In questo libro su un tema oggi di grande attualità, l'autorevole storico Hugh Kennedy ricostruisce la lunga storia del califfato: dalle prime attestazioni nel Corano - dove sono chiamati "califfi" Adamo e David - ai più recenti attentati terroristici dell'ISIS, lungo un arco temporale di quattordici secoli e in un'area geografica che va dal Sud-Est asiatico al Portogallo e al Marocco. Al suo culmine, tra il IX e il X secolo, il califfato si estendeva infatti dalla Spagna ai confini della Gina e costituiva la più potente entità politica nell'Eurasia occidentale. In un'epoca in cui Parigi e Londra contavano poche migliaia di abitanti, Baghdad e il Cairo rappresentavano sofisticati crocevia commerciali e culturali, mentre i califfati omayyadi e abbasidi si distinguevano per i progressi nelle scienze, in medicina e in architettura. Ben diversa invece l'attualità. Il volume si chiude infatti sulla recente ricomparsa dell'ideologia califfale all'interno dell'Islam fondamentalista, sottolineando quanto sia importante per noi conoscere questa forma di governo per capire le idee politiche del cosiddetto Stato Islamico e degli altri gruppi islamisti del XXI secolo.
Quest'opera propone una storia totalmente rinnovata dello spazio mediterraneo che rivaluta ampiamente il ruolo dei musulmani.Vi si scopre che i sovrani e gli intellettuali islamici non si sono mai tenuti lontani dagli spazi marini, che al contrario sono stati a lungo il luogo prediletto dei guerrieri e dei mercanti dell'Islam e hanno costituito l'oggetto primario dell'interesse di geografi ed enciclopedisti delle corti dei califfi.
In seguito alle conquiste islamiche, il Mediterraneo diventò un fluido spazio di confine tra società musulmane e cristiane, contrassegnato da continui contatti e conflitti, intrecci e scambi, trasformazioni e tensioni. Questo volume a più voci si propone di affrontare il tema del delicato passaggio che conduce dalla guerra di conquista islamica alla creazione di strutture amministrative nei territori assoggettati, analizzando anche vari aspetti delle complesse dinamiche a esso inerenti. Si prendono in esame alcuni importanti contesti mediterranei tra il VII e l'XI secolo: l'Egitto, il Maghreb, l'Andalusia, la Francia e l'Italia meridionale, le grandi isole. Lo scopo è quello di comprendere ancora meglio alcuni sviluppi e impatti dell'espansione musulmana, di affrontare le problematiche legate alla scarsità e all'interpretazione delle fonti e, non da ultimo, di invitare a guardare oltre l'orizzonte della propria disciplina.