Il falegname di Nazaret occupa un posto marginale all'interno del discorso teologico, a differenza di Maria. Eppure, anche Giuseppe riflette importanti istanze del nostro tempo, collegate sia al dibattito su identità, relazioni e funzioni dello stare al mondo come uomini e donne, sia al tema dell'abitare una chiesa composta di uomini e donne. Liberato da stereotipi agiografici e da finalità strettamente apologetiche, Giuseppe diviene emblema di una maschilità oggi più che mai in questione: cosa significa per un maschio sentirsi soggetto, persona? Cosa significa per lui condividere un cammino di relazioni sostanziali e generare insieme la vita? Cosa significa prendersi cura del mondo, nella pluralità delle possibili espressioni (politica, professione, impegno civile)? Questo libro avvia un percorso inedito, espressione del fecondo intreccio che la teologia intende stabilire con altri approcci culturali. Dischiude un insieme di "sguardi" - storico, biblico, sociologico, teologico, pastorale... - rivolti a san Giuseppe, figura di una maschilità che ci interroga. E propone un dialogo ideale tra studiose e studiosi che hanno accolto l'invito del papa: Ite ad Ioseph, «Andate da Giuseppe». Le loro risposte possono essere sorprendenti.
L’esortazione apostolica Amoris laetitia consegna alla vita della chiesa una visione di matrimonio e di famiglia che, in coerenza con l’insegnamento del Concilio Vaticano II, prende sul serio il messaggio cristiano e lo declina nelle condizioni reali della vita di oggi. Questo tocca gli aspetti e le dimensioni più diverse, dalla teologia dei sacramenti all’etica teologica, dal diritto canonico alla teologia pastorale. Proprio a questo ultimo punto si rivolge il volume: esso intende cogliere l’importanza di un cambio di paradigma, prima ancora di considerare alcuni aspetti operativi e pratici dell’azione pastorale nella chiesa. Il libro vuole puntare il suo sguardo su una “cultura pastorale” che esce rinnovata dal cammino sinodale e nell’insegnamento di Papa Francesco che ne raccoglie le istanze.
L'esortazione apostolica di Papa Francesco, Amoris laetitia (2016), racchiude insegnamenti e riflessioni che entrano nel vivo delle questioni legate alla famiglia, al matrimonio, all'amore. Essa tocca anche ambiti fondamentali della comprensione teologica ed etica, da sempre all'attenzione del magistero della chiesa. Lo stile del linguaggio, la sensibilità di fondo e l'approccio alle problematiche connesse non potevano non suscitare reazioni e dibattiti, talvolta anche accesi. I diversi contributi di questo volume vogliono aiutare il lettore a comprendere le varie questioni in un contesto più ampio, sullo sfondo dell'insegnamento della chiesa e della riflessione teologica più accurata. Sotto la lente d'ingrandimento cadono categorie come coscienza, peccato, fondamento delle norme morali e il loro rapporto con i principi e i valori. Ma anche le implicazioni relative all'immagine della chiesa, ai compiti in essa assunti dal magistero dei pastori e all'atteggiamento di accoglienza delle comunità sono oggetto di riflessione ponderata e competente. All'orizzonte sorge perciò la domanda - a cui il libro vuole dare risposta - se con Amoris laetitia non ci sia anche un punto di svolta nella teologia morale, facendo di essa un luogo sapienziale, ricco di risorse per leggere i segni dei tempi, riconoscere nell'uomo e nel credente la dignità di soggetto etico, libero e responsabile e prendere a cuore la condizione reale della storia d'amore, in cui ogni coppia si trova a vivere.