I Quaderni Francescani editi dall'Associazione Cardinal Peregrosso raccolgono gli Atti dei Convegni che si tengono con cadenza annuale a Pozzuolo Martesana nella chiesa di San Francesco. Santa Chiara, nel suo Testamento, accenna a scritti accompagnati da melodia che san Francesco aveva composto per le clarisse di San Damiano. L'indicazione di santa Chiara, confermata anche dalla autorevole testimonianza della Compilatio Assisiensis, ha avuto pieno riconoscimento con il rinvenimento della breve esortazione in volgare Audite poverelle: lauda riportata alla luce nel 1978 dal padre Giovanni Boccali e che viene studiata nel primo saggio. A Chiara e alle sue sorelle Francesco indica il cammino da percorrere per una esistenza vera e autentica, guidata dallo Spirito del Signore, e attenta alle necessità del prossimo. Il secondo saggio sposta l'attenzione su altri testi, tra cui la lettera di frate Elia scritta all'indomani della morte di Francesco o le biografie di Tommaso da Celano e di san Bonaventura: sono canti - commossi e affettuosi - di lode e di celebrazione delle virtù del Santo. Nella conclusione del suo scritto l'autore evoca anche il Cantico, le Lodi di Dio altissimo, la Regula non bullata e la Lettera ai fedeli, in cui è Francesco a lodare Dio, con rendimento di grazie per tutti i Suoi doni. Le Laudi in onore di Francesco presenti in Guittone d'Arezzo e Iacopone da Todi sono l'argomento del saggio successivo. Guittone, il primo a strutturare le sue poesie in un 'canzoniere' e probabile inventore della lauda, nel'unico componimento dedicato a Francesco, pur avvertendo i limiti della parola umana, si impegna a cogliere la grandezza cosmica del Santo. Francesco quindi è visto nella totale assimilazione a Cristo, attraverso le stimmate. Diversa la posizione di Iacopone nelle due laudi francescane. A Iacopone manca la francescana accettazione della comunione con tutte le creature. Ma l'uomo - pur nella sua nullità - può incontrare la Divinità perché Dio si è fatto uomo. In qualità di riformatore religioso, Francesco offre il modello di come sottrarre il mondo al maligno, mentre le stimmate sono l'immagine perfetta dell'unione con Cristo, della identificazione con il crocifisso. Due componimenti in onore di Francesco sono presenti nel Laudario di Cortona, oggetto di segnalazione nel quarto e ultimo saggio. Il Laudario di Cortona ha il pregio di avere una prima parte in cui oltre al testo c'è anche l'accompagnamento musicale. San Francesco è presentato solo a partire dalla conversione. Tra i momenti più significativi della sua vita si insiste soprattutto sulla fondazione dei tre ordini, sulle stimmate e sui miracoli. Le quattro relazioni si intrecciano quindi a formare l'immagine di un santo tutto compenetrato in Dio e, insieme, vicinissimo all'uomo.
"La storiografia dell'ordine francescano femminile conosce solo due varianti: la prima è quella della tradizione francescana con racconti su Francesco che fonda conventi e monasteri... La seconda è la versione moderna, in cui è centrale la tensione unificatrice di Ugolino: egli avrebbe distrutto le iniziative spontanee delle donne, costringendole in clausura... Io sono per una storiografia in cui le sorelle - che siano povere o ricche, legate a Chiara o a Ugolino - stanno al centro. Sono assolutamente da privilegiare le fonti che riportano parole delle sorelle. In un secondo momento sono da considerare le altre fonti. Confrontando queste fonti possono emergere coincidenze, differenze e 'legami trasversali', in altre parole diventa possibile fare storia. Gli studi presentati in questo libro nascono da queste convinzioni; l'autore presenta alcuni documenti nuovi o poco studiati degli inizi dell'ordo S. Damiani collocandoli nel loro contesto storico. Dallo studio dei documenti, e dalla constatazione che non tutti i documenti esistenti sono ancora stati studiati, nasce la percezione che non tutto è stato già detto sulle origini e sugli sviluppi del movimento clariano."
Il testo contiene gli atti della giornata di studio del 29 gennaio 2011, per il quarto centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo. Nel quarto centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo (1 novembre 1610), la famiglia francescana ha avvertito la necessità di offrire un proprio contributo alle diverse iniziative proposte a livello nazionale e locale. Gli Atti di quella giornata vengono pubblicati in questo volume per far luce un aspetto significativo dell'instancabile attività del grande Borromeo: le sue relazioni con il mondo dei religiosi e, in particolare, con le varie famiglie del Primo Ordine francescano.
Le riflessioni del libro si concentrano sulle caratteristiche costitutive della vocazione francescana e sono arricchite da innumerevoli spunti dall'esperienza unica dell'Autore come educatore, responsabile di fraternità e stimato accompagnatore spirituale di consacrati e laici.
Recensione : Questo libro riporta la trascrizione di un corso di esercizi spirituali tenuto a un gruppo di francescani spagnoli da frate Bini l'anno immediatamente successivo alla scadenza del suo mandato di Ministro generale. Ne emerge una ricerca incessante e mai scontata del cuore della vocazione francescana, il desiderio di ascoltare e di comprendere la voce di San Francesco che ancora oggi non si stanca di rimandare il Vangelo, unico tesoro capace di saziare il nostro cuore.