una raccolta di saggi in cui la teologia narrativa" compie un notevole passo avanti. " il libro e`composto da due parti: la prima ebrei narranti", e la seconda "verso una teologia narrativa". La fina lita del libro e`quella di fondere insieme una ricerca sulla bibbia come "grande codice" della cultura occidentale e una teologia che, in sintonia con il dato biblico, ci sappia raccontare dio dentro la nostra vita e serva da correttivo ad una teologia esclusivamente ar"
L'autore scende nelle viscere della sua città, una città di provincia, graziosa e apparentemente tranquilla permostrarne la "basùra" ossia la spazzatura. Ciò che cacciamo dai nostri pensieri e che non abbiamo voglia di vedere: le donne e gli uomini messi ai margini della società. Persone normali che per qualche strano motivo, si ritrovano a vivere per strada, chiedendo l'elemosina all'uscita dal supermercato o prigionieri di droghe e alcool. La sua città rappresenta tutte le città italiane e la difficoltà di questo viaggio nei bassifondi sarà quella di entrare nella loro vita, ascoltarli sul serio e vincere i pregiudizi.
La Bibbia letta con gli occhi degli impoveriti, delle donne e dei senza armi. Presentazione del Card. Silvano Piovanelli.
L'ultimo secolo, con il suo alternarsi di guerre mondiali e conflitti di ogni tipo, dimostra il fallimento del progresso, quando l'abilità tecnologica supera la capacità morale di indirizzarla al bene dell'umanità. La storia umana, però, è anche lotta per la liberazione e il miglioramento della vita di tutti: i movimenti per la democrazia e i diritti dei popoli, i movimenti per i diritti delle donne, dei bambini, degli omosessuali, il movimento pacifista. Questo volume raccoglie otto lettere indirizzate dal premio Nobel per la pace "a tutti i figli di Dio". Non solo un richiamo a un credo religioso, ma un appello a qualcosa di più profondo cui l'essere umano deve aspirare: la fratellanza tra gli uomini in quanto membri di una stessa famiglia.
"Il mio auspicio è che il volume possa avere una adeguata diffusione per suscitare, ai diversi livelli, una maggiore attenzione alle persone che vivono l'esperienza di una continua mobilità: attenzione alla loro vita, alla loro storia, alla loro cultura, al loro lavoro, alle loro esigenze sociali, alla loro fede. E insieme suscitare attenzione verso tante altre realtà umane esistenti, poco appariscenti e silenziose, ma ricche di umanità e desiderose di un riconoscimento, di una solidarietà e di un annuncio di speranza e del Vangelo." (dalla Presentazione) Nato come riflessione sull'esperienza di accompagnamento pastorale dei circensi, il libro introduce nell'ambiente con competenza e ironia, offrendo un gustoso e unico spaccato di questo popolo perennemente in cammino e del suo mondo viaggiante. Presentazione di mons. Sergio Pintor. Prefazione di Alessandro Serena.