Lamberto Borghi, noto come il «maestro dei maestri», è stato una figura centrale nella storia della pedagogia italiana del Novecento. Dopo aver insegnato all'estero, torna in Italia e insegna lungamente al Magistero di Firenze. Ma all'attività universitaria Borghi affianca anche la direzione, dal 1965 al 1972, della prestigiosa rivista «Scuola e città», da cui palesemente è tratto il titolo di questa antologia. Ed è appunto da quella rivista che Goffredo Fofi riprende alcuni dei testi più rappresentativi della trattazione borghiana, in particolare quelli che affrontano i problemi ancora attualissimi di una scuola diversa che non sacrifichi a nessun dogma la personalità del bambino. Affinché la scuola possa essere... quel che purtroppo ancora non è: il luogo d'incontro tra il processo educativo e la nuova città, la polis dei cittadini e dei bambini.
Danilo Montaldi (1929-1975), cremonese, è stato uno dei personaggi esemplari nell'Italia del dopoguerra, intellettuale e militante marxista, e attento come pochi alla realtà della classe operaia. I suoi interessi spaziarono dalla sociologia all'antropologia, dalla storia alla letteratura, all'arte, dalla politica al sindacato. Muovendosi nella Bassa padana a stretto contatto con una bella generazione di militanti, educatori, ricercatori, dedicò alla sua storia e alla sua cultura le bellissime "Autobiografie della leggera"; raccolse le esperienze di vita dei Militanti politici di base e studiò la storia del nostro comunismo, occupandosi più del destino della classe che di quello del partito. A Parigi - l'altro polo della sua esperienza - fu decisivo il dialogo e lo scambio con "Socialisme ou Barbarie" e i suoi esponenti come Morin, Castoriadis, Lefort. Importante anche il contatto con il gruppo della rivista «Esprit», come pure con il sindacalismo cattolico e "personalista". Nelle lotte del '68-69 è stato un punto di riferimento per molti.
Negli anni cinquanta del Novecento un gruppo di educatori e insegnanti fondò il Movimento di cooperazione educativa (Mce), un movimento di educazione alternativo ispirato al pensiero pedagogico e sociale di Célestin ed Elise Freinet. Tra i promotori del Movimento, Bruno Ciari, importante critico del sistema scolastico italiano. Ciari propone l'attuazione di una pedagogia popolare che rispetti l'individualità del bambino, cercando di liberare la sua intelligenza e la sua autonomia. I fondamenti del suo pensiero sono oggi fondamentali per gli educatori che vogliono affrontare sfide e trasformazioni dell'esperienza educativa del presente. Introduzione di Goffredo Fofi.