curato la selezione dei testi principali e la strutturazione tematica dell'opera. Uno strumento utile per la formazione spirituale dei sacerdoti.