"Lo hobbit" è il libro con cui Tolkien ha presentato per la prima volta, nel 1937, il foltissimo mondo mitologico del Signore degli Anelli, che ormai milioni di persone di ogni età, sparse ovunque, conoscono in tutti i suoi minuti particolari. Tra i protagonisti di tale mondo sono gli hobbit, minuscoli esseri "dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari", timidi, capaci di "sparire veloci e silenziosi al sopraggiungere di persone indesiderate", con un'arte che sembra magica ma è "unicamente dovuta a un'abilità professionale che l'eredità, la pratica e un'amicizia molto intima con la terra hanno reso inimitabile da parte di razze più grandi e goffe" quali gli uomini. Se non praticano la magia, gli Hobbit finiscono però sempre in mezzo a feroci vicende magiche, come capita appunto a Bilbo Baggins, eroe quasi a dispetto di questa storia, che il grande "mago bianco" Gandalf coinvolgerà in un'impresa apparentemente disperata: la riconquista del tesoro custodito dal drago Smog. Bilbo incontrerà così ogni sorta di avventure, assieme ai tredici nani suoi compagni e a Gandalf, che appare e scompare, lasciando cadere come per caso le parole degli insegnamenti decisivi. E il ritrovamento, apparentemente casuale, di un anello magico, è il germe della grande saga che Tolkien proseguirà nei tre libri del "Signore degli Anelli" illuminando nel suo durissimo senso un tema segreto de "Lo hobbit": cosa fare dell'Anello del Potere?
"J.R.R. Tolkien, il professore che amava i draghi, filologo insigne ed estroso, subcreatore della Terra di Mezzo e dei suoi miti cosmogonici, conservatore, cattolico tradizionalista, antimoderno al punto tale da preferire i fulmini ai lampioni, i cavalli alle automobili, ha insegnato ormai a diverse ad amare il Medioevo e il Fantastico e a non considerarli entrambi qualcosa di negativo, di cui vergognarsi o addirittura "pericoloso". Tolkien, della Evasione del Prigioniero dal carcere della Modernità, ne ha fatto un atteggiamento positivo e costruttivo, indispensabile per uscire indenni mentre si superano tutti gli ostacoli che si frappongono alla libertà." (G. De Turris)
È la storia di due gruppi di ragazzi che vivono a Valle Persa, piccolo e grazioso paesino popolato da gente semplice e genuina. È la storia di Filas, il vecchio saggio che conosce il segreto della felicità. È la storia di un tesoro misterioso, di un sentiero proibito, di tradimenti, di lotte e scontri di armi magiche... Ma è soprattutto una storia di amicizia, di amore vero e di perdono: valori che nell'adolescenza spesso si perdono o si dimenticano per correre verso altre mete, che alla fine risultano spesso deludenti.
Lena, l’agane responsabile del presidio di Gjai, proprio di fronte al paese, abitava da tempo immemorabile, assieme alle sorelle, la grotta naturale sul versante della montagna. Le agane della rupe non erano creature malvagie, non avevano mai usato infatti i loro arcani poteri in danno alle persone; anzi il più delle volte partecipavano in modo compassionevole ai drammi e alle vicende del popolo, adoperandosi nell’ombra per facilitare buoni esiti. Lena in questo primeggiava, con la sua straordinaria capacità di intuire e risolvere tanti travagli. Aveva un sistema tutto suo per informarsi su quanto accadeva nell’abitato. A volte inviava in ricognizione una compiacente gazza; in seguito anche la nuova campana grande della torre, che scandiva il vivere quotidiano, incominciò a recapitarle messaggi racchiusi nelle risonanze, e che solo lei sapeva decifrare.
Note sull'autore
Eddo Della Pietra vive a Cercivento (UD), dove è nato nel 1953. Perito industriale, è stato impiegato tecnico comunale per oltre un quarantennio nella propria comunità. Interessato fin da giovane alle attività culturali in zona, è tra i soci fondatori del Circolo culturale “La Dalbide” (1980). Scrive per riviste e periodici locali e ha già pubblicato la monografia Cercivento 76-96 (1996), il romanzo Il sogno di Andrei (2016) e Tra il profumo degli abeti (Edizioni Segno, 2020).
Le storie di Natale di Rigel e Nica, i fratelli Harrison, Isabella e Chris, Derek e Sia, Thomas e Vanessa, Abrael e Vine. Romantico, passionale, contrastato, il sentimento più dolce risplende in una collezione dedicata al periodo più magico dell'anno. Cinque racconti firmati da Erin Doom, A.J. Foster, Rokia, Carrie Leighton e F. Vanessa Arcadipane ci scaldano il cuore con incanto e delicatezza. Le autrici confezionano un incredibile regalo a tema natalizio per le lettrici e i lettori, riaccompagnandoci negli universi narrativi che più ci hanno fatto emozionare, facendoci rivivere ancora una volta le atmosfere uniche e le trame segrete delle loro storie più amate. Nica e Rigel stanno per suggellare il loro amore, non senza imprevisti. Nel giorno più atteso, infatti, il ragazzo scompare senza spiegazioni. Il vero amore, però, sa aspettare con pazienza. Le feste in casa dei fratelli Harrison sono una cosa seria. Nel loro chalet in Vermont si respira un'atmosfera sfavillante, ma questo Natale sarà diverso dagli altri. Sia e Derek stanno trascorrendo il loro primo Natale insieme, quando l'auto li abbandona in mezzo alla neve. Finiranno per trovare rifugio in un orfanotrofio gestito da una proprietaria con molte fiabe da raccontare... Thomas e Vanessa si preparano a passare le festività in famiglia, a Corvallis. Finché una notizia inattesa non scombina ancora una voltale carte. Gli Inferi sono in fermento. La principessa Vine è pronta a debuttare in società. Prima di farlo, però, la aspetta un'incursione nel mondo degli umani insieme alla sua guardia più fedele, Abrael.
Il quinto volume della Storia della Terra di Mezzo contiene i primi miti e leggende che portarono alla stesura dell'epico "Legendarium" di Tolkien, Il Silmarillion. Alla fine del 1937 Tolkien abbandonò con riluttanza il suo lavoro sui miti di Valinor e iniziò Il Signore degli Anelli. La strada perduta e altri scritti è il punto di approdo dei racconti, frammenti, riflessioni sul mondo della Terra di Mezzo prima dell'opera che rese l'autore noto in tutto il mondo. Ma è molto di più: è il libro che più di ogni altro collega e salda insieme le storie del mondo meraviglioso di Númenor, tra i suoi fasti e la rovinosa caduta, e quello della Terra di Mezzo. In questo stesso volume sono contenuti il Lhammas, un saggio sui linguaggi e dialetti della Terra di Mezzo, e un "dizionario" che riporta un ampio resoconto delle etimologie dei vocaboli elfici. Un'indispensabile lettura per tutti gli appassionati delle opere di J.R.R. Tolkien.
Dopo il tragico incidente che ha segnato il suo corpo e distrutto i suoi sogni, Leila ha scoperto di poter conoscere i segreti più neri e profondi di una persona semplicemente toccandola. Più che un dono è una maledizione, che la condanna a una vita di solitudine. Fino a quando le creature della notte non la rapiscono per far cadere in trappola il vampiro più temuto di tutti, Vlad Tepesh. Vlad ha ispirato la leggenda di Dracula, anche se è saggio non ricordarglielo: ha un conto in sospeso con il romanzo di Stoker e con tutte quelle che chiama "ridicole caricature" sul suo conto. Leila non tarda a capirlo: Vlad si può definire solo come il vampiro più bello, arrogante e feroce che esista. Il più raro dei suoi poteri è quello con cui controlla il fuoco, ma ben altre sono le fiamme che stanno per consumarlo...
Leila ha perso ogni certezza sul futuro, soprattutto adesso che i suoi straordinari poteri sono svaniti e Vlad è sempre più distante, incapace di ammettere di amarla. Leila sapeva sin dall'inizio che la sua storia con il Principe della Notte non sarebbe stata una passeggiata, ma non le basta la sua protezione e la loro esplosiva attrazione: ciò che brama è il suo cuore. Quando il suo mondo si sgretola, Leila decide di tornare alla vecchia vita del circo, dove Marty la aspetta impaziente. Ma in breve tempo tutto si trasforma in un inferno di fuoco, e lei non riesce a spiegarsi se dietro agli attentati che la minacciano si nasconda un nuovo nemico o lo stesso Vlad. Con il pericolo sempre in agguato, basterà un solo passo falso a condannarla per l'eternità.
Gli anni trascorsi da Leila nel circo itinerante sono stati sicuramente istruttivi. Quello che però non ha imparato è come essere un vampiro, o come essere sposata con il vampiro più famoso di tutti. Per adattarsi a entrambe queste novità, Leila è costantemente in bilico tra la passione che sente per Vlad e i pericoli della sua nuova condizione, ma c'è una nuova minaccia in agguato. Vlad deve lottare contro un nemico secolare, la cui influenza si estende su tutti i continenti e la cui forza equivale alla sua. Non è da Vlad provare paura, ma non può farne a meno, per Leila, perché l'avversario sa che lei è la sua più grande debolezza. Mentre amici e rivali si schierano contro di lui, e la sua iperprotettività allontana Leila, l'amore di Vlad per la sua nuova sposa potrebbe essere la vera causa della loro rovina.
Per quasi seicento anni, a Vlad Tepesh non è importato nulla di nessuno, quindi non ha mai avuto niente da perdere. La sua cattiva reputazione ha fatto sì che tutti, tranne i più avventati, se ne tenessero alla larga. Ma innamorarsi di Leila lo ha lasciato in balìa dei suoi sentimenti, e uno degli avversari ha trovato un modo devastante per sfruttare questa sua nuova debolezza. Un potente incantesimo lega Leila al negromante Mircea. Se lui soffre o muore, la stessa sorte tocca anche a lei. La magia è vietata ai vampiri, così Vlad e Leila arruolano una guida improbabile per cercare di spezzare l'incantesimo. Ma un antico nemico è in agguato, capace di mettergli contro gli amici più cari... e di separare per sempre i due amanti.
L'incredibile storia di Maali Almeida si apre in circostanze a dir poco inconsuete: il giovane Maali, fotografo di guerra, giocatore d'azzardo e gay clandestino, si è appena svegliato in quello che sembra un ufficio visti celestiale. È morto, il suo corpo sta affondando nelle acque quiete del lago Beira e lui non ha idea di come ci sia finito. Siamo nel 1990, Colombo è «una città puzzolente dove le azioni rimangono impunite e i fantasmi camminano non visti» e lo Sri Lanka un paese in cui l'elenco dei sospetti è tristemente lungo e a regolare i conti sono squadroni della morte, attentatori suicidi e sicari. Nemmeno nell'aldilà, però, si può stare troppo tranquilli. Il tempo, per Maali, scorre veloce: ha a disposizione soltanto sette lune - sette notti - per contattare l'uomo e la donna che più ama e condurli alla sua scatola segreta di fotografie, una collezione di immagini altamente compromettenti che potrebbero sconvolgere lo Sri Lanka. Deve assicurarsi che non vadano perdute. Disturbato da ostacoli di ogni sorta, cerca di portare a termine la complicata missione e, nel frattempo, si sforza di rimettere ordine nei ricordi per risolvere l'enigma che lo assilla: chi l'ha ucciso?