Il volume contiene venti saggi scritti da grandi specialisti italiani, francesi e tedeschi sull’Ordine religioso dei Templari, i Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis. Rispetto alla conoscenza diffusa sull’argomento, sono presenti novità assolute, per esempio in rapporto alla legislazione, con gli studi sul manoscritto 44 A 14 della Biblioteca Corsiniana di Roma appartenente all’Accademia dei Lincei, ma anche per gli studi condotti in ambito inglese su un codice di recente ritrovamento della Biblioteca Capitolare di Modena, sicuramente appartenuto a una domus templare italiana, in cui sono descritte le cerimonie liturgiche dei cavalieri del Tempio. Inoltre si è voluto inserire la storia di questo Ordine religioso nel contesto del Mediterraneo al tempo delle spedizioni, o meglio dei pellegrinaggi armati (passagia) verso la Terra Santa. Specialisti di sicura competenza hanno affrontato il problema dei rapporti tra i pauperes commilitones e i poteri costituiti, imperatori, re, papi e sultani, mentre altri hanno indagato il loro modo di rappresentarsi nei sigilli utilizzati da alcuni responsabili dell’Ordine. Ogni saggio, di facile lettura, si conclude con una bibliografia utile per chi voglia approfondire le questioni trattate. Il tutto senza alcun cedimento ai miti storiografici e letterari che continuano a circolare nella cultura mondiale. In particolare, il saggio conclusivo del libro affronta nello specifico la storia di queste utilizzazioni del mito templare, chiarendone le ragioni e le implicazioni religiose, politiche e sociali.
Nel solco della decennale esperienza delle Settimane Internazionali della Mendola. Nuova Serie, questo volume offre una riflessione quanto mai attuale sui fondamenti del modello di uomo, realtà antropologica che ha segnato tutto il secondo millennio, mettendo in luce come, a partire dai secoli XI-XIII, il principio della responsabilità personale e lo slancio creativo individuale connotarono il nuovo volto dell'Occidente medievale. Questa complessa metamorfosi si riverberò non solo nella riflessione filosofica, ma anche nella rinnovata percezione dell'umanità di Cristo, legata con una altrettanto innovativa considerazione dell'uomo e della donna e della loro possibilità di proiettare l'intraprendenza individuale nella realtà sociale, politica e religiosa. Ne derivò un modo inedito di porsi verso gli uomini da parte di tutte le istituzioni sociali e religiose, che adattarono pratiche e linguaggi diversi rispetto al passato, assecondando così questa rilevante trasformazione.
Nel terzo Convegno del ciclo "Religiosità e civiltà", tema delle Settimane della Mendola, Nuova Serie, sono state indagate le varie modalità con cui il cristianesimo si è aperto alla conoscenza delle altre religioni. In particolare si è esplorato come, con varie modulazioni, i cristiani di età medievale abbiano percorso itinerari che, a partire dalla coscienza del loro essere profondo, li hanno portati a misurarsi con i messaggi delle altre religioni, utilizzando sia l'osservazione empirica, sia lo studio approfondito delle altrui tradizioni culturali, sia la traduzione e la riflessione sui testi sacri delle altre fedi religiose, con particolare riguardo al Corano. I singoli casi di studio sistematico di argomenti particolari sono anche serviti per verificare come il confronto tra gli aspetti culturali e le forme cultuali delle altre religioni non abbia portato a uno scontro di civiltà, come alcuni studiosi hanno recentemente sostenuto, bensì, allontanando ogni facile irenismo, a una effettiva difficoltà di realizzare un vero e proprio dialogo. Sono indubbiamente emersi gli influssi reciproci, sul piano del comportamento etico, e a volte sul terreno delle liturgie, ma a tratti sono stati messi a nudo gli scontri violenti, specialmente contro i pagani delle pianure dell'Est europeo, o contro gli ebrei presenti in Occidente, o contro i musulmani durante le diverse spedizioni crociate.
Intorno all'anno 1030 a Cluny il monaco Rodolfo il Glabro intraprende a scrivere le "Storie" del suo tempo. Contemporaneamente lavora alla stesura della "Vita di Guglielmo da Volpiano", un omaggio al grande abate di Digione che gli è stato maestro. Si stanno delineando i caratteri della cristianità medievale: in Germania e in Italia si rinnova l'Impero; il regno di Francia inizia il suo lungo cammino; i Normanni e gli Ungari si sono insediati e convertiti; monaci, vescovi e papi continuano la tradizione cristiana; il mondo si riveste di chiese, mentre ha inizio una lenta ripresa economica e demografica. Questi fatti rivivono nelle appassionate pagine di Rodolfo, narratore attento soprattutto agli avvenimenti prodigiosi ed emblematici.
Lo studio della storia degli ordini religiosi medievali di matrice monastica o canonicale ha vissuto negli ultimi due decenni del XX secolo profonde trasformazioni metodologiche, che hanno influenzato le tematiche, oggetto di indagine, e le interpretazioni tradizionali. Questo volume, i cui saggi spaziano sull'intera area europea e nord americana, indagando le origini e gli sviluppi delle primitive congregazioni monastiche e dei maggiori ordini religiosi medievali, vuole essere una testimonianza della vivacità del dibattito che molti studiosi ebbero a Brescia nel marzo 2000, e insieme uno stimolo per le future ricerche. Emerge come gli studi istituzionali, socioeconomici, culturali, liturgici, agiografici e canonistici sulla quotidianità religiosa di coloro che vivevano secundum Regulam necessitino di conoscenze maggiori nell'ambito delle fonti, che in molti casi sono ancora inesplorate. È in questo senso che gli autori dei saggi qui raccolti auspicano che i giovani studiosi siano indirizzati verso l'esplorazione degli archivi, i cui documenti vanno tuttavia interpretati sulla base delle acquisizioni storiografiche emerse durante l'incontro di Brescia. Appaiono così alcune indicazioni che possono illuminare gli studi di questo settore per gli anni futuri, utili ai ricercatori universitari, ma anche a quanti si dilettano di storia locale di monasteri e canoniche.
Hanno collaborato a questo volume: Maria Pia Alberzoni, Annalisa Albuzzi, Cristina Andenna, Giancarlo Andenna, Frances Andrews, Gabriele Archetti, Ezio Barbieri, Lorenzo Castelletti, Paolo Corsini, Nicolangelo D'Acunto, Valeria De Fraja, Cosimo Damiano Fonseca, Paola Guglielmotti, Hubert Houben, Dominique Iogna?Prat, Q Alfredo Lucioni, Gert Melville, Gianni Q Mezzanotte, Francesco Panarelli, Gregorio Penco, Giorgio Picasso, Anna Maria Rapetti, Barbara H. Rosenwein, Giovanni Spinelli, Giovanni Vitolo.