In questo Manuale Giacopini affronta le storie di alcuni tra i protagonisti dell'arte e della cultura europea che hanno lasciato un segno. Un modo per fare i conti col Novecento, o con una certa idea del Novecento. Georges Méliès, Ludwig Wittgenstein, James Joyce, Fernand Deligny, Giorgio Morandi, Jean- Julien Lemordant, Malcolm Lowry, Martin Heidegger, Luis Bunuel, John Coltrane e Bob Dylan: una galleria di ritratti sui generis, personaggi accomunati dall'irrequietezza verso la vita e l'insoddisfazione nei confronti della società, che si disvelano nella loro dimensione solitaria di eremiti moderni.978886357221
All'interno del pettegolo e superfluo giornalismo di oggi dove tutti sanno tutto dell'ultimo dei politici e dei divetti tv, e dove sulle questioni religiose sopravvivono pregiudizi e disinformazione Scaramuzzi rappresenta un'eccezione. In queste pagine si racconta quel che accade ed è accaduto in Vaticano in questi anni, quel che pensa e fa un papa che ha scelto di chiamarsi Francesco, le passioni e le speranze che suscita in credenti e non, le reali trasformazioni che introduce, al di là di quelle più apparenti, e le resistenze che incontra.
Un manuale insolito e polemico, ricco di informazioni e consigli pratici per intervenire nei modi migliori negli ambiti del lavoro sociale. Attraverso le testimonianze di molte pratiche efficaci e l'analisi dei molti profili lavorativi, gli autori (educatori, operatori sociali, attivisti dei diritti umani, professionisti di buona volontà) esaminano e raccontano in modo critico e partecipe le modalità del lavoro sociale e delle sue professioni, mettendo in guardia da errori, trappole e ambiguità, oggi che il terzo settore è stato "recuperato" e il welfare smantellato.
Abbiamo conosciuto molti esempi di sacerdoti (di più religioni) che hanno dedicato la loro vita a diffondere l'esempio di un modo di stare al mondo con e per gli altri, in particolare con e per i più maltrattati dalla storia, dalla società, dalla natura. Più raro è il caso di sacerdoti che abbiano accettato di assumere responsabilità direttamente politiche, entrando nei parlamenti liberamente eletti come indipendenti, di nome e di fatto, nell'adesione a principi condivisi di giustizia e di democrazia. Dal 1976 al 1983 il pastore valdese Tullio Vinay è stato senatore della Repubblica, eletto come indipendente nelle liste del Partito comunista italiano. Questo volume raccoglie i più luminosi e radicali interventi politici, insieme ad altri di rigorosa e limpida tensione civile e morale. In mezzo a queste pagine, figurano quelle di un viaggio nel Vietnam in guerra che fanno pensare anche alle guerre di oggi, e alle tante testimonianze, spesso tragiche, dei credenti aperti al dialogo che si sono posti e si pongono dalla parte di tutte le vittime, e operano per la pace e non per la vittoria degli uni degli altri.
Negli anni cinquanta del Novecento un gruppo di educatori e insegnanti fondò il Movimento di cooperazione educativa (Mce), un movimento di educazione alternativo ispirato al pensiero pedagogico e sociale di Célestin ed Elise Freinet. Tra i promotori del Movimento, Bruno Ciari, importante critico del sistema scolastico italiano. Ciari propone l'attuazione di una pedagogia popolare che rispetti l'individualità del bambino, cercando di liberare la sua intelligenza e la sua autonomia. I fondamenti del suo pensiero sono oggi fondamentali per gli educatori che vogliono affrontare sfide e trasformazioni dell'esperienza educativa del presente. Introduzione di Goffredo Fofi.
con i contributi di Nicola Alfiero, Donato Ceglie, Goffredo Fofi, Amato Lamberti, mons. Raffaele Nogaro, Isaia Sales e Conchita Sannino.
Quando don Diana venne ucciso dalla camorra (la sua storia è tornata a essere famosa grazie al successo di Gomorra) alcuni amici vollero ricordarlo raccogliendo i suoi scritti e aggiungendovi testimonianze e saggi di giornalisti, politici, volontari, magistrati, sociologi sul suo operato e sulla zona in cui egli operava, Casal di Principe, regno delle “famiglie” criminali che ne avevano deciso la morte.
Il libro uscì pochi mesi dopo il delitto, a spese di pochi amici, presso l’editore napoletano Pironti con i contributi di Nicola Alfiero, Donato Ceglie, Goffredo Fofi, Amato Lamberti, mons. Raffaele Nogaro, Isaia Sales e Conchita Sannino.
Ci è parso opportuno riproporlo per il suo valore di testimonianza, di riflessione e di scandalo, e perché nel frattempo molti libri hanno raccontato la vita di don Diana, basandosi su questo, e raramente citandolo.
Come è cambiato il volontariato negli ultimi trent'anni? A chi si deve rivolgere un ragazzo che voglia fare una utile esperienza di solidarietà e di intervento sociale? Quali sono le luci e le ombre di un fenomeno che coinvolge milioni dì persone? Attraverso l'analisi di una realtà sociale ancora in espansione, il volume intende dare a chi si avvicina al volontariato alcuni strumenti di interpretazione culturale e teorica e un'agile guida con cento schede di organizzazioni che vale la pena di frequentare e a cui vale la pena rivolgersi. Con un saggio introduttivo di Giulio Marcon.
Questa guida fu scritta da Aldo Capitini nel 1967 ma non ebbe la diffusione e l'influenza che avrebbe meritato sulla generazione del 1968. Oggi è forse il momento giusto per riprenderla in mano. Contiene i principi della nonviolenza e un compendio di pratiche e di tecniche, descritte e illustrate sinteticamente, con riferimenti storici a esperienze concrete realizzate in Italia e nel resto del mondo. La ripubblicazione delle Tecniche può essere di grande rilevanza per i problemi politici ed etici di oggi perché illumina il rapporto che dovrebbe esistere tra i mezzi e i fini nella politica e nell'azione sociale, tra il rispetto della legge e la disobbedienza civile.
In questo lavoro, che è sia manuale che inchiesta, ci si chiede: quello del prete è un mestiere? O una vocazione? E come si intrecciano tra loro questi due aspetti, nella vita concreta di ogni sacerdote? Ogni professione dovrebbe avere un'anima, nascondere in sé una chiamata... ma può esistere il mestiere di prete senza la chiamata, la vocazione? E se si tratta anche di un mestiere, come lo si apprende? Cosa è cambiato nella Chiesa nel percorso di formazione per chi chiede di diventare ministro del Vangelo e dei sacramenti? Quali sono le sfide a cui i nuovi sacerdoti devono rispondere?