In 48 voci - scritte da alcuni dei più autorevoli esperti nel loro settore - le chiavi interpretative e il panorama del dibattito e della ricerca scientifica sui principali temi della politica, oggi soggetta a continui cambiamenti, accelerati dall'esplosione della comunicazione digitale e dei social media. Ci sono "parole nuove" (Beni comuni, Bio-politica, Capitalismo digitale...), accanto a quelle classiche (Democrazia, Lavoro, Stato...) e ad altre di carattere antropologico (Libertà, Passioni, Persona...). L'obiettivo è favorire quel "pensare politicamente" auspicato da Giuseppe Lazzati, costituente e storico rettore dell'Università Cattolica di Milano. Anche nel nostro Paese c'è bisogno di una cultura politica degna di questo nome, di pensieri e giudizi informati, capaci di una sintesi che tenga conto di tutti i fattori in gioco.
Settant'anni dopo, il passaggio dal fascismo alla democrazia si conferma una cesura epocale nella storia del Novecento italiano. Tanto più se considerato nel quadro dello scenario europeo, il 1945 fu per il nostro paese il baricentro di una transizione di grande portata, avviata negli anni della guerra e gradualmente conclusasi nel decennio successivo. Al di là delle pur notevoli persistenze, si chiusero i conti con la dittatura fascista e il bellicismo nazionalista e si posero le basi di una lunga stabilità democratica, ricomponendo profonde lacerazioni del tessuto civile e sociale. Si avviò al contempo un passaggio irreversibile destinato a cambiare in profondità i caratteri costitutivi del paese, dalla collocazione internazionale al sistema politico, dall'articolazione della società civile alle culture civiche.