Insieme al Tao Te King, attribuito a Laozi, e al Liezi, lo Zhuangzi è uno dei tre grandi classici del taoismo. La sua influenza sulla poesia e sulla letteratura, sulla pittura e sulle altre arti, sullo spirito e sul comportamento cinesi è stata immensa. Non solo: nella marcia forzata e convergente delle civiltà, lo Zhuangzi appartiene a ciò che possiamo chiamare le opere rappresentative del patrimonio comune dell'umanità. Il primo capitolo, che viene qui presentato, espone in modo superbo quella che è la realtà ultima del reale in noi e attorno a noi: il suo movimento proprio, naturale, spontaneo. La vera poesia di queste pagine non sta nel ricordare leggende magnifiche che descrivono la cosmologia o le leggi dell'universo; è lo stesso immenso dispiegarsi del movimento universale che ci solleva e ci trasporta con sé.
Il grande medico cinese conosce l'ordine naturale come un artigiano: nella sua bottega si occupa di restaurare la vita degli uomini. È un uomo di cuore. Con o senza aghi, massaggi, pozioni, egli entra in voi. Egli entra, ma senza interferire. Con il suo sguardo indecifrabile penetra il vostro, ove si legge tutto. Quando ha ritrovato il cammino che porta alla vostra origine, lo risale e vi conduce con sé a ciò che voi siete. In questo libro trovate i primi undici capitoli che formano i primi tre volumi del classico in cui l'Imperatore Giallo pone le domande fondamentali sull'arte di vivere e di curare (Suwen). La traduzione, ricca di precisi e puntuali commenti ma priva di inutili concessioni alla sinolatria, è curata da studiosi che vantano anni di collaborazione con l'Istituto Ricci e la Scuola Europea d'Agopuntura. È quindi uno strumento ricco d'insegnamenti per lo specialista ma accessibile a ogni lettore curioso.