"Storie nascoste" testimonia la ricerca dei fili e delle tracce di storie che chiedono di essere studiate e raccontate. Non storie occultate, ma remote, cadute nell'oblio del tempo e che la paziente ricerca dello storico attende di riportare alla luce. "Storie nascoste" è l'omaggio che una piccola comunità di studiose e studiosi di generazioni, interessi, sensibilità diverse rende a Paolo Simoncelli. I diversi contributi che spaziano lungo tutta la modernità restituiscono in qualche misura la gamma degli interessi con cui lo storico romano ha esplorato il passato e di cui è testimonianza la sua ricca produzione. Ne vien fuori un mosaico complesso che spazia con la solida bussola del metodo storico dalla politica alla letteratura, dalla Firenze del Cinquecento alla Roma risorgimentale; dalla Francia in rivoluzione alla Normale di Pisa; popolato di nomi a cui è facile dare un volto, da Machiavelli a Cantimori, da Pontormo a Sironi, fino a quella folla indistinta, ognuno con una propria vita, dei fuoriusciti repubblicani fiorentini. "Storie nascoste" è la nostalgia di un percorso comune nel passato e la curiosità per un futuro da scoprire.
Il 13 novembre 2015 Parigi si è ritrovata in stato di guerra, sotto i colpi di giovani terroristi di Daesh. Sono state uccise più di 130 persone, la maggior parte giovani, e molte altre sono state ferite. Cosa può dire la psicanalisi di tanta pulsione di morte in azione? Perché tanti giovani aderiscono a Daesh? Quale tradizione culturale contiene i "significanti padroni" che portano a tutto ciò? Perché sono stati colpiti proprio Parigi, quell'arrondissement, e il Bataclan proprio mentre si svolgeva un concerto di musica rock? Poco dopo quel 13 novembre, alcuni psicanalisti di Parigi, intervistati da Alessandra Guerra, propongono le loro interpretazioni, ciascuno con un differente punto di vista. Queste conversazioni contribuiscono alla comprensione di un dato della realtà sociale e politica sempre più inquietante, che pone una sfida storica all'Occidente. Interviste a: Nabile Farès, Françoise Jandrot, Corinne Lanctuit, Robert Levy, Guy Lérès, René Major, Charles Melman, Michel Plon.