"Consulente per il film "Des hommes et des dieux" di Xavier Beauvois, uscito in Italia con il titolo "Uomini di Dio", Henry Quinson ritorna su quella avventura cinematografica difficilmente classificabile la cui eco ha toccato il mondo intero. Perché questo film sui monaci di Tibhirine uccisi in Algeria nel 1996 ha avuto così tanta risonanza al festival di Cannes 2010 (gran premio della giuria), poi presso un ampio pubblico (oltre 5 milioni di spettatori nelle sale), consacrato infine dal premio César 2011 quale miglior film in Francia? Com'è nato il progetto? Quali intenzioni muovevano lo sceneggiatore Etienne Comar e il regista Xavier Beauvois? Come si sono calati nei loro ruoli attori come Lambert Wilson e Michael Lonsdale? Henry Quinson ha partecipato a tutte le fasi del film. Attraverso le loro pieghe, ha potuto penetrare il segreto degli dei, che rivela anche il segreto degli uomini. Questo racconto inedito, intriso di humour e sensibilità, è ben più che un making of, un "dietro le quinte" o una semplice analisi artistica. Un film è una cattedrale, opera collettiva di esseri animati dallo Spirito. Qual è questo Spirito che ha travolto cristiani vicini alla esperienza monastica di Tibhirine come pure atei intrisi di umanesimo e di umanità?" Prefazione di Xavier Beauvois.
Da sempre l'arte rappresenta una via privilegiata di apertura alla trascendenza. Il cinema, ultimo nato fra le arti nonché arte della modernità, è divenuto un testimone privilegiato sia del dramma dell'uomo senza religione, sia dell'apertura postmoderna al fenomeno religioso. Questa guida intende offrire uno sguardo ampio e ragionato sul fatto religioso nel cinema, attraverso l'analisi di oltre sessanta film, con introduzioni e commenti sui temi più profondi e sentiti di ogni tempo: l'esperienza del limite e l'apertura alla trascendenza; la scoperta e la sfida del credere; la richiesta di senso; il dolore, la colpa, la morte; la vita presente e quella futura. Un saggio di orientamento, facile da consultare, utile come sussidio di lavoro e come compagno nel viaggio verso Dio.
Nel cinema è consueto trovare tracce di immagini, segni, passaggi narrativi che rimandano alla Sacra Scrittura. Partendo dalla personale visione e dal racconto di alcuni film, gli autori si propongono di ricercare un respiro che si nutra di tale riferimento, esca dallo schermo per diffondersi rafforzando il segno visivo con lo Spirito della Parola. Nell’analisi delle pellicole selezionate, si incontrano donne che cercano Dio, parlano direttamente di Lui oppure si pongono domande sull’esistenza terrena e sull’eterno. Le protagoniste che vivono nel limitato tempo di celluloide non necessariamente sono credenti, ma le riflessioni etiche o le suggestioni spirituali sono presenti nella loro quotidianità. Comunque in tensione verso il cielo queste donne si confrontano con l’umano e con un Dio interrogato, provocato, a volte frainteso, altre volte amato. Il desiderio è quello di condividere con il lettore l’emozione che scaturisce nel cogliere, durante la visione di un film, una rappresentazione visiva dei molteplici segni del divino.
Eugenia Romano lavora nel settore dei cartoni animati per il cinema e la televisione. Organizza seminari sul cinema presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze e attività di cineforum presso vari enti.
Andrea Bigalli proviene da studi teologici e di antropologia. Giornalista pubblicista, è critico cinematografico presso Radio Toscana e collabora con alcune riviste. Svolge attività di direzione e animazione di cineforum per varie associazioni. È vice delegato regionale dell’Associazione Cattolica Esercenti Cinema.