Rivista mensile di informazione e formazione apologetica, n. 118/dicembre 2012.
03 Editoriale - Memorare («Ricordati»)
.....di Gianpaolo Barra
04 Lettera del direttore
06 Dove trovare il Timone
09 Nuovi Quaderni del Timone
INFORMAZIONE
10 News dall'Italia e dal mondo
12 Natale da cristiani
.....di Costanza Miriano
14 5 anni di Messa antica
.....di Andrea Tornielli
16 Quei martiri dimenticati
.....di Toni Brandi
18 Obama, il peggio deve venire
.....di Riccado Cascioli
20 Il Kattolico. 1960
.....di Rino Cammilleri
FORMAZIONE
22 Fede cattolica e progresso
.....di Massimo Introvigne
25 Non tutti sanno che...
26 Menzogne su Gesù
.....di Ilaria Ramelli
28 "Perle" d'America
.....di Andrea Galli
30 La ragionevolezza della Trinità
.....di Giacomo Samek Lodovici
32 Benedetto Croce
.....di Laura Boccenti
34 Hanno scritto... hanno detto...
47 L'altare
.....di Andrea De Meo
48 Ezra Pound: contro l'usura
.....di Andrea Sciffo
50 Scienza: un grazie alla Chiesa
.....di Francesco Agnoli
52 Buddismo? No, grazie
.....di Vincenzo Sansonetti
54 Il catechismo di tutti
.....di Mario Palmaro
56 Lasciate che vengano a me (2)
.....di Rosanna Brichetti Messori
58 È di una nuova evangelizzazione
.....di Marco Invernizzi
60 La vera pace
.....di Don Pietro Cantoni
61 Il Purgatorio
.....di Stefano Biavaschi
62 Libri di casa nostra
.....a cura di Giovanni De Marchi
64 Vivaio.
.....di Vittorio Messori
67 Cattolici in internet
.....di Alessandro Nicotra
DOSSIER: LA SANTA MESSA
di Don Valentino Viganò
36 Il fine e i frutti della Santa Messa
37 Riti di Introduzione
38 Liturgia della Parola
39 Credo
40 Offertorio
41 Il Canto del Santo
42 La preghiera eucaristica o canone
43 Il Padre Nostro
44 La Comunione
46 Benedizione
Studia Orientalia Christiana-Collectanea è la rivista annuale del Centro Francescano di Studi Orientali Cristiani del Cairo e raccoglie il frutto della ricerca degli studiosi residenti al Cairo e di altri colleghi. Indice del n. 45 (studi anno 2012): Bartolomeo Pirone - Anb Bishoy; Awad Wadi - The Western Fathers in the Confessio Patrum; Awad Wadi - The Arabic lives of saint Takla Haymanot; Jacques Masson - Catalogue des manuscrits arabes de la bibliothèque des Pères Jésuites au Caire; Armando Serra - Cesure di Varallo sacromontana con repliche di terrasanta.
L'ultimo numero (Regno-doc. n.17, 2012)
Documento
Ecclesia in Medio Oriente. Es. apost. postsinodale Chiesa in Medio Oriente, comunione, testimonianza
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.17, 2012, p.513
«Non temere piccolo gregge». Con questo incoraggiamento Benedetto XVI ha consegnato lo scorso 16 settembre la sua esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in Medio Oriente a «tutti i pastori e fedeli cristiani in Medio Oriente», una terra «scelta in maniera particolare da Dio», ma nella quale ancora oggi i popoli «sperimentano in maniera drammatica i travagli umani» e «i cristiani risentono in maniera particolare, e talvolta con stanchezza e poca speranza, delle conseguenze negative di conflitti e di incertezze». Frutto del Sinodo celebrato nell’ottobre del 2010 (cf. Regno-doc. 19,2010,626ss), il testo riflette la complessa ricchezza di Chiese e tradizioni religiose presenti sul territorio soffermandosi sulla denuncia del fondamentalismo, sul valore testimoniale della comunione e su diverse questioni ecumeniche e interreligiose. La fedeltà al passato – in particolare alla nobile tradizione liturgica, «elemento essenziale di unità spirituale e di comunione» – deve coniugarsi al coraggio di «rispondere alle numerose e nuove sfide pastorali» del presente e del futuro. Interessante l’attenzione dedicata ai temi dell’immigrazione e della discriminazione delle donne, che a giudizio del papa devono «impegnarsi ed essere più coinvolte nella vita pubblica ed ecclesiale».
Documento
Il consenso. Viaggio apostolico in Libano (14-16 settembre 2012)
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.17, 2012, p.531
Non era scontato l’esito del viaggio in Libano di papa Benedetto XVI (cf. Regno-att. 16,2012,505) per la consegna dell’esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in Medio Oriente (cf. qui a p. 513). Non solo a motivo del vicino conflitto siriano e degli incerti equi libri della regione e del paese dei cedri in modo particolare; ma anche perché il papa giungeva all’indomani dell’uccisione in Libia (11 settembre) del l’ambasciatore americano Chris Ste vens e degli scontri causati dalla diffusione di un film contro il profeta Maometto, che si sono trasformati in protesta antioccidentale in tutto il Medio Oriente. Le sue parole hanno creato consenso; hanno dato forza alla migliore tradizione libanese di «convivenza» tra cristiani e tra cristiani e musulmani; hanno ribadito che tutta la Chiesa e in particolare «il papa non dimentica» la Siria e i «dolori» di una regione che sembra vivere «un parto senza fine»; hanno ricordato infine di porre «sempre la persona al centro», perché essa è il fondamento saldo d’ogni legittima «liberazione».
Documento - Parte / Inserto
Il consenso. Scelti da Dio (Discorso presso il Palazzo presidenziale di Baabda)
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.17, 2012, p.531
Non era scontato l’esito del viaggio in Libano di papa Benedetto XVI (cf. Regno-att. 16,2012,505) per la consegna dell’esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in Medio Oriente (cf. qui a p. 513). Non solo a motivo del vicino conflitto siriano e degli incerti equi libri della regione e del paese dei cedri in modo particolare; ma anche perché il papa giungeva all’indomani dell’uccisione in Libia (11 settembre) del l’ambasciatore americano Chris Ste vens e degli scontri causati dalla diffusione di un film contro il profeta Maometto, che si sono trasformati in protesta antioccidentale in tutto il Medio Oriente. Le sue parole hanno creato consenso; hanno dato forza alla migliore tradizione libanese di «convivenza» tra cristiani e tra cristiani e musulmani; hanno ribadito che tutta la Chiesa e in particolare «il papa non dimentica» la Siria e i «dolori» di una regione che sembra vivere «un parto senza fine»; hanno ricordato infine di porre «sempre la persona al centro», perché essa è il fondamento saldo d’ogni legittima «liberazione».
Documento - Parte / Inserto
Il consenso. Speranza per il Medio Oriente (Discorso all’incontro coi giovani)
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.17, 2012, p.534
Non era scontato l’esito del viaggio in Libano di papa Benedetto XVI (cf. Regno-att. 16,2012,505) per la consegna dell’esortazione apostolica postsinodale Ecclesia in Medio Oriente (cf. qui a p. 513). Non solo a motivo del vicino conflitto siriano e degli incerti equi libri della regione e del paese dei cedri in modo particolare; ma anche perché il papa giungeva all’indomani dell’uccisione in Libia (11 settembre) del l’ambasciatore americano Chris Ste vens e degli scontri causati dalla diffusione di un film contro il profeta Maometto, che si sono trasformati in protesta antioccidentale in tutto il Medio Oriente. Le sue parole hanno creato consenso; hanno dato forza alla migliore tradizione libanese di «convivenza» tra cristiani e tra cristiani e musulmani; hanno ribadito che tutta la Chiesa e in particolare «il papa non dimentica» la Siria e i «dolori» di una regione che sembra vivere «un parto senza fine»; hanno ricordato infine di porre «sempre la persona al centro», perché essa è il fondamento saldo d’ogni legittima «liberazione».
Documento
Afferrati dalla verità. Omelia nella messa a conclusione dell’incontro con il Ratzinger Schülerkreis
di Benedetto XVI
Regno-doc. n.17, 2012, p.536
teologi seguiti nell’abilitazione e nel dottorato da Joseph Ratzinger quando era docente di teologia a Bonn, Münster, Tübingen e Regensburg (ne fanno parte per esempio Barthélemy Adoukonou, Wolfgang Beinert, Joe Fessio, il vescovo ausiliare di Amburgo Hans-Jochen Jaschke, l’arcivescovo di Vienna card. Christoph Schönborn, Réal Tremblay, Hansjürgen Verweyen e l’italiano Cornelio del Zotto), si riunisce abitualmente ogni anno dal 1978 e ha conservato la tradizione anche dopo l’elezione del maestro al soglio pontificio. Quest’anno il seminario estivo ha avuto luogo dal 30 agosto al 3 settembre a Castel Gandolfo sul tema: «Risultati e domande ecumenici nel dialogo con il luteranesimo e l’anglicanesimo». A conclusione del percorso il 2 settembre il papa nell’omelia alla celebrazione eucaristica con i suoi ex allievi ha riflettuto sul rapporto tra la ricerca teologica e la verità: «È la verità che ci possiede, è qualcosa di vivente! Noi non siamo suoi possessori, bensì siamo afferrati da lei. Solo se ci lasciamo guidare e muovere da lei, rimaniamo in lei, solo se siamo, con lei e in lei, pellegrini della verità, allora è in noi e per noi. Penso che dobbiamo imparare di nuovo questo “non-avere-la-verità”».
Documento
Un’adeguata ermeneutica conciliare. Il card. Scola nel 50°dell’apertura del Vaticano II
di A. card. Scola
Regno-doc. n.17, 2012, p.538
Lo scorso 3 ottobre, il card. Scola ha tenuto la prolusione d’apertura – intitolata Dagli albori all’apertura del Concilio. Note per una lettura del Vaticano II – al Convegno internazionale «Il concilio ecumenico Vaticano II alla luce degli archivi dei padri conciliari», promosso (dal 3 al 5 ottobre) dal Pontificio comitato di scienze storiche in collaborazione col Centro studi e ricerche «Concilio Vaticano II» della Pontificia università lateranense. «Nel rispetto della mia competenza», scrive l’arcivescovo di Milano, il contributo «intende soffermarsi su tre nodi ermeneutici emergenti dai principali fatti e documenti del periodo di cui il Congresso si occupa»: il rapporto tra l’elemento teologico e quello storico, e di conseguenza la definizione del «soggetto» dell’ermeneutica conciliare; la questione dell’«indole pastorale del Vaticano II»; e l’intreccio tra «evento» e «corpus dottrinale». L’intenzione dichiarata, «offrire qualche pista per un’adeguata ermeneutica conciliare necessaria per comprendere il processo di recezione», trova nell’idea di riforma nella continuità, proposta da Benedetto XVI, la categoria che sembra «più conveniente per leggere la natura dell’evento conciliare e per un’adeguata ermeneutica del suo corpus nell’ottica della pastoralità».
Documento
Verso Firenze 2015. CEI – Consiglio permanente. Sessione autunnale (24-27 settembre 2012)
di Episcopato italiano
Regno-doc. n.17, 2012, p.550
Alla vigilia dell’apertura del Sinodo sulla nuova evangelizzazione, si è svolto a Roma il Consiglio permanen te della CEI. Nell’«Anno della fede», «nel 50° anniversario del Concilio VaticanoII e nel 20° della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica» i vescovi italiani hanno insistito sulla «formazione cristiana degli adulti tra rinnovamento e istanza educativa», a cui dare attenzione in un percorso che prevede la celebrazione di una Settimana sociale nel 2013 e soprattutto del Convegno ecclesiale nazionale incentrato sul tema della fede (Firenze, settembre 2015). Il Consiglio permanente ha così costituito un Comitato preparatorio – con i vescovi Ambrosio, Bianchi, Raspanti – presieduto dall’arcivescovo di Torino, mons. C. Nosiglia. Il comunicato finale che qui pubblichiamo dà conto anche della preoccupazione dei vescovi «per le difficoltà della gente», in particolare le famiglie, ribadendo la necessità di eque «politiche fiscali», della «libertà educativa» nonché il rifiuto di forme di «riconoscimento», per le unioni di fatto e per quelle omosessuali, analoghe a quelle previste «per la famiglia fondata sul matrimonio».
Documento
Con la forza dell’eucaristia. I vescovi delle Marche
di I vescovi delle Marche
Regno-doc. n.17, 2012, p.554
L’esperienza del Congresso eucaristico nazionale, vissuta nel settembre 2011, ha risvegliato nelle Chiese marchigiane «la consapevolezza di avere Cristo come centro della nostra vita cristiana e del nostro annuncio… Se non vogliamo disperderne l’eredità, il principale obiettivo della nostra pastorale deve rimanere quello di ricentrare la nostra attenzione proprio su Cristo Gesù; meglio ancora, di lasciarci guardare negli occhi da lui». Con la lettera Con la forza dell’eucaristia: dal Congresso eucaristico nazionale al Convegno ecclesiale regionale, presentata il 23 marzo 2012, le Chiese delle Marche raccolgono l’eredità dell’intensa esperienza del settembre 2011 per dare un forte orientamento eucaristico alla preparazione del II Convegno delle diocesi della regione, che avrà luogo dal 22 al 24 novembre 2013 dopo vent’anni dal precedente e porterà il titolo «Alzati e va’… Vivere e trasmettere oggi la fede nelle Marche». Il processo preparatorio del Convegno prende il via in ottobre, in concomitanza con l’apertura dell’Anno della fede; è accompagnato da un sussidio, che porta lo stesso titolo del Convegno ed è pubblicato dalle Edizioni Dehoniane Bologna.
Documento
Annuncio e nuova evangelizzazione. Lettera pastorale dell’episcopato belga (settembre 2012)
di I vescovi del Belgio
Regno-doc. n.17, 2012, p.561
L’imminente apertura dell’Anno della fede ha suggerito anche ai vescovi belgi di mettere mano a una lettera pastorale dedicata al tema dell’Essere cri stiani oggi e pubblicata nel mese di settembre. Il breve testo ha alle spalle una stagione travagliata non solo per i «profondi cambiamenti» avvenuti in ter ritori un tempo cristianizzati, ma anche per le profonde ferite all’interno della comunità ecclesiale legate ai casi di violenze sessuali verso minori – che hanno visto coinvolti anche ecclesiastici di primo piano – e a come essi sono stati gestiti (cf. anche Regno-att. 2,2012,9ss). Il tono è insolitamente accorato e la forte coerenza del testo è tutta incentrata sull’annuncio kerigmatico nell’oggi d’ogni uomo e con ogni uomo, vero nucleo di questa ri-partenza: «Il tempo è cambiato (…) e ci invita a riscoprire l’originalità e la bellezza del Vangelo, e a vedere quanto appaghi l’esistenza il fatto di viverlo. Vale la pena discuterne insieme. Cercare insieme ciò che significa concretamente il fatto di mettersi alla sequela di Gesù: è la massima priorità che la Chiesa deve prefissarsi. Per raggiungere questo scopo, possiamo ispirarci e aiutarci vicendevolmente».
Documento
Uscire dalla Chiesa. Decreto generale della Conferenza episcopale tedesca
di Conferenza episcopale tedesca
Regno-doc. n.17, 2012, p.567
Fra i cattolici tedeschi, i quali sostengono la loro Chiesa attraverso una tassa apposita, «chi, per una qual siasi ragione, dichiara davanti all’autorità ci vile competente la propria uscita dalla Chiesa infrange il dovere di preservare la comunione con la Chiesa… e il dovere di offrire il suo contributo materiale affinché la Chiesa possa assolvere i suoi compiti». La Chiesa istituzione e la Chiesa comunità di fede coincidono: per questo l’uscita comporta come conseguenza il non poter più ricevere i sacramenti e il non poter assumere incarichi e ministeri. Il Decreto generale del la Conferenza episcopale tedesca sull’uscita dalla Chiesa, reso pubblico il 20 settembre con l’approvazione della Santa Sede ed entrato in vigore il 24 settembre, è tuttavia accompagnato da una Lettera che il parroco competente deve inviare alla persona uscita dalla Chiesa immediatamente dopo aver preso conoscenza della sua dichiarazione, per invitarla a un colloquio personale sui motivi della scelta. Rispetto al passato, non è più prevista automaticamente la scomunica per chi dichiara alle autorità civili la propria uscita dalla Chiesa cattolica.
Documento - Parte / Inserto
Uscire dalla Chiesa. Decreto generale
di Conferenza episcopale tedesca
Regno-doc. n.17, 2012, p.567
Fra i cattolici tedeschi, i quali sostengono la loro Chiesa attraverso una tassa apposita, «chi, per una qual siasi ragione, dichiara davanti all’autorità ci vile competente la propria uscita dalla Chiesa infrange il dovere di preservare la comunione con la Chiesa… e il dovere di offrire il suo contributo materiale affinché la Chiesa possa assolvere i suoi compiti». La Chiesa istituzione e la Chiesa comunità di fede coincidono: per questo l’uscita comporta come conseguenza il non poter più ricevere i sacramenti e il non poter assumere incarichi e ministeri. Il Decreto generale del la Conferenza episcopale tedesca sull’uscita dalla Chiesa, reso pubblico il 20 settembre con l’approvazione della Santa Sede ed entrato in vigore il 24 settembre, è tuttavia accompagnato da una Lettera che il parroco competente deve inviare alla persona uscita dalla Chiesa immediatamente dopo aver preso conoscenza della sua dichiarazione, per invitarla a un colloquio personale sui motivi della scelta. Rispetto al passato, non è più prevista automaticamente la scomunica per chi dichiara alle autorità civili la propria uscita dalla Chiesa cattolica.
Documento - Parte / Inserto
Uscire dalla Chiesa. Lettera pastorale
di Conferenza episcopale tedesca
Regno-doc. n.17, 2012, p.568
Fra i cattolici tedeschi, i quali sostengono la loro Chiesa attraverso una tassa apposita, «chi, per una qual siasi ragione, dichiara davanti all’autorità ci vile competente la propria uscita dalla Chiesa infrange il dovere di preservare la comunione con la Chiesa… e il dovere di offrire il suo contributo materiale affinché la Chiesa possa assolvere i suoi compiti». La Chiesa istituzione e la Chiesa comunità di fede coincidono: per questo l’uscita comporta come conseguenza il non poter più ricevere i sacramenti e il non poter assumere incarichi e ministeri. Il Decreto generale del la Conferenza episcopale tedesca sull’uscita dalla Chiesa, reso pubblico il 20 settembre con l’approvazione della Santa Sede ed entrato in vigore il 24 settembre, è tuttavia accompagnato da una Lettera che il parroco competente deve inviare alla persona uscita dalla Chiesa immediatamente dopo aver preso conoscenza della sua dichiarazione, per invitarla a un colloquio personale sui motivi della scelta. Rispetto al passato, non è più prevista automaticamente la scomunica per chi dichiara alle autorità civili la propria uscita dalla Chiesa cattolica.
Documento
Cristianesimo nelle società «secolarizzate». G. Routhier ai superiori provinciali europei dehoniani
di G. Routhier
Regno-doc. n.17, 2012, p.569
«Il Vangelo di Cristo ha la capacità di inscriversi in ogni cultura», e tuttavia «si deve ammettere che il passaggio del cristianesimo al mondo moderno» è stato «complicato», giacché «la Chiesa si è dedicata più a considerare la perdita del mondo, il quale si andava elaborando senza o al di fuori di essa, e meno a comprendere l’opportunità che le veniva allora offerta». Ma per riflettere sul problema dell’evoluzione del cristianesimo nella società occidentale il concetto di secolarizzazione – «una parola di moda, che si condisce in tutte le salse» – non è «il più adatto… specialmente in ragione della connotazione negativa che riveste e del suo carattere molto carico dal punto di vista emotivo». Il prof. Routhier, teologo e presbitero canadese, parla ai dehoniani europei su «Pensare l’inscrizione del cristianesimo nelle società “secolarizzate”» proponendo un diverso quadro concettuale. Quando si rompe l’equilibrio tra la fede cristiana e una data cultura la Chiesa reagisce alla nuova situazione, dunque è «attrice» del processo e non solo «vittima passiva». «Quello su cui occorre riflettere è dunque la ristrutturazione dei rapporti fra la Chiesa e la società, ovvero un nuovo incontro fra il Vangelo e la società contemporanea».
Documento
Il Regno Documenti 17 2012. La rivista comleta in un unico file
di Redazione
Regno-doc. n.17, 2012, p.576
A disposizione dei nostri abbonati la possibilità di scaricare il numero completo in un unico file pdf. Buona lettura!
Fra gli appassionati di misteri non si parla d'altro: secondo il calendario Maya, il 21 dicembre 2012 sarà la fine del mondo. O almeno di questa era, del mondo come lo conosciamo noi adesso. I segnali che sembrano avvalorare questa ipotesi arrivano da fonti e culture diverse: i seguaci della New Age segnano per quella data l'inizio della cosiddetta "Età dell'acquario"; le profezie sui papi di Malachia si fermano al pontefice attuale; proprio per quel giorno c'è chi parla di un'invasione extraterrestre. E poi le leggende cambogiane, la profezia dei teschi di cristallo, la teoria delle piramidi d'Egitto come strategia per evitare il congiungimento dei poli previsto per la fatidica data. Fino all'ultima profezia di Nostradamus, che parla di una grande rivelazione religiosa che porrà fine al mondo come lo abbiamo conosciuto finora e darà avvio a un periodo di pace lungo 400 anni. Dobbiamo davvero aspettare quella data col fiato sospeso? E cosa succederà dopo? Sarà una catastrofe o una nuova rinascita, una inaspettata rivelazione? Il conduttore di "Voyager" guida il lettore nella fascinazione di grandi misteri e nella vertigine di domande inquietanti senza mai far perdere l'orientamento. Proponendo infine una sua originale, strabiliante, ipotesi su quello che potrebbe accadere all'alba del 21 dicembre 2012.
Brevi citazioni tratte dagli scritti e dai discorsi di Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002, vengono liberamente commentate nel volume da un centinaio di autori, amici del cardinale.
sommario
Introduzione. Parola nella Chiesa, parole alla città (M. Vergottini). PERLE DI MARTINI. I. La Parola che si fa Chiesa. II. La Parola nella città. III. Un popolo, una terra, una Chiesa. IV. Sia pace sulle tue mura. V. Città senza mura. VI. Per una santità di popolo. VII. Farsi prossimo nella città. VIII. Interiorità e futuro. IX. Etica, politica, conversione. X. Pace, giustizia, Europa. XI. Comunicare nella Chiesa e nella società. XII. Cammini di libertà. XIII. Vigilare. XIV. Per una Chiesa che serve. XV. Guardando al futuro. XVI. Ripartire da Dio. XVII. Parlare al cuore. XVIII. L’amico importuno. XIX. Il Padre di tutti. XX. Coraggio, non temete! XXI. Nel Sabato del tempo. XXII. Ricominciare dalla Parola. XXIII. Perché il sale non perda il sapore. Fonti bibliografiche. Collaboratori.
note sull'autore
Marco Vergottini, teologo milanese laico, già vice-presidente dell’Associazione Teologica Italiana dal 2003 al 2011, è stato per venticinque anni docente di Introduzione alla teologia e di Storia della teologia contemporanea alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano. Attualmente insegna Teologia pastorale a Padova presso la Facoltà teologica del Triveneto. Autore di saggi sul concilio Vaticano II, su Paolo VI e sulla teologia contemporanea, è coordinatore del sito-web www.eancheilpaparema.it. Per EDB ha curato Perle del Concilio. Dal tesoro del Vaticano II (32013) e ha pubblicato Il cristiano testimone. Congedo dalla teologia del laicato (2017).
"Aut aut" è una rivista bimestrale di filosofia fondata da Enzo Paci nel 1951. Attraverso la pubblicazione di materiali, saggi e interventi fornisce un quadro aggiornato del dibattito filosofico e culturale di oggi. La rivista si rivolge in modo speciale agli studenti e agli studiosi di cose filosofiche, ma anche a coloro che si occupano di problemi connessi con la psicologia, e a tutti gli operatori del mondo culturale, letterario, artistico e politico, che hanno a cuore una riflessione sulle loro pratiche.