Educazione di genere e identità di genere sono espressioni che stanno entrando nell'uso comune. Ma di quale genere si parla? E come coinvolge l'identità della persona e l'educazione all'affettività? Quale significato può assumere in relazione alla sessualità umana? Si tratta di una scelta? Oggi la corrente culturale del gender contesta alcuni stereotipi sociali connessi con il genere maschile e femminile e sostiene la legittimità di altri generi, che rappresentano delle varianti e possono essere connessi a condizioni particolari dal punto di vista biologico o psicologico. Si afferma così una distinzione tra identità di genere e sesso biologico e si rivendica a ciascun individuo la scelta dell'identità di genere che vuole avere. Anche l'idea di orientamento sessuale si presta a ogni interpretazione soggettiva, tanto che il range si fa amplissimo e su Facebook si contano fino a 55 varianti diverse.
"Qualche volta la nostra esperienza di vita serve ad insegnare, altre volte desideriamo raccontarla per liberarci dal vissuto, spesso per essere ascoltati, per tirare fuori il grande dolore che si ha dentro o semplicemente per ricordare. Barbara è la mia unica figlia, in stato vegetativo da 14 anni. Aveva 25 anni il giorno dell'incidente, da allora ogni giorno convivo con la speranza che dal coma si possa risvegliare. Invece gli anni passano senza che nulla accada e oramai sono tanti. In queste pagine ho dato testimonianza della mia storia di padre accanto alla mia incredibile figlia Barbara non per chiedere pietà o compassione, la mia priorità è informare, far sapere a tutti che esiste una forza innata dentro di noi che ti permette di continuare a vivere, di continuare a lottare, di continuare ad essere un padre fedele, sempre presente, un padre che, con il grande amore che ha dentro di sé, riesce da quattordici anni a compiere questo viaggio accanto a Barbara.La nostra vita è un viaggio da compiere, un cammino verso una meta, un percorso con una partenza ed un arrivo ignoto. Il percorso è diverso per ognuno di noi, ma tutti hanno una storia da raccontare, un vita vissuta da condividere con gli altri.Questa è la nostra. Mia e di Barbara, di mio padre Arturo e della dolce Reana. È stata quella di mia madre, prima di essere stretta tra le forti braccia di Maria.È una storia piccola e fragile, volevo condividerla con voi". (Gian Paolo Ferrari)
Madeleine Delbrêl è una fra le figure più significative della spiritualità laicale del nostro tempo. Ha vissuto la sua fede nella professione di assistente sociale nella periferia di Parigi, accanto ai più emarginati, anticipando con la sua esperienza principi e metodi del servizio sociale attualmente seguiti. Gli studi raccolti in questo volume permettono di conoscere questa figura e la sua strordinaria attualità.
La storia dell'uomo di Neandertal è la storia dell'umanità vissuta in Europa per alcune centinaia di migliaia di anni. Alla luce delle nuove scoperte sembra che caratteri neandertaliani siano già presenti nei fossili europei a partire da almeno 600.000 anni indicando il carattere endemico del popolamento dell'Europa nel Pleistocene medio. 150 anni di scoperte e di studi evidenziano caratteristiche fisiche , interessi culturali, spirituali e sociali che fanno cadere molti pregiudizi sui Neandertaliani, visti spesso come un livello inferiore di umanità. Recentemente si sono aggiunte le analisi del DNA dei reperti. Restano però aperte alcune questioni, come i rapporti con l'umanità moderna, proveniente dall'Africa e le cause della loro estinzione. Il volume, che riporta contributi di specialisti di livello internazionale, fa il punto delle attuali conoscenze sui Neandertaliani.